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Nacque a
Venezia nel
1486
da nobile famiglia. Soldato della Repubblica, fu fatto prigioniero il 27
agosto 1511 durante l'espugnazione del castello di Quero sul Piave di cui
era castellano. Riacquistata la libertà, per l'intervento materno di Maria
Santissima, recuperò con essa la vivacità della fede.
Nella carestia e nella peste di Venezia del 1528 si diede particolarmente
a soccorrere i poveri e gli abbandonati, soprattutto i bambini orfani, che
raccolse ed educò con amore di padre.
Nel 1532 il Vescovo di Bergamo lo chiamò in questa città. Da qui iniziò un
itinerario di carità che lo spinse in varie città del Nord d'Italia.
Dovunque suscitò opere in favore dei bambini abbandonati. A Somasca,
piccolo paese presso Lecco, dove aveva posto la sua residenza, raccolse
alcuni discepoli e con loro diede inizio alla Compagnia dei Servi dei
Poveri che in seguito prese il nome di "Ordine dei Chierici Regolari
Somaschi" (Padri Somaschi). Morì a Somasca l'8 febbraio 1537.
I "Padri Somaschi" continuano nel mondo (Italia, Spagna,
Polonia, Romania, Usa, Brasile, Colombia, India, Filippine, Sri Lanka,
Guatemala, Mexico, El Salvador, Honuduras ed Equador) l'opera di San
Girolamo a favore dell'educazione dei giovani, in particolare di quelli
con disagio familiare.
"Sostegno e Padre degli orfani" così e chiamato San Girolamo Emiliani.
Egli con la sua vita e le sue opere ha reso evidente la vocazione di
tutti: quella di prediligere, a imitazione di Cristo, i piccoli e i
poveri. Il santo rivolgendosi a Dio diceva spesso queste parole:
"Dolcissimo Gesù, non essermi Giudice ma Salvatore".
IL SANTUARIO DI S. GIROLAMO EMILIANI E' A SOMASCA DI VERCURAGO - LECCO
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