Gunther von Hagens
Dopo secoli d'oblio gli studi e gli esperimenti del conte Giovanni Battista Negroni, del principe don Raimondo de Sangro di San Severo, di Girolamo Segato, di Paolo Gorini, di Efisio Marini e di Francesco Spirito, tornano alla luce e alla ribalta della cronaca in Germania. Dalla fonte "Il Venerdì di Repubblica" n° 515 del 23 gennaio 1998 si apprende, infatti, che a Mannheim il professor Gunther von Hagens ha messo in mostra il risultato dei propri esperimenti: corpi umani trattati con una tecnica definita "plastination" a metà strada tra arte e anatomia. E' scandalo? Forse. La Chiesa non approva, ma il pubblico fa la fila. La mostra è aperta anche ai bambini. Gunther von Hagens nasce nel 1945 in Poznan, oggi parte della Polonia, e cresce nei dintorni di Leipzig in Germania. Nel 1977 il professore Gunther von Hagens dell'istituto di Anatomia dell'Università di Heidelberg, mette a punto una tecnica di conservazione pressoché eterna dei cadaveri che va sotto il nome di plastinazione. I corpi vengono trattati con silicone e resine epossidiche, che rendono obsoleti formaldeide e contenitori di vetro. Questa procedura, che nasce con scopi scientifici, è anche un ottimo strumento di divulgazione dell'anatomia. Ma fatto il primo passo, cioè quello di eternare i corpi, von Hagens ne ha mosso subito un altro, tentando di eternare il proprio nome nell'arte. Körperwelten o Body Worlds, mostra inaugurata nel 1996 in Giappone e d'allora itinerante in Europa (con molte tappe in Germania, a Bruxelles, a Londra, in Austria ed in Svizzera) e in Asia (Dairen in Manchuria, Cina), non è una collezione destinata ad anatomopatologi, medici e studenti di medicina, ma un'esposizione aperta a tutti, tanto che fino ad oggi circa 8 milioni di persone l'hanno visitata. L'esposizione con circa 340.000 visitatori nella sola tappa londinese che hanno pagato 10 sterline a persona ha fruttato finora circa 3.400.000 sterline (ovvero circa 5.400.000 euro). Anche a Mannheim, i visitatori, sono stati più di 300.000 in due mesi, da quando la mostra ha aperto i battenti nel dicembre 1997, ed hanno pagato lo stesso importo. Che si tratti d'arte, almeno nelle intenzioni, non è esplicitamente dichiarato. Negli "scopi della mostra" si parla di edutainment, tutt'al più di "anatomia emozionale". Ma le opere non sono solo organi interni, "fettine" colorate o dettagli umani, ma corpi interi (in senso lato&ldots;), alcuni in pose che paiono alludere all'iconografia dell'arte "convenzionale": il cavaliere sul cavallo, la donna adagiata sul fianco, la maternità. C'è persino un uomo che cammina reggendo la propria pelle sul braccio come fosse un soprabito. Sicuramente al fine educativo si aggiunge quello estetico. E forse, come in buona parte dell'arte moderna, un bel po' d'ironia e provocazione. I "modelli" di von Hagens diventano in senso stretto la sua opera d'arte, in un insolito (repellente? macabro? affascinante? dirompente?) miscuglio di body art (sarebbe meglio dire arte anatomica) e performance art, dove l'atto della performance è per sempre fissato. Se si leggono le riflessioni dei donatori contenute nel sito di Plastinazione, l'attitudine è ovviamente positiva. Gunther von Hagens si riconosce erede della tradizione medica di Leonardo da Vinci e Andrea Vesalio. Ritiene che la conoscenza anatomica del corpo umano, sia di fondamentale importanza per la comprensione dei suoi processi vitali e per un migliore sviluppo della medicina. Al tempo stesso il professore tedesco è convinto che l'esposizione di veri corpi umani, resa possibile dal processo di plastinazione, permetta all'anatomia come disciplina scientifica di uscire dalle stanze chiuse dei laboratori per aprirsi al pubblico e consentire una migliore comprensione sia delle modalità di funzionamento del corpo umano, sia di come lo stesso necessiti di cure e attenzioni. La mostra è di grande valore educativo perché rende visibile, per esempio, la differenza tra un polmone sano e quello annerito di un fumatore, l'impatto delle cellule cancerogene sui tessuti umani, l'effetto dell'alcool sul fegato. La plastinazione consente inoltre l'esposizione di corpi umani in particolari posture per mostrare come il complesso di tessuti, organi, nervi e muscoli permetta il movimento. Sono esposti inoltre anche corpi umani integrali, quasi sculture, di un cestista, un portiere di calcio, una nuotatrice, un cavallerizzo (con tanto di cavallo plastinato), un giocatore di scacchi, un astista.
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