Todi   I "Garden Wall" in:
The lamb lies down on Broadway
special guest: Lindsay Kemp

    Todi 25 luglio 2002 Tutte le foto
       
i Garden wall  

Arriva il momento clou della serata, entrano in scena i Garden wall accolti da un lungo applauso. L'intro di piano di Davide Smiraglia è molto fedele all'originale, e subito dopo si accendono le luci su Bruno Sacchi, il Peter Gabriel dei Garden Wall, vestito col giubbino in pelle di Rael. Tutti i cinque strumentisti allineati sul fondo del palco per lasciare ampia libertà di movimento allo spettacolo. Sul fondo del palco c'è  il grande schermo che ci mostra il lungo clip preparato per lo spettacolo... immagini di New York e di Broadway, scene di vita quotidiana e brevi sequenze di film culto: Arancia meccanica, Rocky horror, Broadway Denny rose, vecchi film americani in B/N, che si rifanno a quello che Peter aveva immaginato, i film proiettati per tutta la notte nelle sale di Broadway. Segue poi Fly on a windshield, un pezzo che a me è sempre piaciuto.

Su Cuckoo cocoon appare per la prima volta Lindsay Kemp, vestito da "bozzolo", come da copione. Perfettamente in linea col testo ammiriamo il mimo muoversi come un bambino meravigliato. In alcuni momenti è impressionante la sincronia con cui Lindsay riproduce le stesse animazioni delle immagini proiettate sullo schermo. Ad un certo punto inizia a ruotare su se stesso in contemporanea con l'immagine della silhouette di un uomo che ruota nel filmato. Su in the cage appare il ballerino Ryo Masaki che inizia delle evoluzioni intorno al palco con grande leggiadria. La voce di Bruno Sacchi è molto simile a quella di Peter Gabriel, lo avevo già notato quando li seguii al Mushrooms a Pozzuoli, e mi rendo conto che reggere il lungo sforzo per tutto il concerto è una grossa impresa. In alcune parti, dove in origine c'erano i cori, sono state inserite delle sovrincisioni di voci che sembravano quelle del vero Gabriel. Ma in realtà il tastierista Davide Smiraglia a fine concerto ci confermerà che il DVD, masterizzato in extremis due giorni prima del concerto, conteneva, oltre le immagini dell'intero film, soltanto i riferimenti metrici, le basi del tamburino, del flauto e i cori dello stesso Bruno Sacchi, la cui voce in studio diventa effettivamente uguale a quella di Peter. Credo che al cantante vadano fatti i complimenti per le difficili parti di canto che richiede "The Lamb" per l'intero concerto. Nonostante qualche voce sforzata qui e lì... se l'è cavata benissimo. Il suono è compatto, ognuno ha il suo ruolo, i compiti divisi ugualmente tra tutti i musicisti. Bravissimi!

In altri momenti dello show le immagini sono state vere e proprie interpretazioni originali del testo, immagini tipo video-clip (i vermi striscianti su "Carpet Crawlers") o piccoli film girati per l'occasione, con Bruno Sacchi protagonista nelle vesti di Rael, e col contorno di vari personaggi. Ad esempio, su "The Lamia" Bruno era circondato da tre belle ragazze... Davvero un bel lavoro dal tocco altamente professionale che ha coinvolto i garden wall soprattutto nella persona di Francesco Albano.

 

L'inizio di "Liliwhite lilith" è stato l'unico errore del concerto, poiché a causa della scarsa qualità del DVD masterizzato erano saltati i primi secondi della base sonora, pertanto l'effetto finale è stato l'ingresso di Bruno col solo canto, ma non seguito subito dal resto del gruppo che ha attaccato in ritardo, poiché in cuffia non era arrivato loro il segnale.

Lindsay Kemp ha aggiunto dei tocchi di classe a tutto lo show, anche se i suoi interventi sono stati limitati. Su Counting out time si è vestito in frac. Sempre in tema con il testo, tranne che in una sola occasione, su "Arrival", il pezzo strumentale che precede A visit to the doctor, si è presentato in scena vestito da Geisha... di dubbia attinenza col tema, ma interpretando con classe l'intermezzo strumentale che può essere avvicinato ad una musica giapponese, seguendo con i movimenti ogni nota... insomma, Lindsay Kemp il disco se l'è studiato davvero! Su "The raven", ritornando in tema,  si è presentato sotto le vesti di un corvo.

Anche il ballerino Ryo Masaki si è distinto nell'interpretazione dell'opera, presentandosi nelle vesti dell'anestesista, che si toglie il camice per aver più libertà di movimento, oppure facendo gli stessi movimenti di uno scheletro che danzava sul video, o come nel brano "In the rapids", dove si è esibito nel danzare tra i veli azzurri agitati ai lati del palco, che simboleggiavano il flusso del torrente... e sottolineato dalle immagini girate apposta per il video di un uomo che cade sott'acqua... al ballerino sul finale del brano si è aggiunto Lindsay vestito di bianco per lo sdoppiamento tra Rael e John.

A fine concerto è stato richiesto il bis, e, atteso invano Steve Hackett che si unisse a loro sul palco, i Garden Wall hanno proposto "I know what I like" cantata in coro col pubblico e su cui Bruno continuava a ripeter... "Se il signor Hackett non se n'è andato già a letto... ci piacerebbe che venisse qui". In realtà la mancata presenza di Steve a fine concerto si è fatta notare, ed ha lasciato l'amaro in bocca prima nei 6 ragazzi e poi in tutti noi.

Scesi dal palco i garden wall sono stati sommersi dai complimenti di tutti quelli che erano nelle prime file. Nonostante le paure della vigilia e del debutto di fronte ad una platea di genesiani preparati, questi ragazzi se la sono cavata egregiamente. Bravi!!!

...and the lamb lies down on Broadway

 

Fly on a windshield

 

Cuckoo cocoon

 

In the cage

 

Counting out time

 

The lamia

 

La geisha

 

In the rapids

 

 

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