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traduttori
giapponese/inglese:
Chris Mansfield
7o dan di iaido
Andy Watson
7o dan di iaido
traduttore non ufficiale:
Carlo Sappino,
6o dan di iaido,
4o dan di kendo
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Profilo del Maestro Ishido Shizufumi Hanshi, autore dell'articolo.
Nato nel 1945 nella città di Kawasaki, Prefettura di Kanagawa.
Dopo essersi laureato alla Nihon University, è stato assunto alla Chiyoda Glass.
Lasciata l'azienda nel dicembre del 1976, si dedicò all'insegnamento presso lo Shinbukan Ishido Dojo.
Iniziata la pratica dello iaido a dieci anni, nel 1955, sotto la guida del padre Sadataro.
In carriera conquista un titolo nazionale nella categoria 7.mi dan.
Nel 1994 ottiene l'8.vo dan di iaido e nel 2006 il grado shogo di Hanshi.
Oltre a questo, è anche Kyoshi 7.mo dan di kendo e Kyoshi 8.vo dan di jodo.
Attualmente (anno 2009 - ndt) ricopre l'incarico di Vice Capo della Divisione di Iaido della Prefettura di Kanagawa e di Capo dello Shinbukan Ishido Dojo.
Puoi eseguire Ni-ku, San-ke?
Dedicati ad acquisire Shu.
Ho deciso di prendere la penna e metter giù i miei pensieri per aiutare le persone che attualmente praticano iaido. In primo luogo, vado ad esprimere i miei pensieri sullo iaido perché ritengo che proprio su di essi si basi l'approccio agli esami.
Molto tempo fa è stato detto che: "Il più profondo segreto dello iaido, ovunque tu sia, è nell'essere presente in ogni momento, in modo da poter far rapidamente fronte ad ogni evenienza con una reazione appropriata e rapida". In altre parole, penso che lo iaido abbia a che fare con lo sviluppo di una mente che non rimane mai confusa e conserva una calma presenza, non importa cosa possa succedere, di qualunque evenienza ci si occuperà senza allarmarsi.
Se si confronta l'allenamento con l'alpinismo, ognuno inizia la scalata verso l'alto da un ambiente diverso e una direzione diversa. Ci sono una varietà di motivi per iniziare, che si tratti di motivi di salute o perché vuoi diventare più forte; tuttavia, una volta iniziato, non puoi fermarti.
Ci sono sicuramente delle volte in cui sbatti contro un muro, momenti in cui hai problemi, ma devi mirare al top mentre superi queste cose. Anche se non si sa se riuscirai mai a raggiungere la vetta, è comunque importante continuare a praticare con piacere e con l'intenzione di raggiungerla. Perseverando guadagnerai comunque qualcosa che ti porterà un beneficio.
Lo iaido è stato creato per consentirti sia di difenderti che di attaccare.
Le opinioni su questi obiettivi differiscono in base alla persona e all'epoca in cui ha vissuto il praticante. Tre sono gli obiettivi principali nello iaido: coltivare lo spirito, addestrare il corpo e padroneggiare le tecniche. Questi tre obiettivi hanno differenti gradi d'importanza. Il più importante è coltivare lo spirito, seguito dall'addestrare il corpo. L'ultimo, il padroneggiare le tecniche, è il mezzo per raggiungere i primi due. In altre parole, lo iaido è la Via di chi ha un carattere guerriero che esalta lo spirito del Giappone.
Questi tre obiettivi si completano a vicenda affinché tutti possano essere raggiunti, quindi non dovresti mirare ai primi due e respingere il terzo. Tuttavia, è un fatto inevitabile che la loro importanza varierà a seconda della persona e dei tempi. Quando le persone in passato combattevano con una spada, la loro attenzione era focalizzata sulla tecnica, perché questo era decisivo per l'esito di un duello e quindi determinante per la loro stessa sopravvivenza. All'epoca la padronanza della tecnica era l'obiettivo principale.
Poiché la cultura (la società - ndt) è progredita e i tempi sono cambiati, gli obiettivi degli attuali praticanti di Iaido non si limitano a quelli menzionati in precedenza. In termini sia di tecnica che di spirito, lo iaido che si è sviluppato negli ultimi secoli, ha raggiunto un livello di profonda raffinatezza, ha incorporato un sistema di galateo e infine, attraverso la sua fusione con il confucianesimo, lo shintoismo e il buddismo, è diventato un percorso che coltiva e costruisce il carattere umano.
