Il “guardiano” delle stelle

È un uomo, un uomo solo, l’eterno guardiano delle stelle;
ed ora che lo so, per alleviare sua condizione,
con cuore amico, stanotte gli farò compagnia.
Nell’ora più profonda di un creato dormiente,
son salito più in alto che non si può,
alla torre di controllo situata in estremità, della volta celeste.
Cosi un po’ rannicchiati in un piccolo spazio,
ad ammirare stelle e pianeti, masse viventi e pensanti,
di un intero sistema solare, un equilibrio perfetto,
da sostenere, solo nel piacere di osservare e guardare.
Una notte divisa insieme, in un silenzio fraternamente complice, ma costruttivo!
Da li, in poi attenti e provati, sino al sorgere del mattino,
dopo il buio cosmico di una notte quasi eterna!
Questo è il verbale, nella sua amabile poesia.
Che è racconto di una storia vera,
non il frutto di un sogno, o di una chimera!
Poi all’alba finalmente riposai, perché era domenica
e solitamente di domenica non si lavora mai!