MINIERA RISORTA

Questa Miniera nell'arco dei tempi sembra che abbia cambiato diverse volte denominazione. Prima si chiamava Risorsa, poi Manca d'Asi o Manca d'Asino. Una prima volta venne abbandonata nel 1892 per scarsità di risultati per poi essere ripresa nel 1897 con il nome di RISORTA.

La Miniera Risorta si trova nel territorio del Comune di Casabona a circa due Km. di distanza dal centro abitato di San Nicola dell'Alto.

La località essendo sprovvista di strade, il trasporto dello zolfo veniva effettuato presso la stazione di Strongoli che si trovava a circa 25 Km. di distanza, solo con i muli e solo nel periodo estivo.

Questo grave inconveniente che assorbiva circa 1/4 del costo del materiale, creava all'interno della ditta momenti di euforia intercalati a periodi di sconforto; tutto dipendeva dai risultati che il coltivatore di turno riusciva ad ottenere.

I primi lavori furono iniziati nel 1881 dalla Ditta Labate Emanuele e Ranieri SAnte, mediante delle ricerche effettuate con delle piccole gallerie scavate dalla parte nord creando due cantioeri denominati "Aurora" e "Santa Maria". Poi si aggiunse una terza denominata "Zio Simone".

Il minerale estratto veniva in seguito trattato in calcaroni, ed anche in un forno a cella, che venivano costruiti nelle vicinanze di alcune buche che servivano come entrata nei sotterranei della Miniera.

Gli esercenti, per contratto, corrispondevano ai proprietari dei terreni un fitto pari al 13% sul valore lordo del prodotto.

Nei primi anni i lavori produssero un discreto profitto e si andò avanti con una certa celerità, ma quando ci si accorse che il filone solfifero andava sempre più affievolendosi, nel 1890 tuttle le coltivazioni vennero cessate, e si andò avanti tra alti e bassi fino al 1892, per poi essere abbandonata nel 1893 per il caro prezzo del minerale.

Quando il prezzo dello zolfo venne calmierato e tornato a livelli accettabili, nel 1897 i lavori vennero ripresi e si tornò ad eseguire delle nuove ricerche sotto la nuova denominazione di Risorta.

Tra il 1897 ed 1905 si eseguirono diverse ricerche mediante gallerie che raggiunsero la lunghezza di oltre 300 metri, ma essendo stai tutti i ritrovamenti di scarso valore, nel 1906 tutti i lavori vennero di nuovo abbandonati per non essere più ripresi.