Martedi 19 Gennaio 1999 |
La “guerra” fra tassisti e Campidoglio non è ancora finita. Almeno quelli aderenti al sindacato di base non sono ancora disposti alla pace. L'associazione dei tassisti Ait, quella guidata da Carlo Bologna, ha infatti annunciato che ricorrerà al Consiglio di Stato contro il pronunciamento del Tar che non ha accolto la sua richiesta di sospendere il nuovo regolamento taxi, approvato dal Comune a novembre, tra scioperi e proteste della categoria.
Lo ha reso noto la stessa associazione sottolineando che il mancato accoglimento della sua istanza da parte del Tar «autorizza lo stravolgimento di una legge che vuole come intestatario della concessione comunale il singolo e non la famiglia. Creando tassisti di serie A, che con la famiglia possono incamerare introiti alti, e tassisti di serie B, che non hanno familiari in grado di far lavorare l'auto al di fuori del turno e pertanto condannati a bassi introiti. Danni immediati e irreparabili, quindi, per il 90% dei tassisti che non hanno i familiarì giusti».
Per l'Ait, è necessario riformare l'attuale legge quadro e per questo «sta già lavorando per realizzare un convegno nazionale».