di CLAUDIA MAZZOLA
Anche i taxi sono stati catturati nella rete. Di internet ovviamente. E quelli
perugini sono stati i primi ad abboccare. Addio vetture gialle ammaccate e
comode berline. Addio tassista, custode dei segreti del "passeggero"
di turno. Addio all’immagine impressa nell’immaginario collettivo dal
tassista Alberto Sordi.
Multimedialità a casa, a scuola, in ufficio. Adesso anche nel taxi. Comode
monovolumi, "iperaccessoriate". Dentro si può trovare: dalla Play
Station, per i patiti dei videogames, al collegamento al sistema di navigazione
in internet satellitare, per chi è rete-dipendente. Insomma c’è davvero di
tutto: dal fax al tv color con videoregistratore, dall’hi fi al computer, alla
possibilità di disporre del servizio telefonico cellulare. Eccolo l’«Euro-interactive-taxi»,
presentato qualche mese fa al salone di Ginevra e che oggi si aggira per i
vecoli della medioevale Perugia.
I pionieri di questa impresa sono stati due giovani coniugi perugini, figli
d’arte, che hanno deciso di rinnovare uno dei mestieri più antichi del mondo.
Sabino Raimondi e Cristina Cappella. Ci dicono che il loro taxi «va bene per le
famiglie con i bambini che vogliono giocare con il computer e per gli uomini
d’affari che continuano a lavorare come se fossero in ufficio, grazie anche
alla possibilità di spostare i sedili».
Un po’ ufficio, dunque, e un po’ guida turistica. «Perchè - spiega
Cristina - per i viaggiatori in visita a Perugia inseriamo delle videocassette
che illustrano il capoluogo o le maggiori località della regione per offrire
una prima infarinatura sulla città e sull’Umbria».
Beh, a sentire il programma verrebbe voglia di farci un giro. Anche a noi
perugini dalla nascita, che ormai la conosciamo come le nostre tasche. Uno
sfizio che ci costa come una normale corsa in taxi. Certo la tariffa sale con
l’uso di internet o del fax, ma questo fa parte del gioco.
Agosto. Perugia è deserta. Il caldo e l’afa sopiscono l’entusiasmo e
l’iniziativa. Allora tutto sommato un giro in taxi, in compagnia di una buona
videocassetta, rinfrescati dal condizionatore può essere una soluzone da non
sottovalutare.