Soggetto
proponente
Denominazione:
SOCIETA’ NAZIONALE
DI SALVAMENTO - ONLUS
Sede Nazionale in Genova – via Luccoli 24-4
Fondata
nel 1871 – Eretta in Ente Morale nel 1876
Telefono:010 2474261 – Fax: 010 2474223
E – mail: sede.nazionale@salvamento.it
Scopo
istituzionale del soggetto proponente: Preparare e
certificare (da più di 130 anni)
i bagnini di salvataggio abilitati ad operare sulle spiagge,
sui laghi, lun-
go le rive dei fiumi, nelle piscine pubbliche e private
dell’Italia e della
intera Unione Europea, con riconoscimento ufficiale del
Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti.
Collaborare con le istituzioni per la prevenzione e il
soccorso della vita
umana in mare, nonché nell’attività di volontariato di
protezione civile.
Descrizione
del progetto
Contesto nel quale
il progetto si inserisce e il problema/esigenza che si intende
affrontare:
Le spiagge
ricadenti nel territorio dei Comuni costieri rappresentano ormai per
le stesse amministrazioni una potenziale riserva di crescita
economica e culturale. Tali risorse ambientali rappresentano una
ricchezza immensa, la cui fruizione soprattutto nei mesi estivi, se
soggetta ad interventi mirati ad assicurare un servizio pubblico per
l’incolumità delle persone a mare, la tutela, la salvaguardia ed il
monitoraggio dell’ambiente, rappresenterebbe non solo uno strumento
primario per la protezione dei cittadini e la valorizzazione
dell’ambiente marino, ma anche lo strumento per l’immagine del
territorio ed il suo sviluppo turistico, con positive ricadute sugli
investimenti e sull’incremento dei posti di lavoro soprattutto nel
terziario e terziario avanzato.
Il Progetto in
esame rappresenta lo strumento ottimale (le esperienze acquisite
anche da altri Paesi fortemente interessati al fenomeno della
balneazione estiva, quale gli U.S.A. lo attestano) per attuare
l’organizzazione di servizio pubblico di vigilanza e di salvataggio,
attraverso un Sistema
Integrato di Soccorso Balneare, con particolare riguardo alle
spiagge libere e le acque prospicenti, idoneo per coprire tratti
estesi del litorale, per garantire:
-
la massima copertura per la sicurezza dei cittadini;
-
la massima rapidità d’intervento verso i soggetti in
pericolo;
-
la pronta osservazione a tutela, monitoraggio e controllo
ambientale e del patrimonio naturalistico e culturale.
Il Servizio ha lo
scopo di dare la possibilità ai cittadini europei di dedicare il
proprio tempo libero in continua espansione al mare per vivere il
mare nel periodo estivo, con accresciuta serenità e riposo, nelle
numerose e variegate attività che vi si possono svolgere. Andare al
mare è azione sociale dove il poter stare con la famiglia, gli
amici, la collettività o semplicemente soli diventa il requisito
fondamentale, mentre il saper nuotare è fattore subordinato e non
principale.
Dall’indagine
svolta dalla Confcommercio, in collaborazione con oltre 20.000
aziende operanti nel settore della balneazione, emerge che nei soli
mesi di luglio/agosto 1999 sono state registrate negli stabilimenti
balneari circa 400 milioni di presenze. Cifra che ragionevolmente è
possibile quintuplicare, tenendo conto anche delle presenze relative
ai mesi di giugno e settembre, nonché quelle da riferirsi ad altre
aziende non facenti capo alla Confcommercio e a quelle inerenti alle
frequentatissime spiagge libere.
Dai dati forniti
dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto/Guardia Costiera,
ammontano a circa 5.400
chilometri la lunghezza del litorale in cui si riversano, ogni
estate, italiani e stranieri. Mediamente, tra giugno e settembre, si
riversano oltre 350.000 cittadini per ogni chilometro di litorale
balneabile, vale a dire circa 2.900 persone al giorno su un
chilometro. Dato che è previsto in aumento dopo l’11 settembre 2001
e in considerazione della tendenza all’allungamento della stagione
balneare in conseguenza anche all’incremento medio della
temperatura. In questa situazione ambientale si innestano, poi, le
politiche socio – economiche regionali emergenti, orientate per far
vivere il mare tutto l’anno ai cittadini, sia lungo le spiagge sia
favorendo l’incremento della nautica da diporto minore.
