%@ Language=JavaScript %>
Biografia
Freddie Mercury
Raggiunse la fama mondiale come cantante del celebre gruppo rock britannico
Queen. Mercury fu autore di canzoni quali Bohemian Rhapsody, Crazy Little Thing
Called Love, We Are the Champions, Somebody to Love, Is This the World We
Created...?, Friends Will Be Friends (scritta a quattro mani con John Deacon),
Under Pressure (accreditata anche a David Bowie) e molte altre, anche da
solista.
Da tempo malato di AIDS, è morto a causa di una broncopolmonite
http://www.thebiographychannel.co.uk/biography_story/338:294/1/Freddie_Mercury.htm
il 24 novembre del 1991.
Biografia
L'infanzia
Farrokh Bulsara nacque a Stone Town di Zanzibar, nell'odierna Tanzania, il 5
settembre 1946 da Jer e Bomi Bulsara: il padre era un funzionario inglese di
origine Parsi (una comunità iraniana di antica stirpe persiana residente in
alcune zone dell'India e praticante un derivato dell'antica religione
Zoroastriana).Svolse gli studi presso la Saint Peter's Boarding School, a
Panchgani (Bombay), raggiunta dopo un viaggio in mare di 8 settimane. Ottimo
studente, dotato di un notevole talento artistico (era un ottimo disegnatore),
Mercury eccelse anche nello sport: fu infatti un abile velocista e un discreto
pugile, raggiungendo buoni risultati anche in altre discipline sportive come
l'hockey su prato, il cricket e il tennis da tavolo.
Le sue doti, comunque, non gli impedirono di farsi notare per la passione
musicale che già nutriva. Infatti, dopo che il preside ne parlò con i genitori,
Mercury prese parte alle lezioni di musica: entrò nel coro della scuola e imparò
a suonare il pianoforte grazie alla zia che lo avviò a questo strumento.
La carriera
L'incredibile voce
La caratteristica principale di Freddie Mercury era sicuramente la sua
straordinaria voce. L'emissione vocale che Mercury riusciva ad avere a certe
altezze di suono, associata ad un'estensione davvero portentosa e ad un uso
ottimale dei risuonatori, conferivano alla sua voce "di testa" uno spessore e
una pienezza fuori dal comune, tanto da essere considerato dagli intenditori una
delle "poche grandi voci del Rock".Per quanto riguarda la sua estensione vocale,
argomento molto discusso, è possibile fare un calcolo approssimativo basandosi
semplicemente sulle canzoni della sua discografia:
La nota più bassa (registro di petto): FA 1 (F1 in notazione letterale) nella
canzone "Don't Try Suicide" - Album "The Game" 1980.
La nota più alta (registro di testa): FA 4 (F4) nella canzone "Barcelona " -
Album "Rarities 2 - The Barcelona Sessions" (N.B. versione meno celebre e più
rara della canzone "Barcelona").
La più alta mediante l'uso del falsetto: SIb 4 (Bb4) nella canzone "Let?s Turn
It On" - Album "Rarities 1 - The Mr Bad Guy Sessions".
Questo significa 3 ottave piene (3 e mezza se si considera il falsetto come
parte dell'estensione).
Prima dei Queen
Fu nella scuola che frequentava che, nel 1958, nacquero gli Hectics, dei quali
Farrokh era il pianista. Nel 1962 termina gli studi e riabbraccia i suoi cari a
Zanzibar: soltanto due anni più tardi la famiglia dovrà abbandonare l'isola, a
causa dell'instabilità politica, per trasferirsi in Inghilterra.
L'Inghilterra poteva soddisfare la passione per l'arte del nostro; così, mentre
occupava le vacanze con dei lavoretti all'aeroporto di Londra Heathrow, il
giovane Farrokh concentrava la sua attenzione sulla pittura e sul design. Nel
1966 si iscrive alla scuola d'arte di Ealing e i suoi studi in illustrazione,
grafica e design sono accompagnati dalla passione per Jimi Hendrix e per il suo
idolo John Lennon. All'epoca, il suo gruppo preferito è quello dei Jackson 5.
