Questo album ebbe una discreta fortuna commerciale.
Nel 1965 fu venticinquesimo nella classfica
generale dei pop album di Billboard, il che
non è poco per un disco di jazz. E fu anche
decimo nella speciale classifica della black
music. Senza contare il successo ottenuto
da un 45 giri contenente il pezzo omonimo.
Come si spiega?
Facile a dirsi, se si ascolta il cd, ristampato
e messo in offerta a meno di 10 euro.
Per quanto si tratti pur sempre di jazz in
stile hard bop, le sonorità sono orecchiabili
ed accattivanti; ricordano un certo rhythm
'n' blues in voga soprattutto negli anni
'50, senza comunque scadere in banalità.
Al contrario, questo è un buon album di jazz,
sanguigno e vigoroso, come piace al sottoscritto.
Anche perchè tiene ben ferma l'identità nera
rimanendo all'interno dei più consolidati
stilemi del blues.
Inoltre, qui c'è l'occasione di ascoltare
il fantastico drumming di Billy Higgins e
un Joe Henderson al tenore, ancora acerbo,
ma già piuttosto lucido e pungente.
Lee Morgan fu certamente uno dei più importanti
e significativi trombettisti del periodo.
Grande ammiratore di Clifford Brown, il suo
stile lo ricorda, specie nelle prime incisioni.
In seguito troverà una via più personale.
Alla fine degli anni '50 (giovanissmo, essendo
nato a Filadelfia il 10 luglio del 1938),
lo troviamo già in sala d'incisione con John
Coltrane per il classico Blue Train del '57. Ma anche la sua partecipazione
a dischi di Jimmy Smith è notevole. In precedenza
aveva inciso dischi per la Savoy e la Specialty,
spesso lavorando per Hank Mobley e Benny
Golson. Non era nemmeno mancata una breve
parentesi nella big band di Dizzy Gillespie,
dove aveva rimpiazzato Joe Gordon.
Purtroppo, Lee Morgan morirà a soli 33 anni,
assassinato dalla moglie, proprio mentre
stava suonando allo Slug's di New York. Si
disse per gelosia, o anche per gravi problemi
di droga, cui Lee era dedito.
Lasciò comunque una discografia abbastanza
generosa, sia come leader che come sideman.
Questo è un album fondamentale per cominciare
a fare la sua conoscenza. Ma sono anche consigliati,
tra quelli di questo primo periodo, anche
Here's Lee Morgan e Expoobident, realizzati per la Vee Jay, nonchè Leeway, per la Blue Note.
Da avere assolutamente, inoltre, Moanin', realizzato con i Jazz Messangers di Art
Blakey. Vale anche per me...non ce l'ho...sigh
la track list:
1.The Sidewinder
2.Totem Pole
3.Gary's Notebook
4. Boy, What A Night
5.Hocus Pocus
6. Totem Pole (alternate take) bonus cd
i musicisti:
Lee Morgan tromba
Joe Henderson sax tenore
Barry Harris pianoforte
Bob Cranshaw contrabbasso
Billy Higgins batteria