NICOLA BASTA

Tra la fine del 1700 e gli inizi del 1800, diversi personaggi di origine Arbereshe diedero vita a vari movimenti sia di livello politico, amministrativo, letterario che educativo; e questo nei due collegi di origine greco-albanese della Calabria e della Sicilia. Questo movimento di intellettualità che ha caratterizzato tutto il mondo di origine Albanese, era rivolto maggiormente verso le rivendicazioni delle libertà di marchio patriottistico che mirava soprattutto all'unificazione dell'Italia ed anche verso tutti quei diritti politici e culturali del loro paese di origine: l'Albania.

Tra tutti questi personaggi che frequentavano l'ambiente illuministico partenopeo di fine '700, s'inserì a pieno titolo ed in modo al quanto portentoso un certo Nicola Basta da San Nicola dell'Alto, che con i paesi (katunde) vicini Carfizzi e Pallagorio rappresentano nella provincia di Crotone il più antico insediamento di paesi arbereshe del sud Italia.

Nicola Basta nacque a San Nicola dell'Alto nel 1767 ed appena ventenne si stabilì a Napoli dove incominciò a studiare diritto e letteratura italiana. Già dal 1790 incominciò a sentire dentro di se quell'aria che proveniva dalla Francia fino a farlo divenire un forte fanatico di quella che poi divenne la più famosa rivoluzione d'oltre Alpi. Raggiunta la capitale francese incominciò a frequentare dapprima Domenico Bisceglia, fondatore del primo club giacobino napoletano e per conseguenza divenne ben presto amico di altri noti intellettuali come il cosentino Francesco Saverio Salfi, Giovanni Bianchi, Alberto Asti, Carlo Lauberg, Giuseppe Abbamonti, Dionigi Pipino e Francescantonio Ciaia. Con l'entrata nell'accademia di Antonio Lerocades nel 1791 maturò  e manifestò apertamente le sue idee progressiste e antimonarchiche che lo condussero in carcere dal 1795 fino al 1798.

Con l'evento della Repubblica, Nicola Basta fu chiamato a svolgere nell'ambito del governo rivoluzionario,importanti incarichi burocratici, ma dopo la caduta della Repubblica per sfuggire alla cattura dei borboni fu costretto ad esiliarsi a Parigi. Raggiunta Parigi subito incontrò gravi difficoltà economiche e per sopravvivere imparti lezioni di lingua italiana e di musica. Ospite di questa nazione, cessò di occuparsi di politica dedicandosi esclusivamente agli studi, creandosi un'importante biblioteca coltivando per diversi anni la sua grande vocazione che lo portava verso lidi bibliofili e filologi.

Tra il 1825 ed 1832 pubblico l'edizione francese delle favole del poeta russo Krilof e scrisse, inedito, una bibliografia sulla vita e le opera di Benedetto Marcello e collaborò con il giornale dei patrioti italiani all'estero; l'Esule su comparivano anche articoli scritti da Maroncelli, Maiano e Salfi.

Ma l'opera principale di Nicola Basta fu pubblicata nel 1839, quando si pubblicò il secondo volume, curato insieme al Ceruti, del grande dizionario Francese-italiano ed italiano francese, il cui primo volume aveva visto la luce solo l'anno precedente.

Nicola Basta morì, povero e dimenticato nel 1843 con la pena nel cuore di non essere più ritornato nella sua madre Patria.

Molte opere di Nicola Basta oggi si trovano custodite negli archivi della Società Napoletana di storia patria.

Si ringrazia l'Avv.Giuseppe Filippelli, anche lui Sannicolese DOC che gentilmente si è prestato a dare notizie, di un personaggio così importante per tutti noi originari arbereshe.