Fra i tanti problemi che a Montella risultano costantemente irrisolti, vi è quello dei trasporti: sia su gomma e sia su rotaia. Problema che si è acuito prima con la crisi petrolifera del 1973 e successivamente ha messo in luce tutti i suoi effetti negativi durante il terremoto del 1980.
TRASPORTI
su gomma.
Due sono i collegamenti che vorremmo più celeri e più consoni ad una società civile che voglia definirsi veramente tale. Il primo e il più sentito, per numero di utenza, è certamente il collegamento per Avellino. Per raggiungere il capoluogo il povero utente deve sobbarcarsi due ore circa di viaggio, compiuto su asmatici pullman e su strade che non crediamo più che possono definirsi tali. Non è certo strada agevole e veloce, così com'è oggi, quella che porta ad Avellino via Croci di Verteglia-Piana di Volturara- Appia 7. Non più agevole, del percorso precedente, per chi viaggia in pullman è il tragitto via Ponteromito-Montemarano. Al maggior percorso chilometrico si aggiunge il disagio del trasbordo, a Ponteromito, per i viaggiatori. Vecchie strade che fanno sentire le loro inadeguatezze nei periodi invernali, quando il gelo e la neve la fanno da padroni e il viaggiare diventa un'avventura.
Da tre anni circa è in riparazione il tratto Castelvetere-Chiusano. Troppo tempo per la riparazione di cinque o sei chilometri di strada. Quanto tempo ancora dovremo aspettare affinché sia reso più funzionale anche il tratto da  Castelvetere a Ponte Massaro, presso Ponteromito? Perché tanti miliardi al vento per la costruendo Ofantina bis, quando era più semplice e meno dispendioso costruire un nuovo tratto che collegasse il Ponte di Parolise al Ponte Massaro? Siamo certi che l'Ofantina bis sia veramente una strada a scorrimento veloce e che non faccia invece la fine della Ofantina uno, mai interamente utilizzata perché inefficiente?
Non più agevole, per l'utente del servizio pubblico, è il collegamento per Salerno. Una sola corsa giornaliera che per le carenze strutturali della vecchia S. S.164, si impiegano quasi due ore per coprire una distanza di 55 km. Quali rapporti efficaci di studio (Università di Fisciano, presso Salerno), economici, turistici possiamo avere con la costiera sorrentina e amalfitana se i tempi di percorrenza sono e rimarranno sempre quelli attuali?
TRASPORTI
su rotaia.
Il cittadino che vuole servirsi della ferrovia oggi ha a disposizione la linea ferroviaria Avellino-Rocchetta S.A. questa tratta, sempre inadeguata e mai a passo coi tempi, oggi è in via di ristrutturazione. Ne sa qualcosa l'emigrante montellese che da sempre per i suoi spostamenti è dovuto ricorrere a mezzi di trasporto privati per arrivare a Napoli e di lì avviarsi verso le zone più industrializzate d'Italia e d'Europa. Ne sa molto di più che è costretto ad andare ad Avellino ed oltre, e voglia servirsi del più sicuro treno. Treni che alla bassa velocità commerciale (35-40 Km/h) aggiungono cronici ritardi, facendo sì che il viaggiatore non sa né quando parte e né quando giunge a destinazione. Se è vero che con l'automazione in atto si passa dal Servizio con D.U.(Dirigenza Unica) al C.T.C. (Controllo Tecnico Centralizzato) e quindi i treni dovrebbero aumentare in velocità e puntualità, è anche vero che Montella ancora una volta è tagliata fuori da ogni seria riforma dei trasporti. Infatti, sulla tratta Avellino-Rocchetta, una volta completata l'automazione, soltanto Lioni rimarrebbe abilitato al servizio Viaggiatori e Merci. Montella come le altre stazioni della Linea sarebbe adibita esclusivamente al traffico viaggiatori. Immaginiamo quindi al danno finanziario per l'utenza che si vorrebbe servire della ferrovia, perché più economico, del trasporto delle merci. Alla soppressione del trasporto-merci a carro, anno 1973, ha fatto seguito, dopo il terremoto, la soppressione del trasporto di ogni altro tipo di merci. Se fino ad oggi l'operatore commerciale pensava alla provvisorietà del provvedimento di servizio, ora deve fare i conti con l'amara realtà. Le sue merci, in arrivo e in partenza, viaggianti per altre vie, costeranno di più.
Dal panorama descritto sulla situazione generale dei trasporti, a Montella, anche se in modo sintetico, non possiamo che trarre amare conclusioni. Non è bastato avere sotto gli occhi l'inadeguatezza delle strutture stradali e ferroviarie durante il terremoto dell'80, quando i soccorsi giunsero in ritardo a Montella e in Irpina a causa dell'insufficiente collegamento con le altre zone della Campania. Tempo passato invano poiché, fino ad oggi, nulla di concreto è stato fatto nel settore dei trasporti, Montella continua a vivere il suo eterno isolamento.
Se vogliamo quindi toglierci dall'isolamento e darci valide prospettive per una seria ripresa economica e di sviluppo, facciamo sì che alla base ci sia un efficiente sistema di trasporto: ferro e gomma. Investiamo del problema tutte le forze politiche e sociali di Montella affinché recuperino il tempo perduto. Fino ad oggi, infatti, poco o nulla hanno fatto per dare soluzione all'annoso problema! Si mobilitino, dunque, le forze politiche e sociali, nelle sedi opportune, affinché il tratto di strada Chiusano-Ponte Massaro sia ristrutturato al più presto e non aspettino invece i tempi lunghi che si prevedono. Noi riteniamo, infatti, che quest'arteria sia il miglior percorso stradale per allacciarci ad Avellino.
Fare pressioni presso l'Azienda autonoma delle FF.SS., del Compartimento di Napoli, affinché Montella oltre ad essere dotata di un efficiente servizio viaggiatori, abbia anche un idoneo scalo merci.
È illusorio, e la storia lo dimostra, ipotizzare un qualsiasi tipo di sviluppo senza che si creino prima le premesse e poi l'attuazione di un efficiente servizio di trasporto.