di GERMANA CONSALVI
Domenica prenderà il via il nuovo regolamento del servizio taxi. O, forse,
sarà lo sciopero dei tassisti che si ribellano a una decisione «unilaterale,
presa senza il consenso delle rappresentanze sindacali». Già, perché ieri,
dopo che il vicesindaco e assessore alla Mobilità Walter Tocci ha annunciato
che dal 24 ottobre entrerà in vigore la nuova organizzazione, i tassisti romani
hanno infranto (per ora solo a parole) l’armistizio durato un anno con
l’amministrazione capitolina.
Ma quali sono le nuove regole per i 5.800 tassisti? Dal 24 ottobre all’8
gennaio del 2000 il servizio prevede: un turno fisso di otto ore di lavoro,
contro le sette e mezzo attuali, poi i tassisti saranno liberi di lavorare di più.
Fino a quattro ore supplementari, da aggiungere ai turni fissi, concentrate
nelle ore in cui aumenta la richiesta. Come mai la nuova organizzazione viene
applicata un anno dopo l’approvazione della delibera in Consiglio comunale? «La
categoria dei tassisti - risponde l’assessore Tocci - allora ci fece due
richieste, da noi soddisfatte: gradualità nell’attuazione del provvedimento,
per dar loro tempo di assimilarlo, e corsie preferenziali, cioè più spazio ai
mezzi pubblici. Abbiamo dato più tempo di quello previsto prima di avviare le
nuove regole. Inoltre, abbiamo atteso che fossero completate le nuove corsie
preferenziali in II e IV Circoscrizione, con cinque chilometri complessivi di
percorsi “protetti", tra i quali via Nizza e viale Libia. Su
quell’itinerario ne creeremo altri ancora». «Il nostro obiettivo - spiega
Tocci - è riorganizzare il servizio in modo flessibile per evitare situazioni
in cui ci siano troppi clienti e pochi taxi e viceversa». Da un monitoraggio
dei tecnici del Campidoglio, la domanda degli utenti si concentra soprattutto
verso le 11, e dalle 17 alle 19. In queste fasce orarie i tassisti potranno
lavorare 4 ore in più, fino a 9 ore continuative.
Due mesi e mezzo per sperimentare la nuova organizzazione. «E nel frattempo -
dice l’assessore - continueremo il monitoraggio per formulare una
riorganizzazione valida per il Giubileo». Non si fa illusioni, Tocci: sa che
l’attuazione del provvedimento non piacerà ai tassisti. «Loro avevano
proposto - dice il vicesindaco - 8 ore obbligatorie e 4 facoltative, ma solo una
volta a settimana. Il nostro monitoraggio dimostra che la domanda è in alcune
ore della giornata, però tutti i giorni della settimana». Secondo Davide
Bologna, segretario dell’Associazione italiana tassisti (Ait), la proposta
della categoria era di concentrare 600 taxi in più dalle 8 alle 12, 600 dalle
16 alle 20 e 300 dalle 22 alle 24. «Se le 4 ore facoltative - spiega Bologna,
protagonista col fratello Carlo della protesta di un anno fa - non vengono
turnate, ovvero non si stabilisce prima quali e quanti taxi sono in servizio,
siamo da capo a dodici. Anche noi vogliamo venire incontro agli utenti, ma
vogliamo regole altrimenti nei turni facoltativi alcuni tassisti lavoreranno di
più, altri faranno la fame. Tocci mente quando dice che in Commissione
consultiva si è arrivati a questo regolamento». Il vicesindaco vuole «riaprire
un dialogo ordinato». Dall’altra parte preparano, invece, le barricate.
Questa mattina, alle 11, le associazioni sindacali dei tassisti si riuniranno
per «decidere quali iniziative prendere per il nuovo regolamento». Va giù
duro l’impetuoso Carlo Bologna, che minaccia di «dar inizio, domenica, non al
nuovo regolamento ma a un nuovo sciopero. Tocci dice di aver deciso. Ma chi gli
dà il potere di decidere sulle nostre vite?».