Lunedi 14 Giugno 1999

La prima domenica di vacanza
Alitalia, un’altra
giornata nera:
120 voli in ritardo

ROMA - Non si profila un’estate con vacanze puntuali per chi ha deciso di affidarsi agli aerei. Ieri, seconda domenica di giugno, prima finestra sulle vacanze di quella che dovrebbe essere una lunga estate calda per chi viaggia, si sono messi in fila, come su una autostrada del Sole nei giorni peggiori, molti dei voli del giorno. Sono centoventi soltanto i voli Alitalia che ieri hanno subito un ritardo (la compagnia di bandiera ha una media giornaliera di seicento partenze). Per dare un’idea delle difficoltà dei passeggeri, di questi 120 voli, informa la stessa Alitalia, trenta erano in partenza da Fiumicino, con una media di ritardo attorno ai 35-40 minuti, con sette voli che hanno pagato il pedaggio di oltre un’ora d’attesa, e una punta massima di un’ora e mezza. «Ma il nostro problema - sostengono all’Alitalia - è quello di tutte le compagnie: la congestione del traffico aereo. Ed è una situazione che rischia di essere pesante per tutta l’estate».
Infatti il traffico aereo, con i tanti charter che affollano i piani di volo prima ancora dei cieli, ha un’impennata in questa stagione. Ogni giorno, in Italia sono 4.800 i voli di media. Secondo l’Enav, l’Ente nazionale assistenza volo, i passeggeri devono capire che quanto avviene è per rispondere a una crescente domanda di voli; le compagnie, dal canto loro, devono essere più accorte nell’imbarcare i passeggeri, evitando loro lunghe attese dentro l’aereo: in fondo, i comandanti di compagnia conoscono l’assegnazione dello slot, la “finestra oraria di partenza”, due ore prima.
Il problema dei ritardi, che sta diventando tra il drammatico e il cronico, è un fatto non solo italiano: la Spagna in particolare, ma anche la Francia e la Svizzera stanno facendo i conti con una situazione sempre più difficile. Ma il “caso italiano” ha avuto un’impennata in questi ultimi due mesi. Se il traffico aereo ha una media di crescita in Europa del 5,5 per cento all’anno (proiezione di Eurocontrol), in Italia nelle ultime settimane è aumentato, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, addirittura del 30 per cento. Si sconta l’emergenza del Kosovo (che continua, ora, con la ricostruzione) che va ad aggiungersi alla sempre crescente domanda di voli. Per dare un’altra idea del fenomeno, gli attuali 4.800 movimenti al giorno rappresentano oltre il 50 per cento in più di quella che era la media dieci anni fa. Quando già si cominciava a parlare di “deregulation”.
E intanto, anche la soluzione a un problema passa attraverso nuovi voli. Da oggi parte infatti il servizio ”Alibus”, un aereo-taxi che collega fra loro Malpensa, Linate e Bergamo. Ecco i prezzi, competitivi rispetto a un taxi a quattro ruote: 69.000 lire per Bergamo-Linate o Linate-Malpensa; 110.000 lire per Bergamo-Malpensa. Il volo è un aereo executive, turboelica.