Mentre lavorava presso alcuni periodici di Kensington, si unì agli Ibex di
Liverpool: tale gruppo cambiò in seguito nome in Wreckage, ma si sciolse con
l'arrivo degli anni settanta. Farrokh rispose allora ad un annuncio dei Sour
Milk Sea, che stavano cercando un cantante. Avendolo sentito in prova, gli altri
membri del gruppo restarono impressionati dalla sua voce e lo ingaggiarono,
facendolo cantare in alcuni concerti ad Oxford. Dopo questa esperienza il nuovo
cantante decise di seguire la band dell'amico Tim Staffell, gli Smile, dandogli
anche alcuni consigli su come eseguire una buona rappresentazione nei concerti.
Non molto tempo dopo, Tim Staffell lascerà gli Smile, accettando un'ottima
offerta di un altro gruppo: gli Humpy Bong.Negli Smile, ove suonavano anche
Roger Taylor alla batteria e Brian May alla chitarra, Farrokh sostituì allora
Staffell, che ne era il bassista e cantante. Conobbe anche Chris Smith con il
quale incominciò comporre: fu in quel periodo che scrisse una delle sue prime
canzoni (Stone Cold Crazy) che fu però pubblicata solo nel terzo album dei
Queen, Sheer Heart Attack.
Il giovane Bulsara terminò gli studi accademici nel giugno del 1969.
I Queen
Quando Farrokh si propose di sostituire Staffel negli Smile, cambiò il nome del
gruppo in Queen e cambiò anche il suo in Freddie Mercury, in onore di Mercurio,
il messaggero degli dei, citato nella canzone My Fairy King, contenuta nel primo
album della band. Per sbarcare il lunario, Mercury e Taylor gestirono per un
certo periodo di tempo una bancarella di abiti usati. Durante questo periodo
conobbe quella che divenne la sua miglior amica, Mary Austin (con la quale
convisse per sei anni). Nel 1971, dopo quattro audizioni infruttuose, John
Deacon venne scelto in veste di bassista, scelta che poi si rivelò favorevole
per il successo del gruppo.
Sul palco, Mercury si esibiva con gestualità teatrale incantando il pubblico,
che veniva trascinato da tale personaggio carismatico. La sua carriera musicale
lo vide al centro dell'attenzione di tutto e tutti, media compresi. Sebbene sul
palco Freddie si mostrasse come una persona spregiudicata ed energica, lontano
dalle luci dei riflettori era una persona timida e riservata.
Carriera solista
Durante l'incisione dell'album "Queen", Mercury aveva cantato nel singolo I Can
Hear Music (sul lato B, "Goin' Back") sotto lo pseudonimo di Larry Lurex,
peraltro coadiuvato dagli stessi May e Taylor con i loro rispettivi strumenti.
Tra il 1982 e il 1983 Freddie ha collaborato con il cantante americano Michael
Jackson, per registrare tracce mai ufficialmente rilasciate, ma presenti in
internet, come State Of Shock e There Must Be More To Life Than This (brano
incluso poi nel suo primo album solista, ma senza le parti vocali di Jackson),
più una canzone inedita chiamata Victory.Nel 1984 la voce di Freddie Mercury è
nella colonna sonora del film Metropolis con Love Kills, brano scritto ed inciso
col musicista e produttore italiano Giorgio Moroder. Nello stesso anno esce
anche Foolin' Around, per la colonna sonora del film Teachers, canzone che
troverà posto sul primo album solista di Mercury, Mr. Bad Guy, edito nell'aprile
1985. L'opera lasciò dubbiosa la stampa, anche per il fatto che si trattava di
un mix di elementi musicali eterogenei e strizzava l'occhio alla musica
elettronica e disco. L'album si ricorda per canzoni comunque belle e importanti
quali I Was Born To Love You e Made in Heaven, (che ritroveremo entrambe
nell'album del 1995 dei Queen, anch'esso chiamato Made in Heaven, in versioni
differenti incise col contributo del resto della band) e la versione originale
di Living On My Own.Nel 1987 Mercury appare sull'album Time, colonna sonora
dell'omonimo musical di Dave Clark: Freddie interpreta e produce le struggenti
ballate Time e In My Defence. Del 1987 è invece la nota cover dei Platters, The
Great Pretender: edito su singolo in febbraio, il brano è il maggior successo
solista di Freddie (quarto posto nella classifica inglese).Nel corso degli anni,
Mercury ha collaborato con diversi cantanti tra cui Billy Squier, Jo Dare, Eddie
Howell e The Cross, gruppo parallelo ai Queen fondato da Roger Taylor.Nel 1988
esce Barcelona, famosissimo duetto con la soprano Montserrat Caballé: un disco
per molti versi innovativo, che per la prima volta unisce il rock all'opera
(strada che verrà seguita da Luciano Pavarotti e da altri in seguito). La
title-track diventa l'inno ufficiale dei giochi olimpici di Barcellona 1992. La
volta in cui Freddie conobbe Montserrat Caballé, l'appuntamento che si diedero
era nella hall di un albergo di Barcellona: dopo un po' di tempo, Mercury si
sedette ad un pianoforte in sala, si mise a suonare, mentre la Caballé iniziò a
cantare insieme a lui. Andarono avanti tutta la notte, e solo all'alba
lasciarono l'albergo! Da questa notte indimenticabile nascerà la collaborazione
che porterà all'album Barcelona.
