<%@ Language=JavaScript %> Biografia Freddie Mercury      Raggiunse la fama mondiale come cantante del celebre gruppo rock britannico Queen

 

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Biografia Freddie Mercury


Raggiunse la fama mondiale come cantante del celebre gruppo rock britannico Queen. Mercury fu autore di canzoni quali Bohemian Rhapsody, Crazy Little Thing Called Love, We Are the Champions, Somebody to Love, Is This the World We Created...?, Friends Will Be Friends (scritta a quattro mani con John Deacon), Under Pressure (accreditata anche a David Bowie) e molte altre, anche da solista.

Da tempo malato di AIDS, è morto a causa di una broncopolmonite http://www.thebiographychannel.co.uk/biography_story/338:294/1/Freddie_Mercury.htm il 24 novembre del 1991.


Biografia
L'infanzia
Farrokh Bulsara nacque a Stone Town di Zanzibar, nell'odierna Tanzania, il 5 settembre 1946 da Jer e Bomi Bulsara: il padre era un funzionario inglese di origine Parsi (una comunità iraniana di antica stirpe persiana residente in alcune zone dell'India e praticante un derivato dell'antica religione Zoroastriana).Svolse gli studi presso la Saint Peter's Boarding School, a Panchgani (Bombay), raggiunta dopo un viaggio in mare di 8 settimane. Ottimo studente, dotato di un notevole talento artistico (era un ottimo disegnatore), Mercury eccelse anche nello sport: fu infatti un abile velocista e un discreto pugile, raggiungendo buoni risultati anche in altre discipline sportive come l'hockey su prato, il cricket e il tennis da tavolo.

Le sue doti, comunque, non gli impedirono di farsi notare per la passione musicale che già nutriva. Infatti, dopo che il preside ne parlò con i genitori, Mercury prese parte alle lezioni di musica: entrò nel coro della scuola e imparò a suonare il pianoforte grazie alla zia che lo avviò a questo strumento.


La carriera
L'incredibile voce
La caratteristica principale di Freddie Mercury era sicuramente la sua straordinaria voce. L'emissione vocale che Mercury riusciva ad avere a certe altezze di suono, associata ad un'estensione davvero portentosa e ad un uso ottimale dei risuonatori, conferivano alla sua voce "di testa" uno spessore e una pienezza fuori dal comune, tanto da essere considerato dagli intenditori una delle "poche grandi voci del Rock".Per quanto riguarda la sua estensione vocale, argomento molto discusso, è possibile fare un calcolo approssimativo basandosi semplicemente sulle canzoni della sua discografia:
La nota più bassa (registro di petto): FA 1 (F1 in notazione letterale) nella canzone "Don't Try Suicide" - Album "The Game" 1980.
La nota più alta (registro di testa): FA 4 (F4) nella canzone "Barcelona " - Album "Rarities 2 - The Barcelona Sessions" (N.B. versione meno celebre e più rara della canzone "Barcelona").
La più alta mediante l'uso del falsetto: SIb 4 (Bb4) nella canzone "Let?s Turn It On" - Album "Rarities 1 - The Mr Bad Guy Sessions".
Questo significa 3 ottave piene (3 e mezza se si considera il falsetto come parte dell'estensione).


Prima dei Queen
Fu nella scuola che frequentava che, nel 1958, nacquero gli Hectics, dei quali Farrokh era il pianista. Nel 1962 termina gli studi e riabbraccia i suoi cari a Zanzibar: soltanto due anni più tardi la famiglia dovrà abbandonare l'isola, a causa dell'instabilità politica, per trasferirsi in Inghilterra.

L'Inghilterra poteva soddisfare la passione per l'arte del nostro; così, mentre occupava le vacanze con dei lavoretti all'aeroporto di Londra Heathrow, il giovane Farrokh concentrava la sua attenzione sulla pittura e sul design. Nel 1966 si iscrive alla scuola d'arte di Ealing e i suoi studi in illustrazione, grafica e design sono accompagnati dalla passione per Jimi Hendrix e per il suo idolo John Lennon. All'epoca, il suo gruppo preferito è quello dei Jackson 5.

