Zingara
Da sempre ti ho visto sporca e mi chiedevo come mai,
mi sembravi brutta, ma osservandoti, cosi brutta poi non eri
camminavi scalza e non capivo perché,
dato che vendevi quelle ciabatte di pezza, che tu stessa facevi!
Ma poi quando mi eri riproposta "in tutta la tua luce"
nei romanzi e nella commedia dell'arte,
mi riapparivi così splendida, ammaliante, magica,
indovina dai futuri rosei, spesso "cupido" dei nostri
amori impossibili
e musa ispiratrice nei melodrammi e nelle canzoni.
Ora però, dicono di te che vivi di sotterfugi e di espedienti,
che sei abile di coltello e
ladra interessata di "bambini".
Io veramente non so, mi sono tenuto sempre un po'
distante
e non so neanch'io il perché!
Ma se guardo veramente i lati oscuri della mia vita,
gli inganni, le onte e gli imbrogli
li ho ricevuti sicuramente solo da falsi amici e
spregiudicati conoscenti.
Io non saprei lodarti, ma giammai vorrò giudicarti,
ed un giorno se il destino ci sarà propizio, incontrarti,
per conoscerti e magari anche amarti, per la sola colpa
che hai,
forse solo quella di avere "un CUORE GITANO"!