Art Ensemble Of Chicago - Tribute To Lester - ECM
by Gualtiero Lucarelli
In un momento dominato dalla liuteria elettronica,
si potrebbe parlare di musica "bio".
Niente giochini e campionature, tutto suona
naturale, ma anche terribilmente "diverso."
Ormai, chi mi conosce, sa che prediligo una
musica radicalmente libera da vincoli di
ogni sorta, in senso lato sperimentale. E
qui se ne trova in abbondanza, anche se...c'è
proprio un "se"...
La scomparsa del grande trombettista Lester
Bowie ha lasciato un vuoto incolmabile e
purtroppo, ascoltando questo disco, detto
vuoto è percepibile: il mitico Art Ensemble
degli anni '70 è ridotto ad un trio nel quale
Roscoe Mitchell, Malachi Favors e Famodou
Don Moye fanno del loro meglio, ma non riescono
a ricreare le accese atmosfere di quando
il gruppo era al completo, con Joseph Jarman
e con Lester.
Non che si tratti di un prodotto "inferiore",
né alle attese, nè al glorioso passato. La
parola "inferiore" sarebbe del
tutto fuori luogo. Si tratta però del disco
di tre reduci e sopravvissuti all'Art Ensemble,
non di un disco dell'Art Ensemble.
Sottigliezze? Non proprio.
La dinamica musicale si è fatta più esile
e stagionata; la magica polifonia è ora il
suono del solo Mitchell, che rimane ineguagliabile,
ma è il solo Mitchell, purtroppo.
Chi non apprezza questo genere di avventure
musicali, resti alla larga, per carità. Non
vorrei ricevere lettere esplosive o virus.
Chi, al contrario, ha ormai l'orecchio allenato
ed un'apertura del cuore abbastanza vasta
da abbracciare il mondo nuovo dei suoni liberi,
non provi remore e non accampi scuse: questo
è un disco super anche per i nostalgici del
vero free, dell'Art Ensemble Of Chicago e
delle grandi avventure dell'AACM.
E, ancora una volta è un album che guarda
avanti, non indietro.
Voto 9.