di RAFFAELLA TROILI
Il supercervellone contro una buona dose di pazienza umana. E venne il giorno
di gloria delle Stazioni minori dove una task-force di ferrovieri sempre con
la bocca e il cervello in movimento per poter dare le informazioni giuste, ma
anche viaggiatori particolarmente accomodanti, hanno evitato che l’Operazione
Termini andasse a picco.
Quasi uno schiaffo morale al supercervellone che stanno montando nella Stazione
centrale chiusa fino a domani per permettere l’installazione del nuovo sistema
di controllo del traffico ferroviario. Per l’occasione, convogli e viaggiatori
sono stati dirottati sulle stazioni Tiburtina, Ostiense e Tuscolana: file agli
sportelli, continue richieste di chiarimenti, altoparlanti sempre in funzione,
treni in leggero ritardo ma mai il caos incontrollato. Il viavai dei circa
250mila viaggiatori che ogni giorno affolla Termini si è riversato soprattutto
sulla Stazione Tiburtina, «almeno il 60 per cento - secondo Vincenzo Saccà,
dirigente della Direzione rapporti con la clientela Fs - con 250 treni in
partenza e altrettanti domani». Il 30% del traffico ferroviario di Termini è
stato invece dirottato alla stazione Ostiense, il 10% a Tuscolana, dove nel
pomeriggio sono partiti due treni internazionali diretti a Parigi e in Svizzera.
«A Tiburtina i ritardi sono stati pochi, tra i 15 e i 40 minuti per alcuni
treni di lunga percorrenza. Siamo soddisfatti anche perché nonostante il grosso
afflusso di viaggiatori il Servizio informazioni e quello assistenza funzionano».
A Tiburtina code di 30-45 minuti davanti alle 5 biglietterie, inadeguate a
servire il flusso di passeggeri rispetto alle 29 di Termini. Per smaltire gli
affollamenti sono stati raddoppiati i punti informazione (diventati 14). Presi
d’assalto il deposito bagagli e le poche sedie disponibili. Potenziato nel
parcheggio esterno il numero di vigili urbani per gestire il gran traffico di
auto, taxi, bus navetta Fs e autobus Atac. «Due stazioni riunite in una creano
grossi problemi - commenta un dirigente - ma ce la stiamo cavando».
Tutt’intorno una gran baraonda. Succede anche che un tizio piomba negli uffici
fs e dice: «S’è perso un treno». Ma i viaggiatori sembrano comprendere la
situazione straordinaria. «Tutto procede come stabilito - la parola al
capostazione di Ostiense - gran parte dei treni sono in orario».
All’Operazione Termini stanno partecipando oltre 300 ferrovieri in più
rispetto a quelli normalmente in servizio. E il 98,6% dei treni è stato
puntuale - confermano le Fs - cioè, con un ritardo compreso entro i 5 minuti.