La vita di tutti i giorni
è iai.
Il seguente insegnamento spiega le fasi dell'addestramento nelle arti marziali: Shu (proteggere), Ha (distaccare), Ri (separare). Personalmente credo solo in Shu. Sebbene questo sia lo stadio in cui ti alleni per rimanere fedele agli insegnamenti, ai kata e alle tecniche del tuo Sensei, assicurandoti di non allontanarti da loro, penso che sia una fase difficile che rimane un obiettivo perpetuo.
Più alto è il grado di una persona, più è evidente se lui o lei ha basi solide. Vale a dire, se ti concentri su Shu, questo sicuramente diventa Ha e poi Ri.
Il duro lavoro è importante per te per essere sicuro di raggiungere Shu, ma importante è anche imparare da un buon Sensei. Dovresti ascoltare gli insegnamenti del tuo Sensei con una mente aperta e poi esercitarti fino a far ricordare le tecniche al tuo corpo.
Una delle organizzazioni che attualmente svolge il ruolo di Shu in iai è la Zen Nihon Kendo Renmei Iai (Seitei iai - ndt). Gli esami per il grado stanno diventando sempre più importanti.
Il manuale, scritto dalla Zenkenren per Seitei, richiede grande cura nello spiegare i dettagli degli elementi essenziali e dei movimenti, come la distanza dagli avversari (Maai), nonché le altezze e gli angoli, che sono tutti correttamente determinati. è facile da capire, ma penso che sia meglio prima ricevere un'istruzione di base sui kata e poi leggerlo attentamente.
Se lo leggi prima, avrai dei preconcetti, nel senso che non sarai in grado di capire quali sono gli errori.
Comprendi così che iai è una combinazione di ragionamento logico e verità e che non puoi modificare le specifiche della teoria. In altre parole, i fatti e le verità sono coerenti tra loro.
Credo fermamente che il modo in cui ti comporti e ti muovi nello iai sostanzialmente non cambi molto dal modo in cui ti comporti e ti muovi nella tua vita quotidiana. Questo si applica a quando ti siedi, ti alzi, cambi direzione, cammini e qualsiasi altra cosa tu faccia quando un ospite viene a casa tua - l'unica differenza è che hai una spada nella cintura che sfoderi e rinfoderi.
Devi essere sufficientemente consapevole che il modo in cui ti trovi nella tua vita quotidiana si manifesterà in un Embu. Se non sei a conoscenza di questo, non importa quanto siano buoni i tuoi kata in un Embu, l'Embu stesso mancherà di fascino se la tua vita quotidiana è insufficiente. Gli esaminatori saranno in grado di vedere questo immediatamente.
I tre modi per allenare la tua mente in Iai sono basati su saggezza, benevolenza e coraggio, che sono i tre aspetti della sincerità. Attraverso la saggezza puoi distinguere la natura delle cose, attraverso la benevolenza ti rendi conto del tuo percorso, e attraverso il coraggio procedi lungo la Via. La radice di questi aspetti deriva dalle cinque virtù cardinali che le persone hanno ricevuto dal cielo: benevolenza, giustizia, cortesia, saggezza e fedeltà.
Poiché la Via non è cambiata dai tempi antichi, essa si basa ancora su queste virtù. Altre manifestazioni di queste virtù esistono nelle relazioni tra padre e figlio, sottoposto e signore, coppie sposate, fratelli e amici.
Si dice che quelle persone che si comportano secondo queste cinque virtù siano sulla Via.
La fonte di questa condotta viene solo dalla sincerità. La forza trainante del percorso deriva dalla sincerità, che è giusta e pura. Si dice che "la sincerità è la Via dei cieli, così che quelle persone che si sforzano di essere sincere diventano la Via".
Quindi, questo è il naturale percorso lungo il quale le persone dovrebbero procedere. Se si considera che iai è una Via in cui raggiungi la padronanza di te stesso e degli altri, impari i kata in cui è riflesso lo spirito, così impari le virtù. Devi concentrarti sulla benevolenza, la sincerità, la resistenza, la giustizia, il coraggio, la compassione, l'onore e la vergogna e sviluppare un senso di gratitudine.
Sei consapevole della distanza (Maai)
quando stai estraendo la tua spada?
