"L'ALLENAMENTO DI UNA SAYAN"
Dopo la "sconvolgente"
visione di Goten e Marron abbracciati al parchetto, Bra aveva deciso di sconfiggere la sua
rivale in amore con la forza, cioè dimostrando a Goten la sua superiorità anche in quel
campo (infatti sul piano intellettivo non aveva dubbi, era sicura di valere ben di più di
qualsiasi altra ragazza e qui si vede leredità della madre-).
Chi meglio del padre Vegeta poteva darle consigli su come allenarsi? Bra era giovane e
capace di apprendere bene e in fretta tutto ciò che le venisse insegnato e conscia di
questa capacità (e anche molto orgogliosa e forse un po vanitosa) tornò a casa
decisa a superare qualsiasi ostacolo.
Dopo cena raggiunse suo padre il quale ma che strano- si trovava nella palestra.
"Papà" -cominciò lei- "Cosa cè, Bra?". "Voglio allenarmi
anchio, voglio diventare fortissima". Vegeta rimase senza parole per alcuni
lunghi istanti; si chiedeva per quale strano motivo la figlia, che fino a quel momento era
stata la fotocopia della madre in tutti i comportamenti, ora dimprovviso avesse
cambiato indole diventando desiderosa di combattere, si chiedeva come sua figlia avesse
fatto ad essere così calma, fredda e determinata nel formulare quella richiesta che
comportava tanti sacrifici. Ma pur avendo tutti questi interrogativi che gli frullavano in
testa, rispose soltanto "Va bene. Domattina ti sveglierai allalba".
Daltronde si sa che Vegeta è sempre stato un uomo di poche parole. In realtà era
contentissimo di vedere che anche Bra oltre a Trunks aveva deciso di seguire il suo stesso
cammino, ma ragionando un attimo decise di tenere nascosto il più possibile il fatto che
sua figlia si allenasse con lui. Nemmeno lui stesso sapeva perché avesse preso questa
decisione, se lo sentiva semplicemente dentro, pensava che sarebbe stato meglio così
almeno per un po di tempo.
Il giorno dopo allalba Bra si alzò e dopo poco si presentò alla palestra dove
Vegeta la stava aspettando. Appena la vide le gettò ai piedi una tutina rossa
-"Avanti, spogliati e mettiti addosso lundersuit" disse in tono molto
sbrigativo. Dopo questa operazione Vegeta si avvicinò alla bambina e le mise addosso una
specie di armatura composta da un coprispalle, una cintura rigida un paio di guanti con
delle polsiere applicate e delle scarpe con relative cavigliere. Ogni volta che il padre
le infilava uno di questi pezzi la piccola stringeva i denti e sopportava.
Quellarmatura non serviva per proteggere, era pesantissima! Bra aveva addosso 10 Kg
di pesi! "E ora seguimi" disse Vegeta. Fuori di casa la città era deserta. I
due si diressero verso le montagne e una volta arrivati ai piedi di un sentiero in salita
Vegeta, guardando davanti a sé, disse "E ora corri". Bra non aveva già più
fiato, ma per non deludere il padre non disse nulla e cominciò a correre. Dopo
mezzora aveva percorso circa un chilometro e a quel punto dietro una curva vide il
padre che laveva preceduta volando e che con tono severo le chiese "Sei ancora
qua? Ti aspettavo già da molto tempo. E ora muoviti, prosegui". Bra non disse nulla,
ma si concentrò sulla strada e ricominciò a correre. Dopo unora e mezza arrivò
alla cima e lì Vegeta, che ovviamente laveva preceduta, senza farla riposare un
attimo le ingiunse di tornare ai piedi del monte saltellando a piedi uniti. Anche in quel
caso Bra sopportò in silenzio. Quando finalmente intravide la fine del sentiero la
piccola accelerò un pochino il passo, ma in questo modo inciampò e cadde strisciando
sulla terra. Tirandosi su stava per lamentarsi, ma vide il piede di suo padre e alzando la
testa verso di lui lo vide dire "Torniamo a casa. Per oggi hai finito", quindi
stette zitta e lo seguì.
Arrivarono a casa giusto in tempo perché gli altri non si accorgessero della loro
assenza: infatti Trunks e Bulma stavano ancora dormendo. Una volta sveglia Bulma notò un
graffio sulla guancia di Bra e le chiese cosa avesse fatto e la figlia rispose "Non
è nulla mamma, oggi mi sono svegliata un po prima e sono uscita in giardino, ma
sono scivolata e mi sono fatta un po male, ma non ti preoccupare, ho già
disinfettato". Non le disse la verità. Tra Bra e Vegeta cera unintesa
perfetta basata sul silenzio, il loro stesso sangue era il mezzo di comunicazione; Vegeta
aveva fiducia nella figlia e Bra possedeva lintelligenza che le permetteva di capire
al volo i pensieri del padre. Il resto della giornata proseguì come al solito, senza che
nessuno si accorgesse di nulla.