Mentre lavorava presso alcuni periodici di Kensington, si unì agli Ibex di Liverpool: tale gruppo cambiò in seguito nome in Wreckage, ma si sciolse con l'arrivo degli anni settanta. Farrokh rispose allora ad un annuncio dei Sour Milk Sea, che stavano cercando un cantante. Avendolo sentito in prova, gli altri membri del gruppo restarono impressionati dalla sua voce e lo ingaggiarono, facendolo cantare in alcuni concerti ad Oxford. Dopo questa esperienza il nuovo cantante decise di seguire la band dell'amico Tim Staffell, gli Smile, dandogli anche alcuni consigli su come eseguire una buona rappresentazione nei concerti. Non molto tempo dopo, Tim Staffell lascerà gli Smile, accettando un'ottima offerta di un altro gruppo: gli Humpy Bong.Negli Smile, ove suonavano anche Roger Taylor alla batteria e Brian May alla chitarra, Farrokh sostituì allora Staffell, che ne era il bassista e cantante. Conobbe anche Chris Smith con il quale incominciò comporre: fu in quel periodo che scrisse una delle sue prime canzoni (Stone Cold Crazy) che fu però pubblicata solo nel terzo album dei Queen, Sheer Heart Attack.

Il giovane Bulsara terminò gli studi accademici nel giugno del 1969.


I Queen
Quando Farrokh si propose di sostituire Staffel negli Smile, cambiò il nome del gruppo in Queen e cambiò anche il suo in Freddie Mercury, in onore di Mercurio, il messaggero degli dei, citato nella canzone My Fairy King, contenuta nel primo album della band. Per sbarcare il lunario, Mercury e Taylor gestirono per un certo periodo di tempo una bancarella di abiti usati. Durante questo periodo conobbe quella che divenne la sua miglior amica, Mary Austin (con la quale convisse per sei anni). Nel 1971, dopo quattro audizioni infruttuose, John Deacon venne scelto in veste di bassista, scelta che poi si rivelò favorevole per il successo del gruppo.

Sul palco, Mercury si esibiva con gestualità teatrale incantando il pubblico, che veniva trascinato da tale personaggio carismatico. La sua carriera musicale lo vide al centro dell'attenzione di tutto e tutti, media compresi. Sebbene sul palco Freddie si mostrasse come una persona spregiudicata ed energica, lontano dalle luci dei riflettori era una persona timida e riservata.


Carriera solista
Durante l'incisione dell'album "Queen", Mercury aveva cantato nel singolo I Can Hear Music (sul lato B, "Goin' Back") sotto lo pseudonimo di Larry Lurex, peraltro coadiuvato dagli stessi May e Taylor con i loro rispettivi strumenti.

Tra il 1982 e il 1983 Freddie ha collaborato con il cantante americano Michael Jackson, per registrare tracce mai ufficialmente rilasciate, ma presenti in internet, come State Of Shock e There Must Be More To Life Than This (brano incluso poi nel suo primo album solista, ma senza le parti vocali di Jackson), più una canzone inedita chiamata Victory.Nel 1984 la voce di Freddie Mercury è nella colonna sonora del film Metropolis con Love Kills, brano scritto ed inciso col musicista e produttore italiano Giorgio Moroder. Nello stesso anno esce anche Foolin' Around, per la colonna sonora del film Teachers, canzone che troverà posto sul primo album solista di Mercury, Mr. Bad Guy, edito nell'aprile 1985. L'opera lasciò dubbiosa la stampa, anche per il fatto che si trattava di un mix di elementi musicali eterogenei e strizzava l'occhio alla musica elettronica e disco. L'album si ricorda per canzoni comunque belle e importanti quali I Was Born To Love You e Made in Heaven, (che ritroveremo entrambe nell'album del 1995 dei Queen, anch'esso chiamato Made in Heaven, in versioni differenti incise col contributo del resto della band) e la versione originale di Living On My Own.Nel 1987 Mercury appare sull'album Time, colonna sonora dell'omonimo musical di Dave Clark: Freddie interpreta e produce le struggenti ballate Time e In My Defence. Del 1987 è invece la nota cover dei Platters, The Great Pretender: edito su singolo in febbraio, il brano è il maggior successo solista di Freddie (quarto posto nella classifica inglese).Nel corso degli anni, Mercury ha collaborato con diversi cantanti tra cui Billy Squier, Jo Dare, Eddie Howell e The Cross, gruppo parallelo ai Queen fondato da Roger Taylor.Nel 1988 esce Barcelona, famosissimo duetto con la soprano Montserrat Caballé: un disco per molti versi innovativo, che per la prima volta unisce il rock all'opera (strada che verrà seguita da Luciano Pavarotti e da altri in seguito). La title-track diventa l'inno ufficiale dei giochi olimpici di Barcellona 1992. La volta in cui Freddie conobbe Montserrat Caballé, l'appuntamento che si diedero era nella hall di un albergo di Barcellona: dopo un po' di tempo, Mercury si sedette ad un pianoforte in sala, si mise a suonare, mentre la Caballé iniziò a cantare insieme a lui. Andarono avanti tutta la notte, e solo all'alba lasciarono l'albergo! Da questa notte indimenticabile nascerà la collaborazione che porterà all'album Barcelona.