L'omosessualità
Il 1976 segna un'altra importante svolta nella sua carriera musicale e nella sua
vita privata: Mercury, probabilmente conscio di non essere totalmente
eterosessuale, trasforma il suo (presunto) rapporto di amore e passione con Mary
Austin in un rapporto di amore fraterno. Nemmeno i suoi genitori sono al
corrente della sua omosessualità: quando sono in visita nella sua casa a Garden
Lodge, Mercury chiama sempre l'amica per creare un'atmosfera di normalità agli
occhi dei genitori.
Mary Austin gli rimase vicino fino all'ultimo, occupandosi di lui quando
costretto a letto dalla sua malattia. Secondo dichiarazioni da lei rilasciate,
Mercury andava a trovarla frequentemente sul posto di lavoro, e prima di trovare
il coraggio di chiedergli di uscire passarono cinque o sei mesi. Mercury conobbe
la Austin perché amica di Brian May: gli venne presentata durante una
discussione che lui ebbe con May riguardo al nome da dare al gruppo. Mary Austin
è sempre stata messa in cattiva luce da molti amici di Mercury, soprattutto dopo
che egli le lascio la metà del suo patrimonio, facendole ereditare così circa
dieci milioni di sterline. Mary Austin inoltre ereditò da Mercury la sua casa a
Londra, nella quale andò ad abitare. Molti collaboratori del cantante, tra i
quali il giardiniere Jim Hutton, che fu anche l'ultimo amante di Freddie Mercury,
furono così costretti ad abbandonare la dimora di Garden Lodge.Nonostante i
dissapori con alcuni amici gay dell'artista, Mary Austin fu una presenza
costante nella sua vita, partecipando spesso alle tanto amate feste organizzate
da Mercury.
Nel 1980 Freddie si mostrerà al pubblico con un look vistosamente differente:
capelli corti e baffi, secondo il look detto "clone", come a segnare una rottura
con il passato. Il 1981 sarà un anno di transizione, la vita pazza e sregolata
di Monaco mette a dura prova la sua persona e alcune sue amicizie. Le sue feste
erano sempre dei grandi eventi in maschera, dove si mischiavano molte diversità
sessuali in modo molto aperto (come si vede nel video di Living On My Own,
ambientato a Monaco durante il trentanovesimo compleanno di Mercury all'Henderson's
Club). Pare che i festeggiamenti per i suoi compleanni spesso durassero intere
settimane!
Dopo una parentesi solistica con l'album Mr. Bad Guy (suo pseudonimo), che non
ottenne molto successo, tornò a lavorare con i Queen, vivendo liberamente la
propria omosessualità, spesso schernendo gli intervistatori che gli chiedevano
se fosse gay, a volte negando e altre volte ammiccando e dicendo frasi come
"sono gay come una giunchiglia". Insomma: non ammise mai apertamente di essere
omosessuale, ma non fece nulla per smentirlo. I Queen girarono un videoclip in
cui lui e tutti i componenti dei Queen apparivano provocatoriamente travestiti
da donne (la proposta originale fu di Roger Taylor, il batterista, da un'idea
della sua ragazza ispirata da una soap opera: Coronation StreetGunn-Jenkins 1992
"Queen la biografia ufficiale" pg.188). Mercury smentì però la connotazione
omosessuale del video con questa frase: "Ma il travestimento del video di "I
Want to Break Free" non è affatto una dichiarazione di appartenenza gay; se
avessi fatto una cosa del genere, la gente si sarebbe messa a sbadigliare. Mio
Dio, guarda Freddie che dice di essere gay perché è una cosa di moda."
