Lunedi 21 Giugno 1999

Datemi un “chip”, governerò la city

Iniezione elettronica per le auto e “iniezione di elettronica” nei sistemi che governano la mobilità. Ecco una mappa per orientarsi tra i microprocessori nascosti nelle strade.
Varchi elettronici. È il sistema di controllo dell’accesso che permette lo screening tra autorizzati e non. Tra le possibili espansioni anche la possibilità di governare l’accesso nelle zone a traffico limitato secondo diversi profili tariffari. Per calcolare il tempo sarebbe sufficiente l’installazione dei “varchi d’uscita”.
Semafori intelligenti. Nelle strade più trafficate permettono di governare il rosso e il verde scegliendo le priorità in base ad un modello matematico. A Roma sono installati sulle tramvie di viale Regina Margherita e finalmente sulla Casaletto-largo Argentina. “Intelligenti” ma senz’anima quelli della via Cristoforo Colombo che sono programmati solo per tre diverse situazioni di traffico.
Spire magnetiche. Sono delle spirali che vengono poste sotto l’asfalto e che rilevano il campo magnetico dei veicoli. Possono essere usate sia per “contare” semplicemente i passaggi che in abbinamento ai semafori intelligenti come fonte di informazione per il computer che governa le fasi del rosso e del verde.
Telecontrollo satellitare. Il principio è quello dell’antifurto della Viasat: attraverso il satellite e una cartografia dettagliatissima, viene controllato ogni spostamento del mezzo. L’Atac lo sta utilizzando per il servizio disabili: conoscendo la posizione del mezzo si possono ipotizzare le deviazioni per servire il maggior numero di utenti e quindi effettuare il servizio “a chiamata”. Utilizzato anche da Ama, Acea e da alcune centrali radiotaxi. Era stato promesso anche per i bus turistici dei pellegrini.
Telecontrollo del traffico. La grande scommessa di Roma è riuscire a completare la centrale del traffico, un unico ufficio dove affluiranno i dati della Polizia municipale e delle telecamere poste nei punti “caldi”.
F. Car.