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"Chiburi, Chiburui e Chinugui" di Richard Stonell
titolo e traduzione non ufficiale di Carlo Sappino
categoria: iaido




CHIBURI, CHIBURUI E CHINUGUI




di Richard Stonell



l'autore:
Richard Stonell,
5o dan di iaido,
titolo e traduzione non ufficiale:
Carlo Sappino,
6o dan di iaido,
4o dan di kendo



Chiburi è il nome dell'azione che si compie alla fine di ogni kata, sia di Seitei che di Muso Shinden Ryu, volta sia a ripulire la lama della spada, sgrondando il sangue dell'avversario, sia come espressione di zanshin al termine del kata stesso.

In molte scuole di iaido il chiburi rappresenta una parte fondamentale del kata. Chiburi, nella sua traduzione letterale, significa "scrollare via il sangue", ed in effetti, l'immagine che presenta è di sgrondare il sangue del nemico sconfitto con un movimento circolare prima di rinfoderare.

Forse, a causa della prevalenza delle scuole Muso Shinden e Muso Jikiden, molte persone credono che il chiburi sia un aspetto universale dello iai. Però molte scuole non eseguono il chiburi e c'è l'opinione che si è diffusa recentemente che scrollare il sangue con questo metodo sia di fatto impossibile.

Se così fosse, allora che scopo avrebbe il chiburi? E' inutile? perché alcune scuole lo praticano? E cosa è in realtà se non è inteso per rimuovere il sangue dalla spada?

Chiburi è la lettura moderna della parola che appare nel densho (1) della Einshin Ryu con due differenti forme di kanji. La pronuncia originale è molto probabilmente chiburui che è la lettura che trovi cercando la parole in un dizionario giapponese come Kojien di Iwanami Shoten.

Nel suo libro Koryu Iai no Hondo, Iwata Norikazu cita un altro insegnante di Eishin-ryu, Morita Tadahiko, che definisce corretta l'affermazione che "chiburui" è il termine preciso e che "chiburi" è infatti una lettura sbagliata (la parola "chiburi" che attualmente appare nel dizionario è riferita ad un modo di preparare il pesce). Il maestro Iwata rileva anche che sia Oe Masamichi che il suo maestro, Mori Shigeki, fanno riferimento a quel movimento come "chiburui". Tuttavia, per i propositi di questo articolo, utilizzerò la parola "chiburi" in quanto più familiare alla maggioranza delle persone che frequentano dojo di iaido.

A molti principianti è stato detto che il movimento del chiburi serve a sgrondare il sangue dalla punta della spada dopo aver tagliato. Anche in molti libri di iaido, al chiburi è dato questo scopo.
Sia Muso Jikiden Eishin-ryu che Muso Shinden-ryu, in un piccolo numero di kata della prima serie Omori-ryu (shoden) prevedono anche l'azione di chinogui, togliere il sangue dalla lama con un fazzoletto o un foglio di carta o con le dita. (2)

In ultimo, in Muso Jikiden Eishin-ryu chinogui è fatto infilando la mano nella propria hakama usandola per pulire la lama.

Tuttavia nella pratica moderna, la forma è rispettata, ma la lama non viene realmente pulita con l'hakama. Mori Shigeki sostiene che questo è perché l'olio usato sulle lame all'epoca di Oe Masamichi sensei poteva corrodere i tessuti.

Nonostante che molti ne abbiano acquisito la consapevolezza di recente, l'idea che il chiburi non sia nella realtà un modo pratico per rimuovere il sangue dalla lama non è recente, è stata espressa da maestri in Giappone da molto tempo. Kono Hayakuren, 20.mo Soke (3) di Muso Jikiden Eishin-ryu, scrisse nel suo libro di iaido:

"Chiburi: assume la forma dello sgrondare la lama dal sangue verso il pavimento. Però nella mia esperienza, quando tagli con una spada ben poco sangue rimane sulla lama.
Tuttavia, esprimere enfasi con zanshin (4) e spirito attraverso la forma del chiburi è un utile strumento di sviluppo."


Kono sensei non fu il solo nel considerare il chiburi fondamentalmente un metodo per sviluppare zanshin. Nakayama Hakudo scrisse:

