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Gian Luigi Trovesi & Gianni Coscia

In cerca di cibo - cd ECM/Giucar - anno 2000 d.C.

Non solo l'avv. Coscia è mio conterraneo, non solo si sa di una sua amicizia con un altro mio celebre concittadino, l'Umberto Eco semiologo e scrittore, ma io ebbi a che fare con lui, quando dirigeva un importante ufficio alla Cassa di Risparmio di Alessandria, e ne rimasi impressionato per lo stile e la squisita cortesia. Avevo poco più di ventanni ed altro non ero se non un questuante per iniziative culturali da patrocinare.
Segnalo questo cd con un motivo di soddisfazione in più, ma gradirei fosse chiaro che il mio non è un omaggio al concittadino, ma una valutazione molto oggettiva.
Trovesi è uno dei nostri jazzmen più sensibili e creativi. Qualcuno gli rimprovera una certa pigrizia: potrebbe fare ed osare di più, ma non lo fa. Il fulcro della musica è lui, ovviamente, con il suo sax. Gianni Coscia è il suo partner ideale in questo lavoretto, con la sua fisarmonica.
Stiamo parlando di musica, forse jazz, se lo si intende in maniera estensiva, forse no, se lo si intende come area delimitatata da parametri rigidi.
Comunque sia: è musica godibile, raffinata e piaciosa, di classe A. Uno di quei dischi destinati a pochi amatori, rari collezionisti, inquieti ricercatori di tesori nascosti.
Ne venni a conoscenza leggendo una recensione di Ivo Franchi su Jam. Lo trovai solo recentemente, da Buscemi, a Milano.
Grande piacere nell'ascolto, in particolare nella rilettura del tema del Postino, di Luis Bacalov, composto per l'ultimo film di Massimo Troisi.
La casa discografica è la ECM, come a dire un marchio di garanzia della bontà e della bellezza del prodotto.
Lo consiglio senza ulteriori approfondimenti: è un disco semplice, godibile, da sentire, a lungo e ripetutamente, persino due volte al dì, come recitano le ricette mediche, per la salute dell'anima e del corpo insieme.


gm - 27 ottobre 2002