L'omosessualità
Il 1976 segna un'altra importante svolta nella sua carriera musicale e nella sua vita privata: Mercury, probabilmente conscio di non essere totalmente eterosessuale, trasforma il suo (presunto) rapporto di amore e passione con Mary Austin in un rapporto di amore fraterno. Nemmeno i suoi genitori sono al corrente della sua omosessualità: quando sono in visita nella sua casa a Garden Lodge, Mercury chiama sempre l'amica per creare un'atmosfera di normalità agli occhi dei genitori.

Mary Austin gli rimase vicino fino all'ultimo, occupandosi di lui quando costretto a letto dalla sua malattia. Secondo dichiarazioni da lei rilasciate, Mercury andava a trovarla frequentemente sul posto di lavoro, e prima di trovare il coraggio di chiedergli di uscire passarono cinque o sei mesi. Mercury conobbe la Austin perché amica di Brian May: gli venne presentata durante una discussione che lui ebbe con May riguardo al nome da dare al gruppo. Mary Austin è sempre stata messa in cattiva luce da molti amici di Mercury, soprattutto dopo che egli le lascio la metà del suo patrimonio, facendole ereditare così circa dieci milioni di sterline. Mary Austin inoltre ereditò da Mercury la sua casa a Londra, nella quale andò ad abitare. Molti collaboratori del cantante, tra i quali il giardiniere Jim Hutton, che fu anche l'ultimo amante di Freddie Mercury, furono così costretti ad abbandonare la dimora di Garden Lodge.Nonostante i dissapori con alcuni amici gay dell'artista, Mary Austin fu una presenza costante nella sua vita, partecipando spesso alle tanto amate feste organizzate da Mercury.

Nel 1980 Freddie si mostrerà al pubblico con un look vistosamente differente: capelli corti e baffi, secondo il look detto "clone", come a segnare una rottura con il passato. Il 1981 sarà un anno di transizione, la vita pazza e sregolata di Monaco mette a dura prova la sua persona e alcune sue amicizie. Le sue feste erano sempre dei grandi eventi in maschera, dove si mischiavano molte diversità sessuali in modo molto aperto (come si vede nel video di Living On My Own, ambientato a Monaco durante il trentanovesimo compleanno di Mercury all'Henderson's Club). Pare che i festeggiamenti per i suoi compleanni spesso durassero intere settimane!

Dopo una parentesi solistica con l'album Mr. Bad Guy (suo pseudonimo), che non ottenne molto successo, tornò a lavorare con i Queen, vivendo liberamente la propria omosessualità, spesso schernendo gli intervistatori che gli chiedevano se fosse gay, a volte negando e altre volte ammiccando e dicendo frasi come "sono gay come una giunchiglia". Insomma: non ammise mai apertamente di essere omosessuale, ma non fece nulla per smentirlo. I Queen girarono un videoclip in cui lui e tutti i componenti dei Queen apparivano provocatoriamente travestiti da donne (la proposta originale fu di Roger Taylor, il batterista, da un'idea della sua ragazza ispirata da una soap opera: Coronation StreetGunn-Jenkins 1992 "Queen la biografia ufficiale" pg.188). Mercury smentì però la connotazione omosessuale del video con questa frase: "Ma il travestimento del video di "I Want to Break Free" non è affatto una dichiarazione di appartenenza gay; se avessi fatto una cosa del genere, la gente si sarebbe messa a sbadigliare. Mio Dio, guarda Freddie che dice di essere gay perché è una cosa di moda."