E’ prevedibile,
nonostante il già efficiente sistema di soccorso nazionale, che la
media di circa 150 annegati l’anno, cioè due persone al giorno di
media secondo i dati elaborati dalle Capitanerie di Porto, è
destinata inevitabilmente ad aumentare, soprattutto tra i
frequentatori delle spiagge libere, sulle quali non vi è l’obbligo,
ad eccezione della regione Sicilia, della presenza di postazioni di
salvataggio gestite dai bagnini di salvataggio e dotate delle
attrezzature idonee, come sulle spiagge in concessione agli
stabilimenti balneari.
Obiettivi generali
del Progetto:
Il Sistema
Integrato di Soccorso Balneare – S.I.S.B. è Progetto indirizzato ai
Comuni costieri per l’attuazione di un Servizio pubblico comunale di vigilanza e
salvataggio di efficienza, funzionalità, aspettative di risultati
certi e cioè in grado di adempiere, soprattutto sulle spiagge libere
e le acque prospicenti, compiti di puntuale tutela dei cittadini
frequentatori, assicurando loro la massima copertura di sicurezza e
la massima rapidità di intervento, eliminando di fatto la
discriminazione tra cittadino frequentatore di stabilimento balneare
e cittadino frequentatore della spiaggia libera. Sarà compatibile
alle esigenze di bilancio delle amministrazioni pubbliche che
intendano attuare tale Servizio pubblico, sia esso in gestione
diretta o mediante affidamento, in quanto, a parità di efficienza,
abbassa notevolmente gli attuali parametri di presenza di bagnini di
salvataggio (uno ogni 80 metri di arenile).
La presenza sul
territorio di questo Sistema Integrato di Soccorso Balneare oltre
che garantire un servizio di soccorso e di emergenza è strumento
valido anche sotto il profilo della positiva promozione turistica e
dell’immagine della località balneare su cui insiste.
Carattere
innovativo del Progetto:
Il Sistema
Integrato di Soccorso Balneare – S.I.S.B. è uno strumento pubblico
innovativo al servizio delle pubbliche amministrazioni,
specializzato nella protezione del cittadino e la salvaguardia della
sua vita: in prevenzione, con compiti di segnalazione di situazioni
di pericolo; in corso di emergenze, a mezzo di affidabili capacità
tecniche, già in possesso dei bagnini di salvataggio, abbinate con
l’impiego di beni
strumentali specifici.
Il S.I.S.B. è in
grado di rispondere alle esigenze del pubblico che fruisce della
balneazione nelle acque marine, integrandosi e supportando le azioni
delle pubbliche istituzioni, con interventi diretti, efficaci ed
immediati, andando a rispondere in modo mirato alle esigenze di
sicurezza balneare delle spiagge durante tutto il periodo estivo,
con particolare riferimento alle spiagge libere, ambito in cui è da
ricercare il particolare carattere innovativo del Progetto.
Metodologia
d’intervento
Connotazione del
Servizio:
Il S.I.S.B. è
connotato dall’alta professionalità dei bagnini di salvataggio
preparati e certificati, dotati di beni strumentali compatibili alle
modalità operative necessarie per gli interventi di salvataggio e di
prevenzione, efficaci e sicuri nell’impiego.
Il Sistema è
organizzato in modo da essere flessibile ed in grado di mobilitarsi
in maniera completamente autonoma, allertando contemporaneamente le
Istituzioni di riferimento.
Beni strumentali di
base:
a)
Colonnina di soccorso ogni 250 metri, il cui prototipo,
studiato e progettato dalla Società Nazionale di Salvamento, si basa
sul principio di lancio di allarme su onde elettromagnetiche. Essa
viene sistemata sull’arenile, nel numero strategicamente opportuno e
compatibile con la morfologia e le caratteristiche balneari. Le
colonnine sono
collegate in rete tra loro e dotate di un pulsante rosso
attivatore di una comunicazione codificata. Il pulsante rosso è
attivabile da qualsiasi utente che si trovi ad essere presente ed
osservi situazioni di bagnati in pericolo e di emergenza in genere.
Il contenuto del messaggio contiene codificati gli elementi
identificativi e la posizione della colonnina trasmittente.
Il messaggio viene
ricevuto da un’apposita
torretta tecnologica decodificatrice.
