Giovedi 21 Ottobre 1999

SI RIAPRE IL VECCHIO FRONTE

Taxi: parte la deregulation, torna la guerra
Da domenica in vigore il nuovo regolamento. L’Ait minaccia scioperi: «Decisione unilaterale»

di GERMANA CONSALVI

Domenica prenderà il via il nuovo regolamento del servizio taxi. O, forse, sarà lo sciopero dei tassisti che si ribellano a una decisione «unilaterale, presa senza il consenso delle rappresentanze sindacali». Già, perché ieri, dopo che il vicesindaco e assessore alla Mobilità Walter Tocci ha annunciato che dal 24 ottobre entrerà in vigore la nuova organizzazione, i tassisti romani hanno infranto (per ora solo a parole) l’armistizio durato un anno con l’amministrazione capitolina.
Ma quali sono le nuove regole per i 5.800 tassisti? Dal 24 ottobre all’8 gennaio del 2000 il servizio prevede: un turno fisso di otto ore di lavoro, contro le sette e mezzo attuali, poi i tassisti saranno liberi di lavorare di più. Fino a quattro ore supplementari, da aggiungere ai turni fissi, concentrate nelle ore in cui aumenta la richiesta. Come mai la nuova organizzazione viene applicata un anno dopo l’approvazione della delibera in Consiglio comunale? «La categoria dei tassisti - risponde l’assessore Tocci - allora ci fece due richieste, da noi soddisfatte: gradualità nell’attuazione del provvedimento, per dar loro tempo di assimilarlo, e corsie preferenziali, cioè più spazio ai mezzi pubblici. Abbiamo dato più tempo di quello previsto prima di avviare le nuove regole. Inoltre, abbiamo atteso che fossero completate le nuove corsie preferenziali in II e IV Circoscrizione, con cinque chilometri complessivi di percorsi “protetti", tra i quali via Nizza e viale Libia. Su quell’itinerario ne creeremo altri ancora». «Il nostro obiettivo - spiega Tocci - è riorganizzare il servizio in modo flessibile per evitare situazioni in cui ci siano troppi clienti e pochi taxi e viceversa». Da un monitoraggio dei tecnici del Campidoglio, la domanda degli utenti si concentra soprattutto verso le 11, e dalle 17 alle 19. In queste fasce orarie i tassisti potranno lavorare 4 ore in più, fino a 9 ore continuative.
Due mesi e mezzo per sperimentare la nuova organizzazione. «E nel frattempo - dice l’assessore - continueremo il monitoraggio per formulare una riorganizzazione valida per il Giubileo». Non si fa illusioni, Tocci: sa che l’attuazione del provvedimento non piacerà ai tassisti. «Loro avevano proposto - dice il vicesindaco - 8 ore obbligatorie e 4 facoltative, ma solo una volta a settimana. Il nostro monitoraggio dimostra che la domanda è in alcune ore della giornata, però tutti i giorni della settimana». Secondo Davide Bologna, segretario dell’Associazione italiana tassisti (Ait), la proposta della categoria era di concentrare 600 taxi in più dalle 8 alle 12, 600 dalle 16 alle 20 e 300 dalle 22 alle 24. «Se le 4 ore facoltative - spiega Bologna, protagonista col fratello Carlo della protesta di un anno fa - non vengono turnate, ovvero non si stabilisce prima quali e quanti taxi sono in servizio, siamo da capo a dodici. Anche noi vogliamo venire incontro agli utenti, ma vogliamo regole altrimenti nei turni facoltativi alcuni tassisti lavoreranno di più, altri faranno la fame. Tocci mente quando dice che in Commissione consultiva si è arrivati a questo regolamento». Il vicesindaco vuole «riaprire un dialogo ordinato». Dall’altra parte preparano, invece, le barricate. Questa mattina, alle 11, le associazioni sindacali dei tassisti si riuniranno per «decidere quali iniziative prendere per il nuovo regolamento». Va giù duro l’impetuoso Carlo Bologna, che minaccia di «dar inizio, domenica, non al nuovo regolamento ma a un nuovo sciopero. Tocci dice di aver deciso. Ma chi gli dà il potere di decidere sulle nostre vite?».