Tuttavia il Freddie Mercury vero non era quello del palcoscenico, ma l'autore di successi musicali che superano tempo e culture differenti, quello che accolse la sfida di produrre la colonna sonora di Highlander (oltre che di Flash Gordon di Dino De Laurentiis), e che cantò con Montserrat Caballé quando ancora Pavarotti non aveva ideato il suo Pavarotti & Friends.


Gli ultimi anni di vita (1987 - 1991)
thumb|right|400px|La statua dedicata a Freddie Mercury a MontreuxNel 1987 aveva ormai abbandonato la sua vita attiva. Difatti non partecipò più a concerti, asserendo che un uomo di 40 anni non poteva saltare con una calzamaglia indosso. Alcune testate scandalistiche cominciavano a sospettare che Mercury fosse effettivamente malato; pertanto le voci in merito aumentarono esponenzialmente durante i suoi ultimi anni di vita.

Si fecero sempre più rare le apparizioni pubbliche, quasi nulle, ed egli visse sempre più nella sua villa di Earl's Court (Londra). Mercury nascose il terribile segreto della sua malattia anche agli altri membri dei Queen, per evitare che si potessero preoccupare per lui, impedendogli di cantare.

Il canto, infatti, era la cosa che più gli dava sollievo, e così dall'Inghilterra si trasferì in Svizzera a Montreux, dove acquistò un appartamento e dove incise alcune tra le più intense canzoni dei Queen. Cantò quasi fino alla fine, fece l'impossibile per i suoi fan, spesso facendosi pregare di smettere dagli altri componenti del gruppo, ma la musica e l'amore della gente erano le cose più importanti per lui. Memorabile la sua ultima apparizione in pubblico nel video della canzone These Are The Days Of Our Lives, tratta dal suo ultimo album con i Queen, Innuendo: il cantante appare molto dimagrito, ha le occhiaie, veste elegante e non porta più i suoi celebri baffi. In questa ultima apparizione, nel video sono memorabili le ultime parole: "I still love you" (Vi amo ancora). Un segno d'affetto per tutti i suoi fan sparsi nel mondo, che non sanno nulla riguardo le sue condizioni di salute.

Rientrò in Inghilterra due settimane prima della fine (come confermato da David Richards al Freddie Mercury Memorial Day, a Montreux, nel 2005), per stare vicino ai suoi cari.

Il 22 novembre 1991 Freddie convocò il manager dei Queen, Jim Beach, per redigere un annuncio da fare pubblicamente.

Il 23 novembre fu diffuso il comunicato stampa dove dichiarò di avere l'AIDS:

Gli ultimi giorni di vita, Freddie Mercury era assistito dai suoi amici più cari. Mercury fino all'ultimo non ha mai smesso di donare sorrisi. Nell'intervista fatta alla sua costumista, questa dichiarò d'essersi trovata in stanza con Mercury a giocare a un gioco da tavolo con una bottiglia di champagne che il cantante le chiese di bersi completamente alla sua salute, dal momento che lui non poteva più bere, infine mentre la donna se ne stava per andare egli le disse sorridendo: "grazie per aver passato il tuo tempo con un uomo anziano". Jim Hutton e Peter Freestone (così come riferito da Freestone e Hutton in svariate interviste e nei loro libri, "Freddie Mercury" e "I miei anni con Freddie Mercury"), salirono in stanza per aiutare Mercury a cambiarsi gli abiti, quando videro che non respirava più, diedero l'annuncio.

Appena 24 ore dopo aver emesso il comunicato, Freddie Mercury si spense. Aveva 45 anni. La causa ufficiale del decesso fu una broncopolmonite cagionata dall'AIDS. Morì nella sua casa ed il suo corpo, cremato, è conservato dalla famiglia (un'altra tesi ritiene le ceneri disperse nel lago di Ginevra, davanti alla "sua" Montreux).Il suo funerale ebbe luogo tre giorni dopo il decesso, in forma privata secondo le usanze zoroastriane.


Commemorazioni
Il 20 aprile 1992 a Londra si tiene il Freddie Mercury Tribute Concert.

