Milano dei bei di

Milano, che mantieni chiuso in te,
un sentimento antico, che non c’è.
La città del panettone a Natale,
che ti rendeva viva e speciale.
Del magico derby, fra Inter e Milan,
e l’ansimante fluire, dei verdi tram.
Le castagne fumanti, degli ambulanti,
servite in fretta, da mani tremanti.
Fra la fitta nebbia, e il freddo gelo,
il fumo dello smog, e il grigior del cielo.
Il viavai di auto, dai fari abbaglianti,
a fare da regia, ad ingenui amanti.
Un giro in centro, valeva la pena,
di un buon panzerotto, a fare da cena.
Il vociare con gli amici, sotto il portone,
l’inquilino di sopra, a invocar maledizione.
Un metronotte affaticato, in bicicletta,
a controllare uffici, senza nessuna fretta.
A vigilare sulla notte, la madonnina illuminata,
si ergeva fiera, su una metropoli improvvisata.
Che di certo era, ancora impreparata,
a gestire questa realtà; forse mai sognata!