Martedi 23 Marzo 1999

Il piano anti-traffico per diminuire lo smog.
Ecco la proposta di Tocci
Ora inizia la discussione
in Consiglio. Da giugno giro di vite all’interno
dell’anello ferroviario
Centro, chiusura no-stop
E mezza città sarà vietata alle vecchie auto non catalitiche

di FABIO CAROSI
Traffico e benzene? Visto che la “cura del ferro” ha effetti a lungo termine, il Campidoglio vara “la madre di tutte le cure”. Dieci ”pillole”, alcune anche datate, ma tutte amare come il fiele che obbligheranno un milione di cittadini a quattro ruote a scegliere se spostarsi a piedi oppure col mezzo pubblico. E la “cura Tocci”, presentata ieri al Consiglio comunale è proprio un’offensiva contro l’uso dell’automobile che non ha eguali in nessuna città del pianeta e che avrà effetti sul colon provato degli automobilisti molto prima del “ferro”, poiché dovrà essere approvata entro il 31 maggio, giorno in cui il ministro dell’Ambiente Edo Ronchi ha fissato la scadenza dei termini per la presentazione degli interventi per abbattere la concentrazione di benzene nell’aria.
Pillola numero uno. All’interno dell’anello compreso tra la Tangenziale est, via Cilicia, la circonvallazione Gianicolense e la via Olimpica non potranno più circolare le auto che non hanno la marmitta catalitica. Dal divieto saranno escluse tutte le auto dei residenti.
Pillola numero due. Quella Babilonia che è il centro storico più grande del mondo chiude le porte ai motori. Per far questo la Fascia blu verrà estesa sino alle 23,30 e non verrà più concesso il permesso ai proprietari di auto non catalitiche. Per una pizza e una birra nel fine settimana bisognerà organizzarsi con l’autobus.
Le pillole 3-4-5 sono nella “scatola” del trasporto pubblico”. Aperta la confezione, escono la trasformazione delle strade più trafficate in arterie dedicate al solo trasporto pubblico per permettere il passaggio di linee superveloci di bus. E visto che la flotta a Atac non riesce a percorrere più di 120 milioni di chilometri all’interno della città, è stato deciso che i trenta milioni necessari a soddisfare la richiesta di chi è costretto ad abbandonare l’auto, verranno dati in appalto a privati. L’azienda che vincerà avrà un servizio simile a quello che viene svolto in Umbria.
Pillola numero sei. Ogni Circoscrizione avrà la possibilità di costruirsi un proprio “piano del traffico”, usufruendo dei modelli di simulazione elaborati dai computer della società Sta, e persino di realizzare interventi per scoraggiare l’uso dell’auto nei punti critici.
Pillola numero sette. Anche il Comune si è dovuto arrendere: l’orario per il carico e lo scarico delle merci esiste ma nessuno lo rispetta e, cosa ancora più grave, nessuno riesce a fermare le centinaia di furgoni e furgoncini che posteggiano rigorosamente in doppia fila dal mattino alla sera. L’idea è di elaborare un piano che tenga in considerazione le esigenze dei trasportatori e quelle del traffico.
Pillola numero otto. Sulla politica dei bus turistici non si torna indietro: via da San Pietro e, appena sarà pronto il piano giubilare, fuori anche dal Raccordo Anulare. Potranno arrivare in città solo attraverso i cosiddetti check-point.
Pillola numero nove. Grazie ai fondi del Giubileo Roma avrà una Centrale del traffico informatizzata dove arriveranno tutti i dati sui flussi raccolti dai semafori e dalle telecamere. Qui si controlleranno anche i “varchi elettronici” che dalla primavera del prossimo anno sostituiranno gradualmente la Polizia municipale nel controllo degli accessi al centro storico.
Pillola numero dieci. È la “mobilità fai da te” che comprende servizi collettivi organizzati, auto in affitto e taxi collettivi.
Compilata la ricetta ieri l’assessore Tocci ne ha spedito una copia ad ogni consigliere comunale e da domani dovrebbe partire il dibattito. Quella del traffico si preannuncia come l’ultima grande battaglia politica di fine millennio.