Per reperire spazio per il deposito del carbone, essendo le aree portuali
insufficienti, due ingegneri,
Giovanni Crotti e Antonio Carissimo, ebbero l'idea
di progettare una funivia, che a quel tempo parve
un'idea incredibile e
colossale: superare l'Appennino con i suoi 500 m. di dislivello, con centinaia
di
vagonetti, ognuno della portata di una tonnellata. L'area scelta era sita a
S. Giuseppe, a 18 Km. di
distanza. Era la più grande funivia di Europa.
Dapprima una sola linea, poi nel 1936 raddoppiata, la funivia aveva così due
linee aeree, con 415 piloni
alti fino a 35 m. e 1200 vagonetti, distanti uno
dall'altro 70 m. Il tempo di percorrenza, per arrivare a
S. Giuseppe è di 1 ora 35
min.
4 gru
scaricano
1000 tonnellate di carbone a ora.
I lavori iniziarono nel 1910, furono costruite strade per il trasporto del
materiale necessario e dei cavi di
acciaio, che venne effettuato con carri
tirati da sei paia di buoi.
Le navi che prima sostavano da 10 a 15 giorni, ora erano scaricate in 24
ore.
Per la realizzazione dell'opera, fu fondata a Savona il 23 agosto 1910, la
Società - S.A. Funivie Savona
S. Giuseppe - con capitale di 30 milioni di Lire (15.500
Euro)