Tuttavia il Freddie Mercury vero non era quello del palcoscenico, ma l'autore di
successi musicali che superano tempo e culture differenti, quello che accolse la
sfida di produrre la colonna sonora di Highlander (oltre che di Flash Gordon di
Dino De Laurentiis), e che cantò con Montserrat Caballé quando ancora Pavarotti
non aveva ideato il suo Pavarotti & Friends.
Gli ultimi anni di vita (1987 - 1991)
thumb|right|400px|La statua dedicata a Freddie Mercury a MontreuxNel 1987 aveva
ormai abbandonato la sua vita attiva. Difatti non partecipò più a concerti,
asserendo che un uomo di 40 anni non poteva saltare con una calzamaglia indosso.
Alcune testate scandalistiche cominciavano a sospettare che Mercury fosse
effettivamente malato; pertanto le voci in merito aumentarono esponenzialmente
durante i suoi ultimi anni di vita.
Si fecero sempre più rare le apparizioni pubbliche, quasi nulle, ed egli visse
sempre più nella sua villa di Earl's Court (Londra). Mercury nascose il
terribile segreto della sua malattia anche agli altri membri dei Queen, per
evitare che si potessero preoccupare per lui, impedendogli di cantare.
Il canto, infatti, era la cosa che più gli dava sollievo, e così
dall'Inghilterra si trasferì in Svizzera a Montreux, dove acquistò un
appartamento e dove incise alcune tra le più intense canzoni dei Queen. Cantò
quasi fino alla fine, fece l'impossibile per i suoi fan, spesso facendosi
pregare di smettere dagli altri componenti del gruppo, ma la musica e l'amore
della gente erano le cose più importanti per lui. Memorabile la sua ultima
apparizione in pubblico nel video della canzone These Are The Days Of Our Lives,
tratta dal suo ultimo album con i Queen, Innuendo: il cantante appare molto
dimagrito, ha le occhiaie, veste elegante e non porta più i suoi celebri baffi.
In questa ultima apparizione, nel video sono memorabili le ultime parole: "I
still love you" (Vi amo ancora). Un segno d'affetto per tutti i suoi fan sparsi
nel mondo, che non sanno nulla riguardo le sue condizioni di salute.
Rientrò in Inghilterra due settimane prima della fine (come confermato da David
Richards al Freddie Mercury Memorial Day, a Montreux, nel 2005), per stare
vicino ai suoi cari.
Il 22 novembre 1991 Freddie convocò il manager dei Queen, Jim Beach, per
redigere un annuncio da fare pubblicamente.
Il 23 novembre fu diffuso il comunicato stampa dove dichiarò di avere l'AIDS:
Gli ultimi giorni di vita, Freddie Mercury era assistito dai suoi amici più
cari. Mercury fino all'ultimo non ha mai smesso di donare sorrisi.
Nell'intervista fatta alla sua costumista, questa dichiarò d'essersi trovata in
stanza con Mercury a giocare a un gioco da tavolo con una bottiglia di champagne
che il cantante le chiese di bersi completamente alla sua salute, dal momento
che lui non poteva più bere, infine mentre la donna se ne stava per andare egli
le disse sorridendo: "grazie per aver passato il tuo tempo con un uomo anziano".
Jim Hutton e Peter Freestone (così come riferito da Freestone e Hutton in
svariate interviste e nei loro libri, "Freddie Mercury" e "I miei anni con
Freddie Mercury"), salirono in stanza per aiutare Mercury a cambiarsi gli abiti,
quando videro che non respirava più, diedero l'annuncio.
Appena 24 ore dopo aver emesso il comunicato, Freddie Mercury si spense. Aveva
45 anni. La causa ufficiale del decesso fu una broncopolmonite cagionata
dall'AIDS. Morì nella sua casa ed il suo corpo, cremato, è conservato dalla
famiglia (un'altra tesi ritiene le ceneri disperse nel lago di Ginevra, davanti
alla "sua" Montreux).Il suo funerale ebbe luogo tre giorni dopo il decesso, in
forma privata secondo le usanze zoroastriane.
Commemorazioni
Il 20 aprile 1992 a Londra si tiene il Freddie Mercury Tribute Concert.
