Sono
microrganismi unicellulari, procarioti, detti anche schizomiceti (per la loro
somiglianza biologica con i funghi), di dimensioni variabili da 0,2 a 10
micronmetri. Sono caratterizzati dalla presenza di una parete cellulare e
dall’assenza di clorofilla. Dalla loro forma, conferita dalla parete
cellulare, spesso deriva il nome.
Cocchi
e bacilli
I
tipi morfologici fondamentali sono due: microrganismi sferici, detti cocchi, e
microrganismi cilindrici, detti bacilli. Sia i cocchi sia i bacilli spesso non
si trovano isolati, in quanto durante la divisione cellulare
separazione
di ciascuna cellula può risultare incompleta: si hanno così cocchi a coppia (diplococchi),
o a catena (streptococchi),
o a grappolo (stafilococchi),
o cocchi a tetrade (sarcine).
Anche i bacilli possono avere morfologie alquanto diverse: si distinguono forme
a bastoncino (bacilli
propriamente detti), forme streptobacillari (quando i bacilli si moltiplicano ma
non si distaccano, dando luogo a formazioni simili a canne di bambù), forme
assottigliate alle estremità (bacilli fusiformi), bacilli con una o due curve (vibrioni
o spirilli), o
elementi con molte curve ( spirochete).
I batteri possono essere mobili o immobili, e la motilità è dovuta alla
presenza di appendici filamentose, dette flagelli o ciglia, che possono variare
per posizione, numero e lunghezza. La struttura dei flagelli batterici è
diversa da quella delle ciglia delle cellule eucariotiche, mentre la
composizione chimica risulta la stessa. Una ulteriore modalità classificativa
è data dal diverso comportamento dei batteri di fronte a una colorazione con
violetto di genziana e soluzione iodio-iodurata , che li divide in gram-positivi
e gram-negativi.
Moltiplicazion
e
batterica e spore
La
moltiplicazione batterica avviene in genere per scissione binaria: da una
cellula se ne formano due con identico genotipo; questo meccanismo di
riproduzione favorisce la trasmissione inalterata delle caratteristiche
ereditarie. Alcuni batteri, che per tale ragione vengono chiamati sporigeni,
hanno però sviluppato, nel corso dell’evoluzione, un particolare ciclo
vitale, che comporta la formazione di corpi intracellulari contenenti tutti i
costituenti essenziali dei batteri, con tegumenti particolari, non riscontrabili
nella forma vegetativa da cui hanno preso origine, e che conferiscono loro
grande resistenza agli agenti fisici e chimici: a questo particolare elemen
to
si dà il nome di spora o endospora. Si tratta di una forma cellulare
quiescente, che può vivere per secoli senza bisogno di nutrizione, e quindi
rappresenta un grande vantaggio sul piano ecologico per le specie batteriche
interessate. Nei confronti degli ospiti, al contrario, l’esistenza delle spore
costituisce un grave problema: essendo molto resistenti, esse non sono
facilmente eliminabili e rappresentano un pericolo continuo di infezione,
con implicazioni relative alla medicina preventiva e curativa, o in campo
chirurgico, o nell’industria alimentare e farmaceutica.
La
nutrizione dei batteri
I
batteri per crescere e riprodursi hanno bisogno sia di una sorgente di energia
sia di composti contenenti carbonio e azoto. Per quanto concerne la nutrizione,
una prima distinzione può essere fatta tra batteri autotrofi e batteri
eterotrofi: i primi utilizzano il carbonio e l’azoto sotto forma inorganica; i
secondi necessitano per la propria nutrizione di composti organici. Agli
eterotrofi appartengono parte dei batteri non patogeni e tutti quelli patogeni.
Una seconda distinzione viene fatta per la fonte di energia: alcuni batteri si
servono a tale scopo della luce (fototrofi),
altri invece traggono energia da legami chimici (chemiotrofi).
In base alle esigenze nutritive, i batteri si distinguono in due gruppi:
saprofiti, se vivono su sostanze prive di vita (si tratta per la maggior parte
di specie largamente diffuse nel suolo, nelle acque e in tutta la natura); e
parassiti, se si sono adattati a vivere su organismi viventi, da cui traggono le
sostanze nutritive.
Batteri
patogeni
I
parassiti si differenziano ulteriormente in commensali (simbionti), se albergano
nell’ospite senza determinare malattia, e patogeni, se sono in grado di
determinarla. Questi ultimi possono essere patogeni facoltativi, se causano
malattia solo in particolari condizioni, oppure patogeni obbligati, se la loro
presenza è sempre causa di una forma morbosa. La di
stinzione
tra commensali e patogeni non è assoluta. Quando i patogeni penetrano in un
organismo e inducono modificazioni funzionali e anatomiche, si dice che è in
atto un’infezione. La maggior parte delle infezioni in organismi umani è
causat
a
da microrganismi trasmessi direttamente da un individuo all’altro, oppure
indirettamente attraverso l’acqua, gli indumenti, gli insetti ecc.
Caratteristica di tutti i batteri patogeni è la virulenza, il cui grado può
variare notevolmente non solo fra i diversi ceppi appartenenti alla stessa
specie microbica, ma anche nei confronti di uno stesso stipite in rapporto a
diverse condizioni ambientali. Un batterio patogeno diminuisce di virulenza se
trasferito dal suo ambiente naturale a un terreno di coltura artificiale. Un
ceppo con virulenza diminuita è definito attenuato: se per successivi passaggi
su terreni artificiali si ha la totale perdita della virulenza, si parla di
ceppo avirulento. La virulenza dei batteri è influenzata da diversi fattori
enzimatici (ialuronidasi, coagulasi, lecitinasi ecc.) e tossici (detti
esotossine, se liberati nell’ambiente dall’organismo vivente; endotossine,
se presenti nel corpo cellulare e liberati solo dopo lisi dei batteri).
Funzioni
dei batteri
I
batteri sono distribuiti su tutta la superficie terrestre. La loro importanza è
enorme;
molte
specie, vivendo su materiali organici, utilizzano i prodotti di rifiuto del
metabolismo di altri organismi e mediante processi di fermentazione liberano
carbonio, azoto e idrogeno, che influenzano la composizione dei terreni e
dell’atmosfera. I batteri influenzano la fertilità del suolo, fissando l’
azoto atmosferico e trasformandolo in composti azotati impiegati dalle piante
per la sintesi delle proteine. La loro applicazione in campo industriale sfrutta
le numerose attività chimiche (fermentazioni, idrolisi ecc.). Alcuni batteri
sintetizzano, spendendo glucosio e composti amidacei, il butandiolo, sostanza
utilizzata nell’industria della gomma sintetica. I destrani, impiegati in
terapia come succedanei del plasma sanguigno, sono elaborati da un particolare
batterio. Fra gli enzimi prodotti dai batteri si annoverano:
amilasi,
proteinasi, streptochinasi ecc. Alcuni batteri sintetizzano il
cortisone
e il delta-idro-cortisone; altri sintetizzano antibiotici.