Un Natale, da salvare

Nel calendario Maya finiva tutto qua,
un allineamento planetario, da fare empietà,
di un’avventura umana finita male,
ma che ci trova ancora qui, a festeggiare Natale,
a un Dio, che non poteva essere così crudele,
nel negarci un bel paesaggio con la neve.
La limpida sorgente che a valle scende greve,
un bel prato verde colmo di margherite
e quelle api che le ronzano intorno divertite.
Per i bimbi che innalzano al cielo, gli aquiloni,
alle giovani fanciulle e dei loro gesti buoni.
Per ognuno di noi che stanotte si aspetta doni,
alle speranze delle genti, di tutte le nazioni!
Che il sole splenda, su un mondo che par disperso,
ben lontano da te, nel suo stesso universo.
Scaldagli il cuore, asciuga ogni suo pianto,
fargli sapere che l’hai sempre, amato tanto,
perché è per lui, che nel gesto del momento,
desti il via all’opera eccelsa, del firmamento!