Il 16 novembre 1992 esce a quasi un anno dalla sua morte The Freddie Mercury Album, una raccolta delle sue più famose canzoni da solista, quali Living On My Own, Barcelona con Montserrat Caballé e The Great Pretender.

Nel 2000 esce Solo Collection, un box-set contenente 10 CD (Mr. Bad Guy, Barcelona, The Great Pretender) più altri CD con sessioni di canzoni mai rilasciate ufficialmente) e 2 DVD: The Untold Story e The Video Collection (il primo è un documentario sulla vita di Freddie, il secondo è una raccolta dei suoi video).

Il 5 settembre 2006 viene rilasciata la più grande raccolta mai fatta in sua memoria: Lover of Life, Singer of Songs - The Very Best of Freddie Mercury Solo: 2 CD e 2 DVD per onorare quello che sarebbe stato il 60° compleanno dell'indimenticato frontman dei Queen.

Freddie Mercury è ricordato a Montreux con una statua in bronzo che si affaccia sul lago. Dal 2003, ogni anno in settembre, nella cittadina svizzera ha luogo il Freddie Mercury Memorial Day: centinaia di fan possono prendere diretto contatto con gli ambienti che furono di Mercury durante il lungo soggiorno svizzero (dalla famosissima "Duckhouse" casetta sul lago della copertina di Made In Heaven, ai Mountain Studios, dove i Queen diedero vita a diversi progetti).

