SOSUA / CABARETE

 

SOSUA

L'intera zona fu proprietà della United Fruit fino alla fine degli anni '20, quando il capo dello Stato Rafael Trujillo la acquistò per una somma esigua e la vendette poi con un buon margine di guadagno ad alcune organizzazioni ebraiche statunitensi; questi gruppi stavano cercando di assicurarsi dei possedimenti dove ospitare persone che professavano il oro medesimo credo in fuga dall'aumentare dell'antisemitismo sviluppatosi nell'Europa centrale. Circa 350 famiglie ebree nel 1940 si insediarono nella zona di Sosúa dove, per diversi anni, provarono a sviluppare la coltivazione di prodotti agricoli che si potevano adattare a questo clima tropicale e in grado di sopportare i lunghi trasporti via terra fino alla Capitale; allevarono il bestiame per ricavarne latte, formaggio, salumi e altri prodotti e utilizzarono, poi, i guadagni ottenuti da queste attività per creare un efficiente sistema di distribuzione. Tutto andava per il verso giusto fino agli anni '60, quando cioè i contadini locali cominciarono ad occupare in maniera abusiva i terreni degli ebrei, rendendoli inutilizzabili per l'allevamento del bestiame. La polizia dominicana si rifiutò di aiutare la comunità ebraica, che fu pertanto costretta a emigrare negli Stati Uniti o in Israele. Anche se oggi nella zona rimangono soltanto poche famiglie di ebrei: il Museo De La Comunidad Judia De Sosua racconta i momenti principali della loro storia. E' aperto dalle 09:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 16:00 con chiusura il sabato e la domenica.

Questa cittadina è veramente uno spettacolo !

Si trova ad una ventina di Km da Puerto Plata e, dopo questa, è certamente la città più importante di questo lato di costa. L'aeroporto di riferimento è il "Gregorio Luperon" ( a 10 minuti di auto ). Si trovano alloggi per tutte le tasche e anche complessi turistici di eccellente fattura tipo il Casa Marina. Ci sono diversi residence e si possono anche affittare appartamenti o intere ville. Ristoranti ci sono di tutti i tipi e per tutti i gusti e vale sempre la regola che mangiare italiano costa più che degustare piatti locali ( ma questo è normale ). Il costo dell'aragosta è, comunque, interessante. Bisogna sempre tenere presente una cosa: nei ristoranti gestiti dai dominicani viene applicata una regola che il turista ha un prezzo diverso dal dominicano. Questo va tenuto presente per non farsi prendere in giro. Il luogo è molto tranquillo e pulito, mai ho avuto il sentore di una situazione pericolosa ( comunque certe regole è sempre meglio tenerle a mente ). La spiaggia principale è lunga poco meno di un Km e arriva allingresso del quartiere Los Charamicos. Alle sue spalle ci sono tutta una serie di negozi, bar e ristorantini dove è possibile mangiare ed abbeverarsi ( mangiare in spiaggia costa più che fuori ) tutti con un numero di riferimento. La spiaggia di per se non è molto profonda ed è inserita in una sorta di baia, un'insenatura più o meno. Il mare è molto limpido ma subito profondo e non è difficile che sia ondoso. Un pò al largo è presente una barriera corallina. Si possono fare la classica "banana" e l'uscita con una barca dal fondo trasparente per vedere l'acqua. L'altra spiaggia è Playa Alicia. E' praticamente sempre vuota perchè la scogliera non permette un facile accesso: ci sarebbe la scalinata del Casa Marina che, per lo meno, ai turisti, ne permette l'utilizzo. Da segnalare anche Playa Chiquita.

Per chi vive la notte, questo posto è il migliore che ho potuto visionare della Repubblica Dominicana. Intanto solo quì ci sono due casinò. Per quanto riguarda locali e discoteche non si parla di Riviera Romagnola. La non numerosissima presenza di locali notturni, però è un indubbio vantaggio: la gente si concentra in quelli che ci sono e il divertimento non manca mai e con esso le innumerevoli possibilità di "fare amicizia". Il mio consiglio è : guardate dove si sofferma più gente ed entrate lì. Per non sbagliare vi do due nomi: il "Merengue" e il "Clasico" che sono uno sopra l'altro. Il primo è una sorta di disco pub, il secondo una discoteca. A Sosua non c'è altro che valga la pena. Non fatevi attirare dal movimento che potrete vedere al "Flow": è sempre strapieno di dominicani maschi. Questo può portare solo guai. Anche i prezzi non sono alti e ci si può divertire di brutto. Anche se la cittadina non è grande, si trova praticamente di tutto senza bisogno di recarsi in luoghi più caotici e, soprattutto, è tutto a portata di mano.

Se la compagnia, poi, è buona, anche una cazzata può farti piegare in due dal ridere e dare slancio alla serata. Nei racconti dei miei viaggi, mi soffermerò diverse volte a parlare della compagnia di viaggio.

 

CABARETE

 

Cabarete, città situata  a circa 8 kilometri da Sosua lungo il litorale nord dell’isola, si potrebbe definire il tempio sacro del windsurf.. Sono stati gli stessi surfisti a nominarla “capitale del windsurf”  sin dai primi anni Ottanta. Da allora in avanti, la fama della città è soltanto aumentata ed oggi è una delle principali mete turistiche del Paese. Grazie a condizioni climatiche ottimali che spingono il vento proveniente dall’Oceano Atlantico sino ad oltre i 25 nodi, è legata a quello sport che unisce tavola e vela da paracadute: il kite surf.

Cabarete  ha raggiunto una popolarità tale fra i kiteboarder di tutto il mondo che la Professional Kiteboard Riders Association (PKRA) l'ha inserita come meta fissa per gli eventi del proprio tour mondiale. E  le strutture per chi volesse praticare questo sport non mancano. Esistono vere e proprie scuole, certificate dalla International Kiteboarding Association, che insegnano a volare sulle onde offrendo programmi di apprendimento e perfezionamento personalizzati. Ogni anno, si disputa qui la Coppa del Mondo di windsurf per professionisti, e la Cabarete Race Week, la Coppa del Mondo di Kiteboard.

Tra queste, le più rinomate sono Prokite Cabarete Kiteborading School, Kitexcite, Kite Club Cabarete, Laurel Eastman. Molto amato, ma non solo dai kitesurfer, è il “Viva Wyndham Tangerne”, struttura molto nuova, uno dei molti resort dominicani che puntano sull’accoppiata kite e benessere. La struttura è inserita all’interno in un giardino tropicale affacciato su una baia di finissima sabbia. Anche il Viva Wyndham Tangerine ospita al suo interno una scuola di kitesurf che dà la possibilità di usufruire di speciali pacchetti di lezioni.

Al suo interno si trova l’accogliente “Spa Kelive”, dove rilassarsi tra sale relax, saune,  bagni turchi, massaggi con oli essenziali.  La notte a Cabarete riparte proprio sulla spiaggia che si  trasforma  in piste per ballare con bar e ristoranti che servono direttamente sulla sabbia. Questa, a mio avviso, è una caratteristica da tenere in considerazione perché, al contrario di ciò che si potrebbe pensare, nella maggior parte delle località balneari dello Stato, non è consigliabile andare in spiaggia la notte.

Comunque Cabarete anche se ha una bella spiaggia è molto limitata perchè è concentrata tutta su una sola strada. Penso sia molto meglio avere la base a Sosua poi venire quì piuttosto che fare il contrario.

 

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