Mystery Jazz: anni settanta  

Eddie "Cleanhead" Vinson - Jammin' The Blues - Black Lyon

Ecco uno di quei dischi che può soddisfare gli amanti del jazz e persino entusiasmare gli appassionati di blues. Difficile da catagolare e bellissimo per questo, è jazz-blues o blue-jazz; chiamatelo come diavolo preferite. L'importante è che si sappia che dischi così tengono compagnia per tutta la vita. Una volta che ce l'hai, non si scappa, ci torni almeno una volta al mese, se non due, specie se hai bisogno di ricaricare le molle, regolare la valvole, check the oil e wipe the window.
Inoltre, cosa del tutto strana per me, ho messo la track 2, Laura di Raksin & Mercer, in una delle playlist di Real Player e la sento frequentemente perchè mi piace il pezzo, perchè lo trovo interpretato divinamente e perchè il modo in cui Cleanhead "soffia" nell'altosax è da favola.
Registrato dal vivo al festival di Montreaux il 2 luglio del '74 con una formazione raccogliticcia (ma eccezionale, a mio parere) il disco ritrae, ovviamente, solo una parte dell'esibizione, ma basta a scaldare il cuore.
Probabilmente Eddie Vinson è tra i tanti sottovalutati che compaiono poco nei libri di storia del jazz. Facile che lo trovi nell'indice dei nomi; quasi impossibile che ci si imbatta in un capitolo dedicato.
Guido Marenco - 15 agosto 2003

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