Mercoledi 17 Marzo 1999

 

Parla il leader degli autisti romani: «Vogliono metterci la museruola»
Scoppia la rivolta dei taxi

ROMA Carlo Bologna non ti lascia neppure il tempo di abbozzare la domanda. E’ un torrente in piena, il leader dei tassisti romani (Ait): «Sono finiti i sindacati e con essi la tutela dei lavoratori. Una volta erano i primi a scioperare, adesso sono i primi a fare le cravatte: ma vadano a lavorare piuttosto. E glielo dice uno che una volta era sempre in prima fila con loro».
Ma non le sembra che magari per il Giubileo ci fosse la necessità di una moratoria?
«Guardi che noi se dovremo scioperare lo faremo anche per il Giubileo. E poi quel Tocci glielo raccomando: ha fatto tante promesse e poi non ne ha mantenuta una...».
A parte le promesse di Tocci, non ritiene opportuno che lo sciopero debba essere regolato anche per i lavoratori autonomi per evitare che i cittadini vengano presi in ostaggio?
«Ma chi è che prende i cittadini in ostaggio? Quando abbiamo fatto gli scioperi gratis, abbiamo garantito circa dodicimila corse. La verità è che questi vogliono mettere museruola e collarino a tutti. Parlo di D’Alema e dei diessini. La sinistra oggi la rappresenta Bertinotti».
Lasciamo perdere la politica, parliamo di regolamentazione degli scioperi...
«Ma gli scioperi regolamentati non sono più scioperi: Ci stamo a prendere per il...».
Va bene, ma adesso cosa farete, voi tassisti?
«Se gli avvocati scenderanno in campo, noi saremo con loro. Anzi scenderemo in campo con tutti coloro che si oppongono a questo provvedimento museruola».
Nell’immediato cosa farete?
«Ci riuniremo per decidere...
E per il Giubileo?
«Se ci ridurranno a pane e mortadella, come prevediamo, noi sciopereremo: Giubileo o non Giubileo. Non temiamo nè il governo nè D’Alema che ha dimenticato chi era. E poi i sindacalisti: non sanno cosa vuol dire fare il sindacato. Tornino e casa e vadano a lavorare. Sarebbe ora. E lo scriva, per favore».