LE OPERE D’ARTE - 1/4
La Collegiata di Santa Maria
Assunta in Amaseno venne consacrata solennemente il giorno 8 settembre 1177. Ricostruita nello stile gotico-borgognone, portato in Italia dai monaci
Cistercensi, la chiesa si ergeva maestosa nella sua semplicità, nella sua
sobrietà, un clima di silenzio e raccoglimento si creava all’interno delle sue
mura austere. Un atmosfera che richiamava al raccoglimento, alla preghiera, alla
contemplazione del mistero di Dio senza la distrazione che poteva provenire da
ciò che veniva considerato effimero. Con il tempo, il passare dei decenni, a
volte dei secoli, l’antica fabbrica andava impreziosendosi con opere d’arte che,
senza tradire lo stile austero e sobrio, arricchivano la già precedente
maestosità del luogo. Tutto ciò per facilitare la contemplazione e richiamare
alla mente immagini di santi, o di scene evangeliche che introducessero il
pellegrino alla comunione con il Signore. Tra il tredicesimo e il
quattordicesimo secolo vennero
affrescate le
pareti del presbiterio, sulla volta dell’altare un cielo che
raffigura, con immagini di santi, sante e agnelli l’immagine della Gerusalemme
celeste, citata nel libro dell’Apocalisse (XII secolo). Di notevole interesse,
sul lato sinistro del presbiterio, si erge sul suo trono di gloria una Trinità
molto singolare: un solo corpo (quello del Cristo) che lascia intravedere un
volto che guarda lo spettatore e due volti quasi trasparenti, ai lati di quello
centrale, un solo Dio, una sola natura, tre persone.
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