Le colonnine
possono essere programmate per allertare simultaneamente, oltre che
la torre centrale, anche il servizio 118, la Capitaneria di Porto di
giurisdizione (numero blu 1530) e il servizio 113;
b)
Torretta tecnologica centrale sorvegliata da due operatori
bagnini di salvataggio, a terra e da 1 bagnino di salvataggio, in
torretta. Gli stessi avranno seguito corsi di formazione mirati.
Nella torretta avviene la decodificazione ed il coordinamento delle
operazioni di soccorso. Inoltre, la torretta sarà attrezzata di
defibrillatore semiautomatico, di bombole per la somministrazione di
ossigeno, binocoli e speciale attrezzatura per il salvataggio.
Identificata la colonnina fonte dell’allarme, si fa scattare
l’operazione di soccorso, riferita ad un evento di pericolo lontano
dalla torretta centrale e quindi fuori dal normale campo visivo dei
bagnini presenti;
c)
Moto d’acqua dotata di barella e condotta, dopo apposito
“training” da due bagnini di equipaggio, per interventi rapidi anche
lontani dalla postazione della torretta centrale, intervenendo
laddove i tradizionali pattini, utili e proficui a distanze
ravvicinate, non arrivano in breve tempo.
Il mezzo nautico
in dotazione, in presenza di un numero di bagnini più limitato
rispetto agli attuali parametri di presenza, ha il pregio di
assicurare e di fornire un servizio di pari efficienza ed oltre
confrontato a quello che, a parità di estensione di arenile
sorvegliato, si otterrebbe impiegando, appunto, un bagnino di
salvataggio ogni 80 metri di arenile. La rapidità d’intervento è
fondamentale quando si consideri che esiste una finestra di non
oltre quattro minuti entro i quali una persona che sta per affogare
può essere assistita e soccorsa con successo. La rapidità
d’intervento riduce prevedibilmente anche una delle cause di
annegamento a carico di quei cittadini che, inesperti nelle tecniche
di salvataggio, si “buttano” per altruismo rimanendo loro stessi
vittime del loro altruismo. Il cittadino testimone non rimane comunque passivo, ma
protagonista attivo e partecipe valutando la situazione di pericolo
e decidendo di attivare il Sistema premendo il pulsante rosso,
avviando in modo semplice una
operazione complessa.
Occorrerà
prevedere, davanti alla torretta centrale, un apposito corridoio di
lancio delimitato da boette.
Campagna di
informazione:
Il S.I.S.B. offre
anche risvolti di tipo culturale ed educativo per i frequentatori
delle spiagge. Come ormai nessuno aziona sul treno la maniglia
dell’arresto di emergenza, né si infrangono senza motivo i vetri
degli impianti antincendio, così anche i bagnanti potranno sentirsi
responsabilizzati non abusando delle colonnine d’allarme per scherzi
inopportuni. Anzi, si imparerà ad apprezzare il Sistema e
proteggerlo da atti di vandalismo, a segnalarne gli eventuali danni,
ecc.
Una campagna di
informazione e sensibilizzazione relativa al S.I.S.B. finalizzata
all’utenza, oltre che da una adeguata pubblicità che contribuisce ad
elevare l’immagine del Comune che intende utilizzare il Servizio,
può essere inserita come argomento di buon comportamento nelle
campagne di prevenzione degli incidenti in mare che di norma, ogni
anno, Autorità Marittime, Comuni, Regioni, Enti e Organizzazioni di
volontariato avviano all’inizio della stagione balneare.
Finanziabilità,
azioni di supporto, consulenza
Iniziative:
La Società
Nazionale di Salvamento, proponente, nell’ambito delle azioni di
sostegno del Progetto e del suo inserimento, persegue la logica
dell’ intervento Comunitario per l’erogazione di risorse alle
Regioni da destinare ai Comuni costieri per l’adozione del
S.I.S.B.
Soggetti
attuatori:
Le amministrazioni
comunali presenteranno il proprio Progetto, rispondente
all’obiettivo stabilito per il finanziamento, alla Regione di
competenza.
Interventi
formativi e di consulenza:
La Società
Nazionale di Salvamento, con la sua esperienza ultracentenaria
(opera da 130 anni nel settore), nella sua qualità di associazione
ONLUS, si rende disponibile, a titolo gratuito, salvo i rimborsi
delle spese vive e necessarie:
a)
per l’installazione e la messa in opera del Sistema;
b)
provvedere, in loco, alla selezione degli addetti e la loro
formazione;
consulenza
tecnica per il funzionamento del Sistema,sulle dotazioni ed i beni
strumentali.
|