di FABIO CAROSI
Sincronizzate gli orologi e preparatevi a mettere una serie di croci sul
calendario: da dopodomani, e per ogni mercoledì sino al 5 gennaio del Duemila,
dalle 15 alle 21 le auto non catalitiche resteranno ferme. La guerra santa del
Campidoglio contro il benzene entra nella fase più dura: quella dei divieti.
Tra i tanti provvedimenti annunciati lo scorso 28 luglio, giorno in cui i Comuni
dovevano presentare il “piano antibenzene", il primo a tagliare il nastro
è stato il blocco all’interno dell’area delimitata dalle tangenziali
esterne (evidenziata nella piantina) per le auto che si alimentano a benzina
“rossa" e che in città, secondo una stima fornita dall’Automobil Club,
dovrebbero essere circa un milione. Le altre misure contenute nel pacchetto
annunciato dal sindaco Francesco Rutelli, dal vice Walter Tocci e dalla
responsabile dell’Ambiente Loredana De Petris segnano tutte il passo, tranne
lo scuolabus gratis per tutti i bambini, per il quale è stata avviata una prima
sperimentazione. Fino ad oggi infatti non c’è traccia del “taxi gratis per
tutti i disabili" e non si hanno notizie del “cartellino rosso", il
provvedimento che toglierà la sosta gratuita ai residenti nelle aree
“parcometrizzate" oppure il permesso per il centro storico, qualora
dovessero passare per tre volte col semaforo rosso oppure non rispettare il
blocchi della circolazione. Ma non sono diventati delibera del consiglio
comunale neanche il nuovo orario di carico e scarico delle merci (dalla
mezzanotte alle dieci e dalle 14 alle 16) la chiusura di via dei Fori Imperiali
e i mezzi pubblici gratuiti per i bambini di età inferiore ai 10 anni. Infine,
mancano ancora all’appello le modalità di erogazione dei 50 miliardi di
"contributi rottamazione" destinati all’acquisto di motorini
elettrici e al premio per gli anziani che volessero sostituire l’auto. Il
motivo per cui ai romani verranno fatti digerire prima i blocchi e
successivamente i provvedimento strutturali e di sostegno è semplice: le ferie
estive e la lentezza con cui il Consiglio comunale affronta il suo calendario
dei lavori.
Ma torniamo a dopodomani. Il "mercoledì senza super", che interesserà
anche le auto che non montano motori eco-diesel, è il preludio a quello che
accadrà dal 31 agosto del Duemila. Al ritorno dalle ferie della prossima
estate, in tutta la città sarà vietata la circolazione delle auto non
catalitiche, che non interesserà però i residenti in quanto beneficeranno di
una deroga sino al primo gennaio del 2002, momento in cui la super sparirà dal
mercato. Quel giorno successivo chi ancora avrà l’auto a “benzina
rossa" dovrà salutarla definitivamente. E il benzene. La scorsa settimana
il congresso di Ematologia di Torino ha ribadito gli effetti di questa sostanza
sul Dna e quindi ha acclarato la responsabilità nello sviluppo delle leucemie.
In città, grazie all’adozione delle benzine con solo l’uno per cento di
benzene e agli effetti della chiusura di viale Libia, il dato annuale ha subito
una riduzione. Ma è probabile che per raggiungere l’obiettivo fissato dal
Governo per il 1999 di 10 microgrammi per metro cubo d’aria, occorrerà
stringere ancora la cinghia e dare un fortissimo impulso al trasporto
collettivo. Nelle tre stazioni di controllo dell’aria (la quarta è a Villa
Ada e serve per offrire un parametro di riferimento lontano dal traffico) solo
in via Magna Grecia i valori si avvicinano all’obiettivo 10: chi vive sulla
via Tiburtina e nell’intero quadrante est ma anche in viale Libia dove il
miglioramento rispetto al ’98 è stato di oltre il venticinque per cento, è
esposto a oltre 15 microgrammi per metro cubo d’aria. Per migliorare la qualità
dell’aria basterà fermare le non catalitiche ogni mercoledì?