Il 16 novembre 1992 esce a quasi un anno dalla sua morte The Freddie Mercury
Album, una raccolta delle sue più famose canzoni da solista, quali Living On My
Own, Barcelona con Montserrat Caballé e The Great Pretender.
Nel 2000 esce Solo Collection, un box-set contenente 10 CD (Mr. Bad Guy,
Barcelona, The Great Pretender) più altri CD con sessioni di canzoni mai
rilasciate ufficialmente) e 2 DVD: The Untold Story e The Video Collection (il
primo è un documentario sulla vita di Freddie, il secondo è una raccolta dei
suoi video).
Il 5 settembre 2006 viene rilasciata la più grande raccolta mai fatta in sua
memoria: Lover of Life, Singer of Songs - The Very Best of Freddie Mercury Solo:
2 CD e 2 DVD per onorare quello che sarebbe stato il 60° compleanno
dell'indimenticato frontman dei Queen.
Freddie Mercury è ricordato a Montreux con una statua in bronzo che si affaccia
sul lago. Dal 2003, ogni anno in settembre, nella cittadina svizzera ha luogo il
Freddie Mercury Memorial Day: centinaia di fan possono prendere diretto contatto
con gli ambienti che furono di Mercury durante il lungo soggiorno svizzero
(dalla famosissima "Duckhouse" casetta sul lago della copertina di Made In
Heaven, ai Mountain Studios, dove i Queen diedero vita a diversi progetti).
thumb|La statua di Montreux al tramonto
Curiosità
Freddie una volta, fece a pugni con Bruce, che sarebbe diventato un suo compagno
negli Hetics. La causa fu che Bruce lo prese in giro chiamandolo tricheco (per
via dei suoi denti sporgenti), e sebbene Freddie non reagì, si trovò comunque in
mezzo alla "scazzottata" tra lui e Bruce.
Freddie non fece mai correggere il suo difetto ai denti per paura che potesse
cambiare il suo timbro di voce.
Sul lungomare di Stone Town, sua città natale sull'isola di Zanzibar, si trova
un ristorante battezzato in suo onore: il Mercury's.
Freddie non ha mai preso la patente. Quando era giovane, sebbene non fosse
ancora ricco, non lo si vedeva mai passeggiare: usava sempre i taxi londinesi,
anche se erano molto cari per le sue tasche.
Nella canzone Barcelona, Freddie mostra di competere vocalmente ad armi pari con
il soprano lirico Montserrat Caballé.
Freddie aveva tantissimi gatti nella sua residenza di Kensington, Garden Lodge.
A uno di loro dedicò anche una canzone presente nell'album Innuendo: "Delilah".
Con i Wreckage Freddie Mercury scrisse "Stone cold crazy", che verrà ripresa
nell'album "Sheer heart attack" e firmata da tutti i membri della band.
Freddie, prima della pubblicazione del primo album dei Queen, ha registrato due
canzoni insieme agli amici Brian May e Roger Taylor sotto lo pseudononimo di
Larry Lurex (durante le sessions in cui veniva attestato l'allora nuovo De Lane
Lea Studios). Esse sono le cover "I Can Hear Music" delle Ronettes (resa però
più famosa dai Beach Boys), e "Goin' Back" di Dusty Springfield (un breve
frammento di quest'ultima la si può sentire anche nella parte finale di "Mother
Love" dell'album "Made in Heaven").
Il suo primo album da solista Mr. Bad Guy, inizialmente si chiamava Made in
Heaven, nome poi dato all'ultimo album dei Queen uscito dopo la morte di Mercury
(contenente la versione Queen dell'omonima canzone).
Nella serie anime "Cromartie High School" c'è una citazione di Freddie: uno dei
personaggi, chiamato appunto "Freddie", è ispirato al cantante inglese. Questo
non dice mai una parola e nell'ultimo episodio della serie, in cui tutti i
personaggi vengono ritratti in guisa femminile, è identico a come appare Mercury
nel video di "I want to break free".
Secondo alcune dichiarazioni (tra le altre anche quella di Brian May), sarebbe
in fase di progettazione un film sulla vita e la carriera del leader dei Queen:
ad interpretare il suo ruolo potrebbe essere Johnny Depp. "Non riesco a capire
come possa essere uscita questa storia" ha scritto Brian May sul suo sito,
facendo riferimento ad un articolo comparso su un sito web. "Credo che qualcuno
abbia fatto, come al solito, un azzardo. Ma la notizia è vera, adesso siamo
nella fase iniziale, Johnny Depp è fantastico: è il perfetto corrispondente di
Freddie sul grande schermo. Non posso dire nulla di
più"http://www.musicplace.it/articoli.asp?ID=2879.