L'abbigliamento e l'etichetta sono punti importanti durante gli esami. Questa è un'altra cosa che devi mostrare nella tua vita quotidiana. Quindi, quando l'etichetta viene trascurata non puoi avere il vero iai. L'etichetta è spiegata in dettaglio negli articoli del manuale prodotto dalla Zen Nihon Kendo Renmei. Anche se il manuale spiega anche come usare le dita, ho visto persone confonderlo con l'etichetta degli stili antichi (koryu), quindi bisogna fare la massima attenzione.
Un Dojo è una zona tranquilla in cui si svolge l'addestramento buddhista, ed è un luogo sacro e inviolabile. Anche se mancano le strutture e non hai un vero Dojo, il luogo dove pratichi iai lo devi considerare come se lo fosse. Pertanto, dovresti condurre il tuo intero stile di vita quotidiano sulla base di regole rigide di etichetta.
Nello iai t'inchini a tre soggetti. Il primo: alla divinità (o Shinzen), che aiuta a sviluppare sentimenti di riverenza nei confronti dell'imperatore. Il secondo: al tuo Sensei che è come inchinarsi ai tuoi genitori, quindi coltiva un sentimento di pietà filiale. Infine, inchinandosi l'un l'altro è come inchinarsi tra fratelli, quindi coltiva un sentimento di fiducia. Se si esegue l'etichetta con questa mentalità, si sarà sinceri.
Mio padre considerava importante la frase "Ni-ku, San-ke" e mi diceva di non dimenticarlo mai. Ni-ku si riferisce al calmarsi (Ochitsu-ku) all'inizio (Haya-ku), mentre San-ke si riferisce a Metsuke (focalizzare lo sguardo sull'avversario - ndt), Nukitsuke (tagliare sfoderando - ndt) e Kiritsuke (Tagliare - ndt - questo è un gioco di parole creato dal padre dell'autore). Queste sono le parole che identificano veramente i punti chiave su cui concentrarsi quando si pratica iai. In realtà, sono anche i punti chiave su cui mi concentro durante una valutazione di un embu.
Un manuale è importante per comprendere il contesto di "Ni-ku, San-ke". Il modo per migliorare è liberarsi dei tuoi preconcetti e avvicinarti sempre al manuale con una mente aperta, come se lo stessi leggendo per la prima volta. Anche allora ci saranno momenti in cui non noterai le cose.
È importante che, anche dopo aver letto attentamente il manuale e osservato le tecniche corrette del tuo Sensei, ti liberi dei tuoi preconcetti. Prendiamo ad esempio la frase "Kisen o seishite (per ottenere un salto in avanti)". A quale condizione si riferisce? Come ti piacerebbe avere a che fare con il tuo avversario? Cosa farai quando diventerai consapevole delle cattive intenzioni del tuo avversario? Estrarrai prima che il tuo avversario inizi a muoversi? Cosa significa estrarre con Jo-Ha-Kyu? Questo si riferisce all'estrazione che inizia lentamente, aumentando gradualmente in velocità, e infine raggiunge la sua massima velocità nel momento in cui la spada lascia il fodero. Non è bene estrarre alla cieca velocemente, ma piuttosto in base al movimento del tuo avversario immaginario. Sono sicuro che tutti lo sanno, ma è comunque importante leggere ripetutamente il manuale e confermare questo punto.
Eseguendo le tecniche simultaneamente con il tuo Sensei consentirai al tuo corpo di ricordarle naturalmente. Questo diventerà evidente durante un esame.
È sorprendente come raramente vengano lette le parti supplementari del manuale. La prefazione e le parti su Metsuke e l'etichetta devono essere lette con particolare attenzione.
Prendiamo, per esempio, il 3.zo kata, Ukenagashi. La spada viene estratta in modo che finisca sopra la testa e vicino al petto. In questo caso, quanto è vicina la spada al petto e quanto è sopra la testa? Agli esami, controllo se le persone capiscono a sufficienza che la parata (Ukenagashi) si verifica quando la spada lascia il fodero nel momento in cui il piede destro è piantato all'interno del piede sinistro.
La tecnica corretta è "utilizzare l'energia di passaggio (Ukenagasu) della spada del tuo avversario per portare il Kissaki verso l'alto e verso destra". Hai brandito la tua spada? Il Kissaki ha ruotato a destra e verso l'alto come risultato del fatto che hai alzato la spada? Il fatto che devi ruotare per affrontare il tuo avversario nell'istante in cui pari significa che dovrai affrontare frontalmente. La forma che prendi quando tagli Kesa non è diversa dal quinto kata, anche se l'angolo del tuo avversario è diverso.
