La località che si trova nel mezzo tra i territori del Comune di Verzino e quello di Casabona, presentava una formazione imponente di gesso e zolfo, che però non ebbe uno sfruttamento adeguato proprio per la pericolosità della sua posizione geologica. Infatti la località si presentava priva di strade, senz'acqua, fatta eccezione quella del fiume Vitravo e piena di sale e acque sulfuree. Nelle vicinanze non esisteva alcun casolare e la malaria faceva da padrona.
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