Mercury morì nello stesso giorno in cui morì l'allora batterista dei KISS, Eric
Carr.
Freddie, laureato in "Arti grafiche e Design", è l'autore del logo dei Queen: in
esso sono rappresentati i segni zodiacali dei componenti della band, oltre
all'araba fenice.
Freddie amava l'arte e soddisfaceva le sue passioni comprando tele di pittori
impressionisti, xilografie giapponesi e opere di maestri vittoriani. Uno dei suo
artisti preferiti era il pittore russo Marc Chagall. Durante la prima data, a
Budapest, del Magic Tour del 1986, Freddie fu visto acquistare opere in una
galleria d'arte, durante il suo tempo libero.
Freddie approfittava dei tour in Giappone per acquistare sete meravigliose e
interi fasci di kimono. Mise insieme anche una favolosa collezione d'arte
giapponese; comprava inoltre enormi e costosissime carpe "koi" da mettere nel
laghetto della sua casa di Kensington.
La casa di Kensington era un altro dei suoi grandi e costosissimi lussi: l'aveva
pagata cinquecentomila sterline in contanti, una vera fortuna in quel momento!
Recentemente sono arrivati vari attacchi dal rappresentante della mobilitazione
islamica Azan Khalid nei confronti di Freddie Mercury. Khalid dichiarò: "Il suo
stile di vita è una vergogna per l'islam. Non lo chiamavano forse Queen,
"Regina"? Qualsiasi cosa leghi Mercury alla popolazione musulmana di Zanzibar è
un'offesa". Per precisazione però Farrokh Bulsara (Freddie Mercury), non era
islamico, ma di famiglia zoroastriana, un'antica religione dell'Iran (la
famiglia di Freddie era di origine Parsi). Quindi le accuse arrivate da Azan
Khalid non trovano nessun fondamento Freddie Mercury rinnegato in patria, "È una
vergogna per l'Islam", da rockol.it.
Il look di Freddie è cambiato con gli anni, dall'inizio della carriera fino alla
morte. Per esempio era solito indossare calzamaglie, scarpe Adidas con la suola
piatta, pantaloni aderenti, vestiti che potevano dare un'immagine da
omosessuale. In alcuni concerti (nel Live Killers e nel Crazy Tour) addirittura
si vestì con tenuta da biker stile Glenn Hughes dei Village People. Agli albori
della band, Freddie si dipingeva anche le unghie (una moda tipica degli anni
settanta, di cui lui è uno dei primi pionieri, che col tempo si perse per il
cambio look tra gli anni settanta e ottanta). Prima dell'inizio di ogni
concerto, Brian May se le dipingeva di bianco, Mercury di nero: tale espediente
era stato loro suggerito da alcuni fan, in modo da simbolizzare l'anima "oscura"
delle prime canzoni di Freddie, e la pacatezza di quelle di Brian. Nelle sue
prime apparizioni, Freddie appare con dei folti capelli lunghi neri con una
piccola frangetta sulla fronte; dal 1977 circa si accorcerà gradualmente i
capelli portando una specie di "caschetto" con frangetta; nel 1980 si taglierà
per la prima volta i capelli corti (prima apparizione nella copertina dell'album
"The Game") e subito dopo si farà crescere i suoi celeberrimi baffoni, secondo
il look clone (questo sarà il suo look più famoso). Questo look lo accompagnerà
fino al 1987, quando si taglierà inizialmente i baffi (apparendo con un look più
"pulito"), per poi farsi crescere una non folta barbetta (lo si vedrà in alcuni
videoclip del periodo di "The Miracle" e di "Innuendo") per poi tagliarsela di
nuovo e riapparendo con un look pulito, anche se purtroppo visibilmente
dimagrito per la sua malattia (ultima apparizione nel videoclip di "These Are
the Days of our Lives").
Freddie nutriva un grande rispetto per la soprano Montserrat Caballé: prima che
lei arrivasse in studio per registrare le parti vocali per l'album "Barcelona",
Freddie fece rifare il bagno delle donne.