Vorrei che tu rivedessi ancora una volta come i dodici kata di Seitei siano collegati tra loro.
Presta particolare attenzione allo studio dell'importanza di Ma e Maai, in particolare Maai. Se qualcuno mi chiedesse se riesco a visualizzare i miei immaginari avversari, risponderei di no, ma che sia un kata seduto o in piedi, il mio Maai è corretto in modo da tagliare con il mio Monouchi. Se possibile, vorrei che tu ed i membri del tuo Dojo lavorassero in coppia usando Bokuto per determinare Maai.
10 punti da tenere a mente
per l'esame di 8 Dan
Nel maggio del 1976, ho fallito il mio esame da 7.mo dan in Kyoto. Tuttavia, successivamente l'ho passato il primo novembre 1976 a Fukushima. Al torneo nazionale che si è svolto il giorno prima della valutazione ho visto lo iai di Kawaguchi Toshihiko Sensei e in quel momento ho visto la luce. Fino ad allora mi ero concentrato principalmente sul Kendo e guardavo dall'alto in basso Iai. Nel vedere Iai di Kawaguchi Sensei, mi vergognavo di aver raggiunto il 6.to dan allenandomi solo per un'ora al mese. Ma allo stesso tempo mi sono commosso così tanto dal suo incredibile iai che non riuscivo a descriverlo a parole.
Il giorno successivo all'esame per il 7.mo Dan ero in posizione 1A, Kawaguchi Sensei in 1B e Tamaki Sensei in 1C. Si prega di provare a immaginare com'era. Fortunatamente, dato che avevo praticato due ore al mese e cavalcavo l'onda di mio padre, sono riuscito a passare. Ma in fondo mi sentivo così imbarazzato.
Dopo la promozione, andai a chiedere un parere ad un vecchio conoscente di mio padre, Sakamoto Kichiro Sensei di Osaka, disse: "Suppongo che tu fossi più o meno come Kawaguchi Sensei." Ebbi il coraggio di non prendere questo commento come adulazione. Chiesi a Kawaguchi Sensei quanto si esercitasse, egli candidamente rispose: "due o tre ore al giorno". Sono tornato a casa mia e sulla base di alcuni semplici calcoli ho praticato 6 ore al giorno per i successivi 18 mesi. Questo credo sia ciò che mi ha reso quello che sono oggi.
Posso fermamente affermare che non sarei quello che sono se non avessi incontrato Kawaguchi Sensei o non fossi stato lusingato dal commento di Sakamoto Sensei.
Sono sempre grato dal profondo del mio cuore per l'istruzione e il sostegno dei miei Sempai e Sensei, la cooperazione e l'amicizia dei miei colleghi, e il sostegno e la considerazione della mia famiglia che mi ha permesso di praticare. Sono determinato ad assicurare che ciò che ho ricevuto avvantaggi il maggior numero possibile di persone.
Infine, elencherò i punti che ho selezionato per quelle persone che stanno preparandosi per prendere l'8.vo Dan. Sarei felice se li usassero come riferimento.
01 - Sbarazzati dei tuoi preconcetti e impara con la mente di un principiante.
02 - Studia e pratica allo stesso tempo.
03 - Persevera.
04 - Rafforza il tuo corpo, non abusarne.
05 - Fai domande logiche se hai intenzione di chiedere istruzioni.
06 - C'è un inizio per l'allenamento, mai una fine.
07 - Solo Shu esiste, in allenamento non ci sono né Ha né Ri.
08 - Cerca di assicurarti che il ragionamento logico e la verità siano sempre congruenti.
09 - Assicurati che il tuo Iai mostri umiltà e cortesia.
10 - Assicurati che il tuo Iai mostri un comportamento corretto.
Se hai il desiderio di imparare il Budo, in particolare iai, devi prima conoscere Kokoro (la mente/cuore/spirito - ndt).
Kokoro determina le tue azioni, che diventano abitudini e le abitudini creano il carattere di una persona, che a sua volta determina il suo destino.
La mia formazione è ancora in corso, quindi sarei felice di stringere amicizie con tutti e contribuire allo sviluppo dello iaido.
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