Presentazione
Se è vero che l'anima di una città può essere riassunta in singoli e
particolari avvenimenti, la Processione del Venerdì Santo è, per Savona, uno
dei modi più intensi e significativi per esprimere la propria natura e la
propria storia.
La Processione del Venerdì Santo sfida gli anni ed i secoli perché è il
frutto sentito e genuino di una profondissima tradizione savonese che da sempre
ha saputo unire al sentimento religioso valori della solidità, della
partecipazione e del senso di appartenenza alla Comunità tutta.
Evento
religioso e di devozione, ma che sa rappresentare l'intera città: come
espressione della cultura popolare e come testimonianza della più elevata
qualità che l'arte cittadina ha saputo raggiungere.
Nell'anno 2002, con immutata e profonda ammirazione, ci apprestiamo a rivivere
questo straordinario evento. Ammirazione per le opere d'arte, per la forza e la
convinzione con cui le Confraternite, il mondo della chiesa e tutti i savonesi
sanno mantenere vivo e vitale un evento che è ormai da secoli nel cuore di
tutta la città . E non soltanto perché la città tutta ne è
straordinariamente orgogliosa come si deve essere orgogliosi di un evento che ha
pochi eguali in Europa. Ma anche soprattutto perché la città, celebrando
fedelmente la propria storia, celebra se stessa e la propria dimenticata
identità.( Prof. Carlo Ruggeri )
Il
Priorato Generale delle Confraternite di Savona Centro (Arciconfraternita Santissima
Trinità - Confraternita dei Santi Giovanni Battista, Evangelista e Petronilla
- Confraternita di Nostra Signora di Castello - Confraternita di San Domenico
sotto il titolo di Cristo Risorto - Confraternita dei Santi Agostino e Monica
- Confraternita dei Santi Pietro e Caterina), organismo che riusnisce le sei
Confraternite trecentesche già sul promontorio del Priamar e che sono
proprietarie delle casse portate a spalla durante la Processione del Venerdì
Santo, nella continuità della tradizione cittadina ha definito ogni dettaglio
relativo all'organizzazione dell'edizione 2006 che avrà luogo la sera
del 14 aprile:
- il turno di Priore Generale spetta alla Confraternita dei Santi Pietro e Caterina
(che ha la sua sede presso l'omonimo Oratorio in via dei Mille)
- come per le edizioni passate tre casse saranno portate in Duomo (nonostante
i lavori di restauro della contro facciata) in quanto sono conservate in Oratori
lontani dalla zona di partenza. Sono la cassa dell'Addolorata della Arciconfraternita
della SS. Trinità che si trova nella chiesa di S. Rita e le due casse
conservate presso l'oratorio dei Santi Agostino e Monica (Santa Lucia) e che
sono il Bacio di Giuda e l'Incoronazione di spine (quest'ultima del Maragliano)
- la cassa dell'Addolorata sarà portata in Processione con gli angioletti,
recentemente realizzati, in sostituzione degli originali ottocenteschi trafugati
tre anni or sono
- come di consueto prima dell'avvio della Processione ci sarà in Duomo
un momento di preghiera presieduto da S. E. Mons. Vescovo
- in Processione, dopo tutte le casse ed il gruppo corale-orchestrale, Mons.
Andrea Giusto guiderà i canti e le preghiere per i religiosi, i confratelli
ed il clero che precedono la cassa con la reliquia della Santa Croce sormontata
dal baldacchino.
Orari
Regolamento del 1810: partenza ore 23
Modifiche al
regolamento 1855: partenza ore 24 e rientro ore 4
Nuovo regolamento 1956: da
quell'anno la Processione muove dal Duomo dopo le ore 20.30, rientro entro le
ore 23.
Come è noto dal Venerdì alla sera del sabato Santo le campane sono mute per
ricordare la morte di Cristo. Unica eccezione è la Campanassa che batte
i rintocchi al passare delle "Casse" e stabilisce il passo lento dei
camalli.
Venerdì
29 marzo ore 20.30, Piazza del Duomo, parte la Processione.
Alcuni dati
10 tamburi listati a lutto aprono la Processione;
40
torcioni di due metri di altezza attorniano la Croce della Passione
(croce in legno raffigurante tutti i simboli della Passione di Cristo) che viene
portata nel modo tradizionale ligure "in crocco"
15 "casse"
ossia i gruppi lignei policromi raffiguranti momenti biblici e la Passione di
N.S. Gesù Cristo, scolpiti in un arco di tempo dal Seicento e Novecento
da valenti maestri scultori. Le "casse"
sono portate a spalla da portatori che indossano la "cappa" ossia il
tradizionale saio penitenziale.Le più grandi superano i 15 quintali di peso
( e sono portate da più di 20 portatori per cambio);
4 tra cori e bande
di cui il grande complesso corale-orchestrale;
36 lampioni ( o fanali) lignei processionali che si alternano tra le
"casse" o attorniano la Cassa della Reliquia della Santa Croce;
si tratta di un frammento della Croce del Calvario che viene portata ( a spalla)
in Processione in una arca sormontata dal baldacchino;
550 circa il totale dei portattori;
400 circa tra cantori e musicanti;
1200 circa il numero
complessivo di chi prende parte attiva alla Processione