"In batto (5), chiburi è sempre effettuato in ogni kata prima di rinfoderare la spada. Questo movimento non può ripulire completamente la lama dal sangue, ma può essere pensata come un'azione purificante. Nel battojutsu il periodo tra il chiburi ed il noto è molto importante, ed è la manifestazione dello zanshin nel kata. Ogni scuola di iaido ha il suo modo di eseguire questa azione. Alcuni metodi particolari sono i seguenti:
In Kanshin-ryu, un pezzo di carta di riso (kaishi) è prelevata da dentro il kimono per pulire la lama.
In Shindo Munen ryu, la spada è puntata verso il basso così che il sangue sgoccioli dalla punta. La spada è poi ruotata in un arco verso il lato sinistro del corpo, spingendo così il sangue via dalla lama.
In Hazama-ryu, la spada è portata sulla spalla sinistra, ed il sangue è spazzato via sulla spalla stessa.
In Fuchishin-ryu, la spada è stretta tra pollice ed indice che scorrendo dalla base alla punta della lama la ripuliscono dal sangue.
In Hayashizaki Hon-ryu, la spada è tenuta nella mano destra ed è spostata prima in un piccolo movimento a sinistra e poi in un ampio movimento a destra prima di rinfoderare.
Altre scuole come Omori-ryu, Kikusui-ryu, Kaishi-ryu, Tamiya-ryu, Shingan-ryu, Tetchu-ryu, Hasegawa-ryu ed altre ancora eseguono chiburi in modo differente ed in più ci sono scuole che non eseguono del tutto chiburi.
Alcune scuole, una volta sfoderato, abbandonano la saya alle proprie spalle mostrando la determinazione dello spadaccino nel mettere tutto se stesso nella spada. Abbandonare la saya esprime anche la preparazione del guerriero a morire in combattimento (sutemi) - una volta che la spada è sfoderata, non vuole tornare nel fodero. A Kyoto, vidi un uomo eseguire questo tipo di chiburi con le insegne della Takayama-ryu. Però considero questa una eccezione alla regola generale.
Tatsumi-ryu non esegue chiburi, ma portano la spada in chudan, per esprimere zanshin prima di noto."


Qui Nakayama Sensei afferma che mentre non tutte le scuole eseguono quello che oggi chiamiamo chiburi, tutte sembrano esprimere enfasi o zanshin prima di rinfoderare e questo in molte scuole si manifesta con la pulizia della lama.

Le scuole di iai che che eseguono ampiamente chiburi sembra che discendano dalla Hayashizaki-ryu, come Tamiya-ryu, Mugai-ryu, Suio-ryu and Shinmuso Hayashizaki-ryu.
Nelle scuole che non discendono dalla Hayashizaki spesso troviamo altri modi per pulire la lama.
Una forma di chiburi che non sembra apparire nelle scuole che discendono dalla Hayashizaki è il kairen chiburi, dove la spada è fatta ruotare nella mano e la tsuka viene colpita con una mano. Kairen chiburi lo troviamo nelle antiche scuole come Tenshin Shoden Katori Shinto-ryu, Kashima Shinto-ryu e, per alcuni tratti, nella Takenouchi-ryu.
Altre scuole che non discendono dalla Hayashizaki, come Seigo-ryu/Shinkage-ryu, Hoki-ryu, Sosuishi-ryu, Tatsumi-ryu ed altre ancora, omettono completamente l'azione del chiburi optando invece per il chinogui, per un osservatore esterno apparentemente nulla del tutto.
Discutendo con un esperto praticante di Hoki-ryu è emerso che mentre all'apparenza non c'è alcuna forma di pulizia della lama, di fatto chinogui è integrato nell'azione di noto.
Nonostante le numerose differenze tra le varie scuole, peraltro, non ho ancora incontrato una scuola che non mostri chiaramente zanshin - espresso a volte con la pulizia della lama, o in altro modo - prima di rinfoderare.

Si può ancora rilevare che nelle sue annotazioni, Nakayama Hakudo usa la parola chiburi per riferirsi al metodo di pulizia della lama che tecnicamente ricade nel chinogui, ed infine entrambi i termini indicano l'atto d'imboccare la saya nella Takayama-ryu con una specie di chiburi (per quanto raro ed inusuale).

Questo suggerisce che forse in passato la parola chiburi sia stata usata per coprire un po' tutte le forme di pulizia della lama, purificazione rituale o atto per esprimere zanshin prima di rinfoderare.

Se così è, ciò può aver contribuito al mito che il chiburi sia usato quasi ovunque.

Per tornare alle scuole con le quali ho maggiore familiarità, mi piacerebbe esaminare il chiburi in Muso Jikiden Eishin-ryu e Muso Shinden-ryu. In queste due scuole, tra loro molto vicine, il chiburi è eseguito con due forme di base (con alcune varianti). Il primo tipo che lo studente incontra è il chiburi di Omori-ryu.

Questo è comunemente chiamato o-chiburi, grande chiburi, ed è eseguito portando la tsuka, con ampio movimento circolare, alla tempia destra per poi lanciare la punta della spada in un arco come se fosse un taglio sulla linea di un kesa destro. Secondo il maestro, l'esatto percorso della lama ed il punto di arrivo possono variare, ma fondamentalmente il movimento è lo stesso.

L'altra forma di chiburi è comunemente chiamata yoko-chiburi (chiburi laterale) o kochiburi (piccolo chiburi), ed è eseguito muovendo la spada a destra con la lama parallela al pavimento ed il tagliente che punta verso l'esterno. Questo movimento è usualmente eseguito con energia, sebbene nuovamente dipenda dal maestro e dalla linea di discendenza della scuola. Nonostante un movimento potente, appare chiaro che yoko-chiburi non sia adatto per rimuovere il sangue dalla lama.

