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Weather Report - Tale Spinnin' - Columbia di Guido Marenco Fu votato come miglior album dai lettori di Down Beat nel 1975. Ma, francamente, non mi pare, oggi, un album-capolavoro. Ok, la buona musica non mancava, il pezzo finale era da antologia: un duetto tastiere-sax soprano, ovvero Herr Zawinul e Mr. Shorter, che un giorno faceva accapponare la pelle e l'altro sembrava un po' scontato, come la somma del meglio dei luoghi comuni di certa musica soul, comunque da sentire. Però, ecco il punto, ti viene voglia di dire che trattavasi di album di transizione, e che i nostri avevano fatto di meglio prima, e faranno di meglio dopo, specie con Mr. Gone e Heavy Weather. L'iniziale Man In the Green Shirt era tutto tranne che un inno leghista. (bella questa, eh?) Ma non tirava nemmeno dalla parte del radicalismo ecologico. Era solo un colore, un bozzetto, un dettaglio da tavolozza come la camicia blu che non piaceva a Ricky Gianco. C'era chi sveniva a sentire il soprano di Shorter salmodiare divini fraseggi, ma erano quasi tutti uguali, scale molto cromatiche e poco sostanziose. Certo, alcuni passaggi facevano poesia. Ma come gocce d'acqua in caduta libera su un grande lago fermo e tranquillo. Poco o niente di memorabile, forse l'inciso di Lusitanos, o, certamente, le scosse elettriche che le tastiere di Herr Joseph imprimevano a Freezing Fire. Eppure, nell'insieme, questo album suonava gradevole ed appetitoso; l'ho sentito e strasentito, fino all'esaustione. Aveva una malìa tutta sua: una strana e robusta costituzione, un bacino largo, spalle da scaricatore ed un vitino da torero, gambe storte, piedi a pianta larga che doloravano nelle scarpe a punta proprio sulle nespole. Da ascoltare, fosse solo per documentarsi. Per il mestiere dei suonatori più che per l'arte dell'improvvisazione. Mestiere, mestiere, ci sapevano fare, cacchio, anche se a risentirli adesso, tutto suona molto vano: un'estetica fine a se stessa, o poco più. Particolare di rilievo: al basso viaggiava Alphonso Johnson, come a dire non più Miroslav Vitous (grande) e non ancora Jaco Pastorius (the best) La tracking list: 1. Man In the Green Shirt (Zawinul) 2. Lusitanos (Shorter) 3. Between The Tighs (Zawinul) 4. Badia (Zawinul) 5. Freezing Fire (Shorter) 6. Five Short Stories (Zawinul) Guido Marenco - 30 settembre 2003 |
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