L'Età
Moderna
Con
l'Unione dei tre borghi finirono le lotte intestine ed
iniziò l'era della Pamplona moderna. Negli spazi liberi
fra i borghi si costruirono abitazioni ed edifici di
carattere pubblico e cominciò un processo di
integrazione politico, amministrativo, economico e
sociale. Nonostante, la conquista e annessione della
Navarra da parte della Castilla nel 1512 Pamplona si
trasformerà nella capitale politica della Navarra
peninsulare e a capo del vicereame. Con l'intento di
difenderla dai navarri vinti e dai francesi, il Re
Fernando il Cattolico ordina di fortificare la città.
In questo modo Pamplona incrementa il suo valore come
luogo di difesa con la costruzione, nel secolo XVI,
della Ciudadela, e con il rafforzamento delle sue mura
nei secoli XVII e XVIII. Fortificazioni che fin dal
primo momento furono utili, anche perché i Re Navarri
cercarono di riconquistare la città nel 1516 e nel 1521.
Nel secolo XVIII continua la fortificazione della città,
però traspare anche una certa preoccupazione
urbanistica, ciò motivò la modernizzazione della città
con la costruzione di servizi come la rete fognaria e
delle acque residue (1772), la conduttura delle acque
(1790) e l'illuminazione pubblica (1799). Inoltre si
numerarono le case, si lastricarono le strade(1768), e
si costruirono numerosi palazzi alla Casa Consistorial
(1752).
Tuttavia i
conflitti non tardarono ad arrivare, assediata nel 1794
Pamplona fu di nuovo occupata nel 1808 dalle truppe di
Napoleone che rimasero nella città fino a quando non fu
liberata verso la fine della guerra di Indipendenza nel
1813.
Non
finirono qui i conflitti bellici e nel 1823 fu di nuovo
assediata e bombardata dai "Cien Mil Hijos de San Luis"
che erano venuti a lottare contro la guarnigione
liberale pamplonese per reinstallare al potere Fernando
VII. Però, soprattutto, Pamplona soffrì delle guerre
Carliste (fra il 1833 e il 1877), conflitto nel quale la
città appoggiò la monarchia Isabelina mentre la Navarra
rurale lottò in favore del pretendente Don Carlos. Nel
1873, durante l'ultima guerra Carlista, Pamplona fu
bombardata dal Monte San Cristobal, dove più tardi si
costruì il forte di Alfonso XII.
Alla fine
del secolo XIX pamplona fu scenario di una sollevazione
popolare conosciuta come la "Gamazada". Ottantamila
navarri si riunirono nella capitale il 4 di giugno per
protestare contro una decisione del Ministro de Hacienda,
German Gamazo, che andava contro i diritti privati del "Regimen
Foral Navarro" . Di fronte alla massiccia protesta,
gamazo si dimise e la sua proposta non andò avanti, dopo
di che si aprì una sottoscrizione popolare per erigere
il Monumento ai "Fueros" (1903) situato nel Paseo de
Sarasate.
|
|