Il 14 aprile 1988, Freddie partecipò al musical "Time" eseguendo quattro
canzoni, tra le quali "Time" e "In my defence" (entrambi del 1987).
Negli anni ottanta lavorò su due canzoni col cantante Billy Squier: "Lady with a
tenor sax" e "Love is the hero".
La canzone "All God's people", inclusa nell'album "Innuendo" (1991), doveva
essere un altro duetto di Freddie con la soprano Montserrat Caballé (il titolo
originario fu "Africa By Night").
Freddie Mercury dedicò l'album "Mister bad guy" (1985) ai suoi gatti.
In rete girano due brani, mai rilasciati ufficialmente, frutto di una breve
collaborazione di Freddie con Michael Jackson risalente circa al 1983: essi sono
"State Of Shock", in cui duettano alla voce, ed una versione primigenia di "There
Must Be More To Life Than This", nella quale la parte vocale è ricoperta da
Michael Jackson con al piano Freddie (durante la canzone però si possono
ascoltare alcune frasi di Freddie riferite a Michael); quest'ultima canzone
verrà ri-registrata unicamente da Freddie ed inserita nel suo Mr. Bad Guy.
La NECA, famosissima produttrice di action figure, ha creato una statuetta di
Freddie Mercury nella tenuta che aveva nel concerto Queen Live At Wembley
Stadium.
Il 24 novembre 2007 (casualmente 16 anni dopo la morte del cantante) il mensile
inglese Q Magazine ha stilato una lista delle più grandi leggende del rock con
Mercury al primo posto davanti ad Elvis Presley e Jimi Hendrix.
Hanno detto di lui
La rockstar David Bowie, che collaborò con i Queen nella canzone Under Pressure,
disse di Mercury: Di tutti i "teatrali" cantati rock, Freddie era una spanna
sopra tutti. ? Lui andava oltre. E naturalmente, ammirerò sempre un uomo che
indossa collant. Lo vidi in un concerto e pensai che lui era l'uomo che era in
grado di tenere il pubblico nel palmo di una mano.
Montserrat Caballé, che collaborò con Mercury per l'album Barcelona : La
differenza tra Freddie e gli altri cantanti è che lui "stava vendendo la voce".
La popstar Robbie Williams, che cantò con i due rimanenti membri Brian May e
Roger Taylor (al momento John Deacon non faceva parte dei Queen) disse : Freddie,
se tu sei lassù e vuoi lasciare ad un artista il tuo lavoro, per favore mandami
un album, o almeno metà.
L'attore Mike Myers, protagonista nel video di Wayne's World di "Bohemian
Rhapsody", disse di Mercury : Lui è molto teatrale, nuovo, bello, elettrico.
Questo è un dio che cammina come un uomo.
Rob Halford, leader dei Judas Priest, disse di Mercury : Fui tremendamente
triste quando sentii che Freddie era morto. Un grande cantante, un grande
artista che abbiamo perso tutti.
Dave Mustaine, leader dei Megadeth, disse di Mercury: Lo vidi, e lo vidi morire,
e fu cosi doloroso per me, perché amavo davvero Freddie Mercury, il suo modo in
cui usava la sua voce.
Axl Rose, leader dei Guns N' Roses, era un grandissimo fan di Freddie Mercury e
di lui disse: Se non mi fossi aggrappato ai testi di Freddie Mercury quando ero
un bambino, non sarei dove sono ora. Mi ha insegnato tutte le forme di musica.
Mi ha aperto la mente. Non ho mai avuto un insegnante cosi grande nella mia
vita. Rose inoltre cantò al The Freddie Mercury Tribute Concert We Will Rock You
e Bohemian Rhapsody (quest'ultima con Elton John).
Freddie Mercury è stata l'unica rockstar menzionata dal cantante dei Nirvana
Kurt Cobain nella sua lettera del suicidio (1994): I haven't felt the excitement
of listening to as well as creating music along with reading and writing for too
many years now. I feel guilty beyond words about these things. For example, when
we?re backstage and the lights go out and the manic roar of the crowds begins,
it doesn't affect me the way in which it did for Freddie Mercury who seemed to
love, relish in the love and adoration from the crowd, which is something I
totally admire and envy.
