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LOCALITA’ DA VISITARE  

 

Chiesa di san Sebastiano

 La chiesa di san Sebastiano viene edificata in seguito ad una pestilenza come atto votivo, intorno al XII secolo. Nell’incrocio stradale, quasi di fronte alla chiesa, si dice ci fosse anticamente il patibolo (s’impiccu), dove il boia (su buginu) eseguiva sentenze di morte.

 Chiesa di san Pietro apostolo

 La chiesa parrocchiale (chiesa maggiore) dedicata a san Pietro Apostolo, risale al XVI-XVII secolo. Le notizie al riguardo sono poche a causa di un incendio che ha praticamente distrutto gli archivi parrocchiali. La facciata attuale, purtroppo, non è quella originaria. La chiesa ha una pianta a croce romana.Completano la struttura il transetto contenente due cappelle che costituiscono le braccia laterali e altre due cappelle ad ogni lato della navata. Il battistero, in seguito ai lavori di ricostruzione, è stato collocato a sinistra sotto il campanile, mentre originariamente era sito a destra.

L’attuale abside, l’altare maggiore e sa trona (il pulpito dove i sacerdoti tenevano il sermone in occasione di festività importanti) sono stati costruiti nel 1810. 

 Chiesetta di santa barbara

 La chiesa di santa barbara è stata costruita nel 1973 all’interno della pineta comunale. Santa barbara, patrona dei minatori, si festeggia il 2giugno con processione e messa solenne nel parco pineta.

 Nuraghe s’omu ‘e s’orcu

 Il territorio di san Basilio è ricchissimo di resti archeologici dell’epoca nuragica. Sono presenti numerosi nuraghi monotorre , tutti in pessimo stato di conservazione. L’unico nuraghe che si presenta in buono stato è s’omu 'e s’orcu, situato a circa un km e mezzo a sud dal centro abitato, alla sommità di una collina nella località omonima. Questo nuraghe è in parte distrutto e l’abbondante materiale di crollo ne ostruisce l’ingresso che si apre a meridione. Il monumento si conserva per un’altezza di circa 4,30 m. Nella camera interna, sono ben visibili le aperture di due nicchioni. Intorno al nuraghe si possono osservare delle tombe, alcune abbastanza evidenti, nelle quali ancora oggi, purtroppo, si effettuano scavi clandestini. 

Complesso termale

L’edificazione della Terma si colloca non prima del II sec dopo Cristo, in concomitanza con un accampamento militare, ma anche con un pagus, che controllava le vie d’accesso dalla montagna verso la Trexenta e il Parteolla  al fine di contenere l’aggressività  degli indigeni non romanizzati .

La struttura nacque come piccola terma costituita da frigidarium, tepidarium,calidarium,laconicum.

Sono evidenti tuttora  le piccole vasche di cui persistono l’ipocaustum con le suspensurae e il praefurnium , le tegole ad hamatae. La terma era piccola ma di grande interesse corredata da un complesso idraulico che, utilizzando la pendenza del luogo,convogliava le acque della montagna in un sistema di cisterne.

L’ interesse ulteriore è dato dalla ristrutturazione che subi’ la terma , infatti con la fine dell’impero Romano d’Occidente, per il ruolo che ricopriva nel territorio di pertinenza, fu trasformato in edificio di culto che la tradizione vuole in relazione con una comunità di monaci brasiliani arrivati con i bizantini che si insediarono nel territorio.In fase di ristrutturazione, i monaci oltre l’edificio termale, trasformato in piccola chiesetta, modificarono le cisterne adibendole a piccole celle abitative.

 

terme romane

Sorgenti naturali

Il territorio comunale di San Basilio si presenta ricco di sorgenti naturali di acqua potabile.Alcune sono molto importanti come sa “Mitza de su Cannoni”e “Funtana Miana” che vengono utilizzate non solo dalla popolazione di San Basilio ma anche dai paesi vicini per le qualità delle loro acque.

Quelle meno importanti sono invece molto numerose .Esse sono poco note in quanto non sono mai state valorizzate , ma le acque di alcune sono qualitativamente superiori alla acque delle sorgenti suddette .

 

 

Pozzi sacri

In località “Bau Crabas” a circa due km dal centro abitato possiamo trovare i resti di due pozzi sacri dell’epoca nuragica, posti a circa 150 m di distanza l’uno dall’altro.

Il primo si presenta in ottimo stato, ha una forma cilindrica ed è costruito con blocchi di pietrame disposti in filari orizzontali tipici dell’epoca nuragica.

Il secondo pozzo si presenta quasi interamente interrato, sono visibili soltanto i primi quattro filari conci.

La presenza di due pozzi sacri a poca distanza tra loro fa pensare ad un centro sacro di notevole importanza.