thumb|La statua di Montreux al tramonto


Curiosità
Freddie una volta, fece a pugni con Bruce, che sarebbe diventato un suo compagno negli Hetics. La causa fu che Bruce lo prese in giro chiamandolo tricheco (per via dei suoi denti sporgenti), e sebbene Freddie non reagì, si trovò comunque in mezzo alla "scazzottata" tra lui e Bruce.
Freddie non fece mai correggere il suo difetto ai denti per paura che potesse cambiare il suo timbro di voce.
Sul lungomare di Stone Town, sua città natale sull'isola di Zanzibar, si trova un ristorante battezzato in suo onore: il Mercury's.
Freddie non ha mai preso la patente. Quando era giovane, sebbene non fosse ancora ricco, non lo si vedeva mai passeggiare: usava sempre i taxi londinesi, anche se erano molto cari per le sue tasche.
Nella canzone Barcelona, Freddie mostra di competere vocalmente ad armi pari con il soprano lirico Montserrat Caballé.
Freddie aveva tantissimi gatti nella sua residenza di Kensington, Garden Lodge. A uno di loro dedicò anche una canzone presente nell'album Innuendo: "Delilah".
Con i Wreckage Freddie Mercury scrisse "Stone cold crazy", che verrà ripresa nell'album "Sheer heart attack" e firmata da tutti i membri della band.
Freddie, prima della pubblicazione del primo album dei Queen, ha registrato due canzoni insieme agli amici Brian May e Roger Taylor sotto lo pseudononimo di Larry Lurex (durante le sessions in cui veniva attestato l'allora nuovo De Lane Lea Studios). Esse sono le cover "I Can Hear Music" delle Ronettes (resa però più famosa dai Beach Boys), e "Goin' Back" di Dusty Springfield (un breve frammento di quest'ultima la si può sentire anche nella parte finale di "Mother Love" dell'album "Made in Heaven").
Il suo primo album da solista Mr. Bad Guy, inizialmente si chiamava Made in Heaven, nome poi dato all'ultimo album dei Queen uscito dopo la morte di Mercury (contenente la versione Queen dell'omonima canzone).
Nella serie anime "Cromartie High School" c'è una citazione di Freddie: uno dei personaggi, chiamato appunto "Freddie", è ispirato al cantante inglese. Questo non dice mai una parola e nell'ultimo episodio della serie, in cui tutti i personaggi vengono ritratti in guisa femminile, è identico a come appare Mercury nel video di "I want to break free".
Secondo alcune dichiarazioni (tra le altre anche quella di Brian May), sarebbe in fase di progettazione un film sulla vita e la carriera del leader dei Queen: ad interpretare il suo ruolo potrebbe essere Johnny Depp. "Non riesco a capire come possa essere uscita questa storia" ha scritto Brian May sul suo sito, facendo riferimento ad un articolo comparso su un sito web. "Credo che qualcuno abbia fatto, come al solito, un azzardo. Ma la notizia è vera, adesso siamo nella fase iniziale, Johnny Depp è fantastico: è il perfetto corrispondente di Freddie sul grande schermo. Non posso dire nulla di più"http://www.musicplace.it/articoli.asp?ID=2879.
Mercury morì nello stesso giorno in cui morì l'allora batterista dei KISS, Eric Carr.
Freddie, laureato in "Arti grafiche e Design", è l'autore del logo dei Queen: in esso sono rappresentati i segni zodiacali dei componenti della band, oltre all'araba fenice.
Freddie amava l'arte e soddisfaceva le sue passioni comprando tele di pittori impressionisti, xilografie giapponesi e opere di maestri vittoriani. Uno dei suo artisti preferiti era il pittore russo Marc Chagall. Durante la prima data, a Budapest, del Magic Tour del 1986, Freddie fu visto acquistare opere in una galleria d'arte, durante il suo tempo libero.
Freddie approfittava dei tour in Giappone per acquistare sete meravigliose e interi fasci di kimono. Mise insieme anche una favolosa collezione d'arte giapponese; comprava inoltre enormi e costosissime carpe "koi" da mettere nel laghetto della sua casa di Kensington.
La casa di Kensington era un altro dei suoi grandi e costosissimi lussi: l'aveva pagata cinquecentomila sterline in contanti, una vera fortuna in quel momento!
Recentemente sono arrivati vari attacchi dal rappresentante della mobilitazione islamica Azan Khalid nei confronti di Freddie Mercury. Khalid dichiarò: "Il suo stile di vita è una vergogna per l'islam. Non lo chiamavano forse Queen, "Regina"? Qualsiasi cosa leghi Mercury alla popolazione musulmana di Zanzibar è un'offesa". Per precisazione però Farrokh Bulsara (Freddie Mercury), non era islamico, ma di famiglia zoroastriana, un'antica religione dell'Iran (la famiglia di Freddie era di origine Parsi). Quindi le accuse arrivate da Azan Khalid non trovano nessun fondamento Freddie Mercury rinnegato in patria, "È una vergogna per l'Islam", da rockol.it.
Il look di Freddie è cambiato con gli anni, dall'inizio della carriera fino alla morte. Per esempio era solito indossare calzamaglie, scarpe Adidas con la suola piatta, pantaloni aderenti, vestiti che potevano dare un'immagine da omosessuale. In alcuni concerti (nel Live Killers e nel Crazy Tour) addirittura si vestì con tenuta da biker stile Glenn Hughes dei Village People. Agli albori della band, Freddie si dipingeva anche le unghie (una moda tipica degli anni settanta, di cui lui è uno dei primi pionieri, che col tempo si perse per il cambio look tra gli anni settanta e ottanta). Prima dell'inizio di ogni concerto, Brian May se le dipingeva di bianco, Mercury di nero: tale espediente era stato loro suggerito da alcuni fan, in modo da simbolizzare l'anima "oscura" delle prime canzoni di Freddie, e la pacatezza di quelle di Brian. Nelle sue prime apparizioni, Freddie appare con dei folti capelli lunghi neri con una piccola frangetta sulla fronte; dal 1977 circa si accorcerà gradualmente i capelli portando una specie di "caschetto" con frangetta; nel 1980 si taglierà per la prima volta i capelli corti (prima apparizione nella copertina dell'album "The Game") e subito dopo si farà crescere i suoi celeberrimi baffoni, secondo il look clone (questo sarà il suo look più famoso). Questo look lo accompagnerà fino al 1987, quando si taglierà inizialmente i baffi (apparendo con un look più "pulito"), per poi farsi crescere una non folta barbetta (lo si vedrà in alcuni videoclip del periodo di "The Miracle" e di "Innuendo") per poi tagliarsela di nuovo e riapparendo con un look pulito, anche se purtroppo visibilmente dimagrito per la sua malattia (ultima apparizione nel videoclip di "These Are the Days of our Lives").
Freddie nutriva un grande rispetto per la soprano Montserrat Caballé: prima che lei arrivasse in studio per registrare le parti vocali per l'album "Barcelona", Freddie fece rifare il bagno delle donne.
Il 14 aprile 1988, Freddie partecipò al musical "Time" eseguendo quattro canzoni, tra le quali "Time" e "In my defence" (entrambi del 1987).
Negli anni ottanta lavorò su due canzoni col cantante Billy Squier: "Lady with a tenor sax" e "Love is the hero".
La canzone "All God's people", inclusa nell'album "Innuendo" (1991), doveva essere un altro duetto di Freddie con la soprano Montserrat Caballé (il titolo originario fu "Africa By Night").
Freddie Mercury dedicò l'album "Mister bad guy" (1985) ai suoi gatti.
In rete girano due brani, mai rilasciati ufficialmente, frutto di una breve collaborazione di Freddie con Michael Jackson risalente circa al 1983: essi sono "State Of Shock", in cui duettano alla voce, ed una versione primigenia di "There Must Be More To Life Than This", nella quale la parte vocale è ricoperta da Michael Jackson con al piano Freddie (durante la canzone però si possono ascoltare alcune frasi di Freddie riferite a Michael); quest'ultima canzone verrà ri-registrata unicamente da Freddie ed inserita nel suo Mr. Bad Guy.
La NECA, famosissima produttrice di action figure, ha creato una statuetta di Freddie Mercury nella tenuta che aveva nel concerto Queen Live At Wembley Stadium.
Il 24 novembre 2007 (casualmente 16 anni dopo la morte del cantante) il mensile inglese Q Magazine ha stilato una lista delle più grandi leggende del rock con Mercury al primo posto davanti ad Elvis Presley e Jimi Hendrix.



