La band

Salerno, Teatro Augusteo

14 luglio 2003

 
 

La set list del concerto

 
 

Bill Frisell

"...chissā dove vuole arrivare" č quello che ho pensato a metā del primo brano del concerto di ieri sera a Salerno, visto che sembrava un pezzo che stesse per esplodere (progressivamente parlando...), ma in realtā č sembrata solo un'introduzione per tutta la durata del brano. Poi al secondo brano ho capito che l'intero concerto sarebbe stato noioso con brani tutti uguali.

Mettere insieme tanti musicisti eterogenei č stata un'ottima idea, tanti generi musicali fusi in tutt'uno, dove ognuno dā il proprio tocco di colore della propria terra d'origine, contemporanemante (e non a tratti, passando da un ritmo all'altro), č una trovata geniale... peccato perō che il risultato finale siano dei brani che hanno solo una forma ma non una sostanza... brani monotoni, ripetitivi, basati su 2 3 accordi, e senza alcun inizio e fine... musica ottima per raccontare delle immagini di viaggi intercontinentali, tra boschi selvaggi, foreste tropicali, mare cristallino e deserti assolati, ma presentata senza il supporto delle immagini diventa tremendamente noiosa...

Per dirla in breve... se avesse fuso le idee presenti nei 10, 11 brani eseguiti, in un unico brano di 10 minuti, sarebbe venuto fuori un pezzo stupendo... anche progressivo e sperimentale, ma il tutto č durato 110 minuti... troppi!

ah, beato chi ha il dono della sintesi...

Mentre andavo via, mi sono imbattuto in Bill Frisell in persona fuori dal teatro, intento a fimare autografi... potevo mai resistere alla tentazione...?