Traduzione: Da troppi anni, ormai, non provo più esaltazione ascoltando musica,
o creando musica, o scrivendo davvero qualcosa, e per questo mi sento in colpa
al di là di quanto le parole possano spiegare. Per esempio quando siamo nel
backstage e le luci si spengono e sento alzarsi il ruggito della folla, io non
provo dentro di me quello che provava un artista come Freddie Mercury, che
sembrava amare e trarre energia dall?amore del suo pubblico, cosa per cui lo
ammiravo e lo invidiavo.
In una intervista con l'emittente radio KROQ, Tori Amos disse che invocò lo
spirito Freddie Mercury per scrivere la canzone Sugar del 1992: Ero in Bagno.
Questa voce nella mia testa, suonava come se fosse Freddie, e io suonavo queste
corde, e stavo pensando a questo mentre scrivevo il brano, e lo sentii andare
via, 'Sugar, lui mi ha preso Sugar,' e dissi, 'Grazie, Freddie.'.
Discografia
Album
Singoli
Love Kills (1984)
I Was Born To Love You (1985)
Made In Heaven (1985)
Living On My Own (1985)
Love Me Like There's No Tomorrow (1985)
Time (1986)
The Great Pretender (1987)
Barcelona (con Montserrat Caballé, 1987)
The Golden Boy (con Montserrat Caballé, 1988)
How Can I Go On? (con Montserrat Caballé, 1988)
In My Defence (1992)
Living On My Own (No More Brothers Remix, 1993)
Love Kills (Sunshine People Remixes, 2006)
Videoclips
Love Kills (1984)
I Was Born To Love You (1985)
Made In Heaven (1985)
Living On My Own (1985)
Time (1986)
The Great Pretender (1987)
Barcelona (1988)
In My Defence (1992)
Canzoni da solista
Barcelona (F. Mercury - M. Moran) (dall'album Barcelona, 1988)
Ensueno (F. Mercury - M. Moran - M. Caballè) (dall'album Barcelona, 1988)
Exercises In Free Love (F. Mercury - M. Moran) (dal singolo Barcelona, 1988)
Foolin' Around (F. Mercury) (dall'album Mr. Bad Guy, 1985)
Guide Me Home (F. Mercury - M. Moran) (dall'album Barcelona, 1988)
How Can I Go On? (F. Mercury - M. Moran) (dall'album Barcelona, 1988)
I Was Born To Love You (F. Mercury) (dall'album Mr. Bad Guy, 1985)
In My Defence (D. Clark - D. Soames - J. Daniels) (dal musical Time, 1986)
La Japonaise (F. Mercury - M. Moran) (dall'album Barcelona, 1988)
Let's Turn It On (F. Mercury) (dall'album Mr. Bad Guy, 1985)
Living On My Own (F. Mercury) (dall'album Mr. Bad Guy, 1985)
Love Kills (F. Mercury - G. Moroder) (dall'album Metropolis OST, 1984)
Love Makin' Love (F. Mercury) (demo, dall'album Lover Of Life, Singer Of Songs,
2006)
Love Me Like There's No Tomorrow (F. Mercury) (dall'album Mr. Bad Guy, 1985)
Made In Heaven (F. Mercury) (dall'album Mr. Bad Guy, 1985)
Man Made Paradise (F. Mercury) (dall'album Mr. Bad Guy, 1985)
Mr. Bad Guy (F. Mercury) (dall'album Mr. Bad Guy, 1985)
My Love Is Dangerous (F. Mercury) (dall'album Mr. Bad Guy, 1985)
Ouverture Piccante (F. Mercury - M. Moran - T. Rice - M. Caballè) (dall'album
Barcelona, 1988)
Rotwang's Party (G. Moroder) (dal singolo Love Kills, 1984)
She Blows Hot And Cold (F. Mercury) (dal singolo Made In Heaven, 1985)
Stop All The Fighting (F. Mercury) (dal singolo I Was Born To Love You, 1985)
The Fallen Priest (F. Mercury - M. Moran - T. Rice) (dall'album Barcelona, 1988)
The Golden Boy (F. Mercury - M. Moran - T. Rice) (dall'album Barcelona, 1988)
The Great Pretender (B. Ram) (dall'album Night & The City OST, 1987)
There Must Be More To Life Than This (F. Mercury) (dall'album Mr. Bad Guy, 1985)
Time (D. Clark - J. Christie) (dal musical Time, 1986)
Your Kind Of Lover (F. Mercury) (dall'album Mr. Bad Guy, 1985)