Hanno detto di lui
La rockstar David Bowie, che collaborò con i Queen nella canzone Under Pressure, disse di Mercury: Di tutti i "teatrali" cantati rock, Freddie era una spanna sopra tutti. ? Lui andava oltre. E naturalmente, ammirerò sempre un uomo che indossa collant. Lo vidi in un concerto e pensai che lui era l'uomo che era in grado di tenere il pubblico nel palmo di una mano.
Montserrat Caballé, che collaborò con Mercury per l'album Barcelona : La differenza tra Freddie e gli altri cantanti è che lui "stava vendendo la voce".
La popstar Robbie Williams, che cantò con i due rimanenti membri Brian May e Roger Taylor (al momento John Deacon non faceva parte dei Queen) disse : Freddie, se tu sei lassù e vuoi lasciare ad un artista il tuo lavoro, per favore mandami un album, o almeno metà.
L'attore Mike Myers, protagonista nel video di Wayne's World di "Bohemian Rhapsody", disse di Mercury : Lui è molto teatrale, nuovo, bello, elettrico. Questo è un dio che cammina come un uomo.
Rob Halford, leader dei Judas Priest, disse di Mercury : Fui tremendamente triste quando sentii che Freddie era morto. Un grande cantante, un grande artista che abbiamo perso tutti.
Dave Mustaine, leader dei Megadeth, disse di Mercury: Lo vidi, e lo vidi morire, e fu cosi doloroso per me, perché amavo davvero Freddie Mercury, il suo modo in cui usava la sua voce.
Axl Rose, leader dei Guns N' Roses, era un grandissimo fan di Freddie Mercury e di lui disse: Se non mi fossi aggrappato ai testi di Freddie Mercury quando ero un bambino, non sarei dove sono ora. Mi ha insegnato tutte le forme di musica. Mi ha aperto la mente. Non ho mai avuto un insegnante cosi grande nella mia vita. Rose inoltre cantò al The Freddie Mercury Tribute Concert We Will Rock You e Bohemian Rhapsody (quest'ultima con Elton John).
Freddie Mercury è stata l'unica rockstar menzionata dal cantante dei Nirvana Kurt Cobain nella sua lettera del suicidio (1994): I haven't felt the excitement of listening to as well as creating music along with reading and writing for too many years now. I feel guilty beyond words about these things. For example, when we?re backstage and the lights go out and the manic roar of the crowds begins, it doesn't affect me the way in which it did for Freddie Mercury who seemed to love, relish in the love and adoration from the crowd, which is something I totally admire and envy.
Traduzione: Da troppi anni, ormai, non provo più esaltazione ascoltando musica, o creando musica, o scrivendo davvero qualcosa, e per questo mi sento in colpa al di là di quanto le parole possano spiegare. Per esempio quando siamo nel backstage e le luci si spengono e sento alzarsi il ruggito della folla, io non provo dentro di me quello che provava un artista come Freddie Mercury, che sembrava amare e trarre energia dall?amore del suo pubblico, cosa per cui lo ammiravo e lo invidiavo.
In una intervista con l'emittente radio KROQ, Tori Amos disse che invocò lo spirito Freddie Mercury per scrivere la canzone Sugar del 1992: Ero in Bagno. Questa voce nella mia testa, suonava come se fosse Freddie, e io suonavo queste corde, e stavo pensando a questo mentre scrivevo il brano, e lo sentii andare via, 'Sugar, lui mi ha preso Sugar,' e dissi, 'Grazie, Freddie.'.