O-chiburi, in base a quanto già detto, è pure poco pratico, ma almeno in una certa misura, si può considerare funzionale. Yoko-chiburi è chiaramente inadatto a rimuovere il sangue dalla lama. Quindi perché questo movimento è chiamato chiburi?

La verità è che questo grande movimento della spada in Omori-ryu è stato chiamato chiburi per una considerevole periodo. La riprova di ciò si ha nelle scuole di Omori-ryu del periodo Edo che mantengono tale forma in entrambi i rami Shimomura-ha e Tanimura-ha Einshin-ryu.

Tuttavia quando si passa all'Hasegawa Eishin-ryu stessa (chuden e okuden), la parola chiburi scompare. Nelle descrizioni di entrambe Omori-ryu (dov'è utilizzato due volte) ed Hasegawa Eishin-ryu (dov'è utilizzato in tutti i kata), quello che oggi è comunemente chiamato yoko chiburi veniva indicato come "apertura" o "apertura a destra". Non c'è alcun riferimento a chiburi.

L'idea di questo movimento come azione per sgrondare il sangue dalla lama nascerà più tardi, forse alla riunificazione dei due rami Shinomura-ha e Tanimura-ha Einshin-ryu.

Masaoka Katsutane, appartenente alla diciottesima generazione di Muso Jikiden Eishin-ryu Kongen no Maki (Menkyo Kaiden), su questo argomento scrisse nel suo libro Muso Jikiden Eishin ryu Iaiheiho Chi no Maki:

"In Omori-ryu, prima di noto, il chiburi è eseguito con un ampio movimento circolare da sopra la testa per sgrondare la spada.
In Eishin-ryu però, prima di noto, si apre a destra come in Omori-ryu nel kata yaegaki Questo aprire a destra è oggi chiamato "piccolo chiburi".
Una volta, dopo la guerra, stavo insegnando iai a dei bambini in Kochi, quando un bambino chiese, nel modo diretto tipico dei bambini: "sensei, questo può veramente scrollare il sangue dalla lama?"


Ho pensato molto a questo, e rivisto tutti i densho (appunti, note, archivio di informazioni) che avevo in mio possesso e ho scoperto che da nessuna parte in essi questo movimento è denominato chiburi. Invece si chiama "apertura a destra".

Perciò sono giunto alla conclusione che chiburi di Omori-ryu è una combinazione di pulizia della lama dal sangue, espressione di zanshin, preparazione per noto, e in Eishin-ryu il movimento è solo per esprimere zanshin e preparare noto.

Ulteriori esami dei densho di epoca premoderna, giunti fino a noi, della Tosa Einshin-ryu rivela che mentre c'è una netta mancanza di riferimenti a chiburi, ci sono alcune parti, nei documenti per alti livelli, che descrivono particolari metodi per pulire la lama quando è necessario rinfoderare rapidamente.

Significativamente, questi metodi sono varianti del chinogui. Questo contrasta con la forma presa dai kata, dove in tutti la spada è rinfoderata subito dopo chiburi o l'apertura a destra. Chinugui, sopra mensionato, è visto dai più come un pratico modo di pulire la lama, e pare che i praticanti di Eishin-ryu in epoca Edo ne fossero convinti. è anche plausibile che in Eishin-ryu chinugui fosse usato per pulire la lama solo in situazioni reali e che fosse semplicemente omesso nella maggioranza dei kata.

È probabile che sia nell'evolversi della società giapponese, nel passaggio tra il portare la spada al fianco tutti i giorni e le moderne abitudini di vita, sia nel moderno metodo d'insegnamento di Muso Jikiden Eishin-ryu e Muso Shinden-ryu, abbia portato alla perdita di questa conoscenza della maggior parte dei praticanti.

A fronte di queste evidenze, possiamo concludere che quello che oggi chiamiamo chiburi originariamente non era inteso come metodo per pulire la lama.
Come sensei quoto ciò che sopra tutti sembrano concordare, ovvero che la forma di chiburi che appare in molte tecniche di iai fu finalizzata allo sviluppo dello zanshin dei praticanti. Questo è anche supportato da rinvenibili evidenze storiche.

In alcuni casi forse chiburi è anche una spece di cerimonia di purificazione, o forse è anche un atto che sostituisce il chinogui in un contesto di kata formali. Questa non è una conclusione sorprendente - sono sicuro che molte persone sono giunte alle stesse conclusioni - tuttavia spero che fornendo un contesto storico, si possa migliorare la comprensione delle azioni che stiamo imparando nella pratica dello iaido.

Richard Stonell



NOTE
(1) Densho, potremmo definirlo il manuale della scuola.
(2) Chiburi dei kata ryuto e junto.
(3) Soke, caposcuola.
(4) Esprimere zanshin significa mostrare, alla fine di un kata, uno stato di vigile attenzione, di reattività.
(5) Batto, antico nome dello iaido.

L'autore: Richard Stonell pratica kendo, iaido e koryu a Osaka e Kobe, in Giappone.



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