Sette Matite

Sette matite per sette nuovi dipinti,
quella bianca candida, come il lenzuolino,
che ci avvolge, al primo vagito di vita,
ai monti coperti di neve,
alla scodella di latte inzuppata di biscotti, di infantili colazioni.
L’arancione; per quel sole che indora le spighe di grano
e che dona colore invitante a squisite e succose arance rosse.
La verde, per l’auspicata primavera, per le colline all’orizzonte,
per le giovani speranze, che si affidano a lei…
L’azzurro, per cieli più sereni, per fiumi che li rispecchiano,
per i suoi laghi e quello più intenso, per gli oceani più profondi.
Quella marrone, per i boschi di castagno, in autunno,
per le zolle di terra, offerte a nuova semina,
a quella tazza di cioccolata calda, del primo gelo invernale.
Quella rossa, da dedicare, al tuo buoncuore,
in cui mi hai dimostrato, la forza dell’amore,
al valore di una vera amicizia,
ed al dolce calore, che ci ripara, in un vivo focolare.
E per ultima, la matita quella nera,
che pian piano colorirà la sera e ci appagherà delle fatiche della giornata,
che inoltrandoci al caldo focolare, delimiterà il crepuscolo serale.
Una cena, per riprendere l’entusiasmo della sera e un po’ di tv,
vista in compagnia, per alleggerire la mente, e infine a letto.
Un’ave Maria, per poi sognare, e chiudere così gli occhi,
per lasciarsi andare ad un dolce sonno, che ti saprà cullare serenamente.
Così, dopo aver spento la luce, ti coglierà un sonno, profondamente stellare;
e poi la vera notte potrà così firmare, con quella matita,
il buio più profondo; e che tutto il mondo sia in pace: e così sia!