MILANO - La Compagnia taxisti milanesi e i bancarellari del Meazza ringraziano il Perugia. Il fatto è che il prepartita dei grifoni, mentre Castagner e i suoi uomini si dannavano l'anima, si è trasformato in un imprevisto affare da centinaia di milalire di quanti erano in servizio a San Siro e dintorni. Tutta colpa, prima, del becero atto vandalico contro due ruote, squarciate di netto, del pullman con tanto di gigantografie di Grifo e Fontana Maggiore, davanti l'albergo che aveva ospitato il ritiro del Perugia. E poi dei capricci che l'arbitro Bettin secondo il quale pantaloncini bianchi di Rapajc e soci avrebbero potuto confondersi con quelli del Milan. Non potendo utilizzare quelli neri delle mute a disposizione degli uomini di Zaccheroni (chiusi negli armadi di Milanello), è toccato al direttore generale Trombetta precipitarsi fuori dallo stadio, comprare in una bancarella 18 mutandoni appunto neri e fare ritorno di corsa negli spogliatoi con il bustone lì per lì sospetto. Racconta Castagner: «Ci è servito per sdrammatizzare l'episodio delle ruote, che ci ha costretto ad arrivare in ritardo allo stadio». Da qui l'inizio posticipato della partita e la solidarietà degli autisti dei pullman dei tifosi perugini che hanno prestato al buon Gino (l'autista del Perugia) una ruota per tornare a casa. Ovviamente senza pneumatici di scorta.