I TRE MAZZETTI
Conoscerete tutti, credo, il gioco dei tre mazzetti: si
distribuiscono 27 carte (o un altro numero qualsiasi, purché sia un
multiplo dispari di 3), scoperte, in tre mucchietti .
Una persona deve scegliere una carta qualunque e deve solo
indicarvi in quale mazzetto è contenuta.
Inserendo il mazzetto indicato fra gli altri due e ripetendo
questa operazione per tre volte consecutive, la carta scelta andrà
automaticamente a occupare il punto centrale del mazzo, cioè il
quattordicesimo posto.
Quasi nessuno però conosce l’interessante e notevole
variazione che sto per proporvi.
Quando in un gruppo di amici qualcuno comincia a mostrare
qualche gioco di prestigio con le carte, una idea tira l’altra, come
quando si raccontano barzellette, e non mancherà quasi certamente la
persona che proporrà il gioco dei tre mazzetti nella versione
accennata.
Fategli terminare il gioco e poi annunciate che siete in
grado di fare molto di più: qualunque numero vi si dica all’inizio
(da 1 a 27, tante quante sono le carte in gioco), sempre con tre
“smazzate” imporrete alla carta a voi sconosciuta di occupare nel
mazzo il posto corrispondente al numero scelto.
Il gioco può essere ripetuto più volte consecutivamente
(violando il decalogo del prestigiatore), senza alcuna preparazione e con
numeri sempre diversi.
Si tratta di un piccolo gioiello di matemagica pura. Osservate la seguente tabella:
Essa rappresenta la “chiave” che dovete memorizzare o, in
alternativa, essere in grado di ricavare a mente.
Questa operazione non è difficile dopo aver notato che nella
prima colonna relativa alla prima smazzata sono riportate alternativamente
le cifre 1, 2, 3.
Nella seconda colonna le stesse cifre procedono aumentando
di una unità ogni terna e, nell’ultima colonna aumentano di una unità ogni
nove. Vediamo ora come deve essere usata la tabella.
Fate scegliere liberamente un numero a uno dei presenti, e
supponiamo che questo sia il 6.
Tenendo in mano le carte con il dorso in alto, cominciate a
scoprirle depositandole sul tavolo in tre mucchietti: una a sinistra, una
al centro e una a destra; una a sinistra una al centro e una a destra; e
così via fino alla ventisettesima.
Mentre eseguite questa operazione dite alla stessa persona
di scegliere una carta qualsiasi e, senza rivelarla, di indicarvi
(soltanto alla fine) in quale dei tre mucchietti essa si trovi.
Poiché la prima cifra della chiave è 3, nel raccogliere i
mucchietti si dovrà prendere “per ultimo” quello contenente la
carta scelta, come mostra la figura.
Rivoltare poi il mazzo nuovamente con il dorso in su ed
eseguire la seconda smazzata .
Alla fine il vostro interlocutore dovrà indicarvi di nuovo
in quale mucchietto si trovi la carta scelta, e poiché la seconda cifra
della chiave è 2, esso andrà raccolto per secondo. Infine, nella terza
smazzata poiché la cifra chiave e’ 1, il mucchietto indicato andrà
raccolto per primo.
Dopo queste operazioni la carta scelta si troverà
immancabilmente nel posto dichiarato, cioè nel nostro caso la sesta a
partire dall’alto e con il mazzo a dorso in su.
Il procedimento e’ molto più difficile da spiegare che da
eseguire. L’unica difficoltà consiste semmai nell’ideare un metodo per
ricavare mentalmente le cifre chiave.
Personalmente adotto questo criterio:
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Prima cifra chiave: Divido il numero scelto per
3: se non c’è resto la cifra chiave e’ 3; altrimenti il resto (1 o
2) rappresenta la cifra chiave. |
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Seconda cifra chiave: Conto per tre usando tre
dita di una mano (pollice=1; indice=2 e medio=3), fino ad arrivare
al multiplo di tre più vicino per difetto al numero scelto: se non
c’e’ resto l’ultimo dito alzato e’ la cifra chiave; altrimenti essa
corrisponde al dito successivo. |
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Terza cifra chiave: Si ricava immediatamente
senza difficoltà. |
Si potrebbe anche usare una via diversa e denominare i
mucchietti usando le cifre 0, 1, 2 al posto delle cifre 1, 2, 3; scrivere
il numero scelto nel sistema di numerazione ternario e poi invertirne le
cifre; ma lo ritengo un metodo meno conveniente e non sono riuscito a
trovarne di più semplici.