Questa situazione continuò per mesi, ogni giorno Bra si alzava prestissimo e senza dire
una parola seguiva il padre che le faceva fare esercizi simili ma ogni volta sempre più
difficili e periodicamente aumentava il peso dellarmatura. Vegeta non lo dimostrava,
ma era sempre più contento di vedere come la figlia sopportasse bene i pesanti
allenamenti cui la sottoponeva. Passarono altri mesi e ormai era trascorso un anno
dallinizio degli allenamenti e Bra continuava ad affrontare quelle pesanti mattine,
ma un giorno, stanca forse di fare sempre le stesse cose, allimbocco del sentiero,
quando Vegeta le impose per lennesima volta di correre, non si mosse, ma guardò
negli occhi il padre, il quale comprese i pensieri della figlia e quindi disse
"Questa è lultima settimana che trascorrerai così. Sabato sarà un anno
esatto dallinizio dellallenamento, dopo passerai ad un altro tipo di esercizi.
E non azzardati mai più a guardarmi in quel modo", dopodiché la ragazza cominciò
la sua corsa.
Domenica i due si diressero verso unaltra montagna, conosciuta per la quantità di
rami e liane intricati e per il terreno molto instabile che provocava spesso delle piccole
frane. Lì Bra doveva arrivare fino alla cima passando da un ramo allaltro con le
liane o con salti, ma senza mettere i piedi a terra, altrimenti sarebbe scivolata subito.
Questa volta Vegeta spiegò che quellesercizio era necessario per rafforzare le
braccia e per sapersela cavare anche in luoghi difficili. Senza mai pronunciare una parola
come al solito Bra affrontò queste nuove dure prove per molti mesi.
Passarono anni. Gli allenamenti proseguivano e la giovane Saiyan cresceva in tutti i
campi, era forte, intelligente e anche molto carina. Vegeta aveva dovuto confessare a
Bulma e Trunks la storia degli allenamenti, ma aveva ingiunto loro di non fare alcuna
domanda in proposito a Bra. Nemmeno lui aveva mai saputo il motivo per cui la figlia aveva
deciso di imparare a combattere e pensava che forse Bra non aveva mai avuto
lintenzione di rivelarlo. Infatti era così, la ragazza voleva raggiungere il suo
scopo fino in fondo da sola, le domande e i consigli degli altri lavrebbero
sicuramente deviata dal suo intento originale. Durante le vacanze scolastiche Vegeta
portò sua figlia, che ormai aveva 13 anni, in un luogo lontano dalla città, in pieno
bosco, per una fase molto pratica dellallenamento: Bra doveva combattere contro gli
animali feroci, una prova che prima o poi tutti i combattenti devono affrontare. Sola
contro un leone inferocito, poi contro una pantera e poi contro un animale preistorico
volante, la giovane guerriera mise in pratica gli insegnamenti ricevuti in tutti quegli
anni con grande intelligenza. Per nulla spaventata si avventò contro le fiere e a furia
di salti, calci e pugni sprigionò unaura di energia sempre più forte. Quando
arrivò il turno delluccellone preistorico riuscì addirittura a volare, aveva
appreso la tecnica del bukujutsu da sola, senza indicazioni da parte del padre! Vegeta
ovviamente era oltremodo stupito e ancora un po incredulo sulle capacità della
figlia, così decise di farla combattere contro molti animali insieme, ma anche in
quelloccasione Bra lo fece rimanere a bocca aperta: riuscì a generare diversi Ki
blast! Ovviamente queste tecniche non erano inventate sul momento: Bra era intelligente,
per cui era ovvio che riuscisse a combinare la sua forza con i ricordi degli scontri cui
aveva assistito, si trattava di apprendimento visivo sfruttato nel miglior modo possibile.
Daltronde è naturale che per vincere un combattimento si debba usare anche la testa
oltre la forza! Sta di fatto che Bra era diventata molto potente e in grado di sviluppare
ancora un grosso potenziale, cosicché Vegeta decise di combattere personalmente contro la
figlia. La ragazza sapeva benissimo che quella era la fase più importante di tutto
lallenamento e si impegnò al massimo. Vegeta invece temendo di farle troppo male
decise di non usare i colpi di energia spirituale, ma di limitarsi alla tecnica di base.
Ma appena capì che il padre non si stava impegnando a fondo, Bra si infuriò e decise di
usare tutta la sua forza: si concentrò tantissimo, unì i polsi davanti a sé e sparò un
terribile colpo di energia. In quel momento le ricomparve il simbolo dei Saiyan sulla
fronte, più lucente che mai. Quando il lampo del colpo svanì, Vegeta intravide il
simbolo sulla fronte della figlia e disse: "Il combattimento è finito". Bra
laveva colpito in pieno.
Tornati a casa, i due trascorsero i due anni successivi affinando le tecniche della
ragazza fino a quando fu una guerriera completa. Allultimo giorno, dopo 10 lunghi
anni, Vegeta disse: "Lallenamento è finito". Bra stava uscendo dalla
palestra dove si trovava quando il padre la fermò dicendo: "Bra! In tutto questo
tempo non hai mai pronunciato una parola durante lallenamento, e io ti ho sempre
aiutata in silenzio. Ora voglio sapere perché hai voluto imparare a combattere!". A
quella domanda Bra dovette pensare, perché ormai si era quasi dimenticata il motivo.
Quando le venne in mente sorrise di sé stessa e della sua infantile ingenuità e poi
rispose al padre semplicemente con la verità: "Questioni di cuore!"
FINE