Discografia
Album



Singoli
Love Kills (1984)
I Was Born To Love You (1985)
Made In Heaven (1985)
Living On My Own (1985)
Love Me Like There's No Tomorrow (1985)
Time (1986)
The Great Pretender (1987)
Barcelona (con Montserrat Caballé, 1987)
The Golden Boy (con Montserrat Caballé, 1988)
How Can I Go On? (con Montserrat Caballé, 1988)
In My Defence (1992)
Living On My Own (No More Brothers Remix, 1993)
Love Kills (Sunshine People Remixes, 2006)



Videoclips
Love Kills (1984)
I Was Born To Love You (1985)
Made In Heaven (1985)
Living On My Own (1985)
Time (1986)
The Great Pretender (1987)
Barcelona (1988)
In My Defence (1992)



Canzoni da solista
Barcelona (F. Mercury - M. Moran) (dall'album Barcelona, 1988)
Ensueno (F. Mercury - M. Moran - M. Caballè) (dall'album Barcelona, 1988)
Exercises In Free Love (F. Mercury - M. Moran) (dal singolo Barcelona, 1988)
Foolin' Around (F. Mercury) (dall'album Mr. Bad Guy, 1985)
Guide Me Home (F. Mercury - M. Moran) (dall'album Barcelona, 1988)
How Can I Go On? (F. Mercury - M. Moran) (dall'album Barcelona, 1988)
I Was Born To Love You (F. Mercury) (dall'album Mr. Bad Guy, 1985)
In My Defence (D. Clark - D. Soames - J. Daniels) (dal musical Time, 1986)
La Japonaise (F. Mercury - M. Moran) (dall'album Barcelona, 1988)
Let's Turn It On (F. Mercury) (dall'album Mr. Bad Guy, 1985)
Living On My Own (F. Mercury) (dall'album Mr. Bad Guy, 1985)
Love Kills (F. Mercury - G. Moroder) (dall'album Metropolis OST, 1984)
Love Makin' Love (F. Mercury) (demo, dall'album Lover Of Life, Singer Of Songs, 2006)
Love Me Like There's No Tomorrow (F. Mercury) (dall'album Mr. Bad Guy, 1985)
Made In Heaven (F. Mercury) (dall'album Mr. Bad Guy, 1985)
Man Made Paradise (F. Mercury) (dall'album Mr. Bad Guy, 1985)
Mr. Bad Guy (F. Mercury) (dall'album Mr. Bad Guy, 1985)
My Love Is Dangerous (F. Mercury) (dall'album Mr. Bad Guy, 1985)
Ouverture Piccante (F. Mercury - M. Moran - T. Rice - M. Caballè) (dall'album Barcelona, 1988)
Rotwang's Party (G. Moroder) (dal singolo Love Kills, 1984)
She Blows Hot And Cold (F. Mercury) (dal singolo Made In Heaven, 1985)
Stop All The Fighting (F. Mercury) (dal singolo I Was Born To Love You, 1985)
The Fallen Priest (F. Mercury - M. Moran - T. Rice) (dall'album Barcelona, 1988)
The Golden Boy (F. Mercury - M. Moran - T. Rice) (dall'album Barcelona, 1988)
The Great Pretender (B. Ram) (dall'album Night & The City OST, 1987)
There Must Be More To Life Than This (F. Mercury) (dall'album Mr. Bad Guy, 1985)
Time (D. Clark - J. Christie) (dal musical Time, 1986)
Your Kind Of Lover (F. Mercury) (dall'album Mr. Bad Guy, 1985)

 

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