Enrico Pieranunzi/Marc Johnson - Trasnoche - Egea
di Gualtiero Lucarelli
Non vi sto parlando dell'ultimo cd di jazz italiano "da valorizzare" per dover di patria, ma di uno dei capolavori assoluti di questo periodo, cioè qualcosa che ha già riscosso ampi consensi anche a livello internazionale.
Il lavoro mi ha colpito e convinto come nessun altro disco quest'anno. Jazz raffinato e romantico, mai spettacolare, senza alcuna concessione alla moda ed alla commercialità, Trasnoche è il magico prodotto di uno stato di grazia trovato dai due musicisti, ispirati come non mai.
Marc Johnson fu contrabbassista con un certo Bill Evans, pianista sommo del cool jazz. Di natura schiva e poco incline alle luci della ribalta, forse non ha trovato finora i giusti riconoscimenti, ma è certo apprezzato, se non amato, da tutti gli appassionati di musica bella e vera.
Di Pieranunzi si è sentito molto parlare, ma dubito che siano tantissimi quelli che lo conoscono e collezionano i suoi cd. Io stesso ne scrivo senza poter vantare una discografia non dico completa, ma almeno accettabile.
Però posso dire, senza riserve, che questo è il lavoro migliore di Pieranunzi e che solo Racconti Mediterranei di qualche anno fa può vantare una tensione lirica di pari livello.
Trasnoche, Islas, The Way Of Memories sono i brani che mi hanno maggiormente impressionato.
Non posso che raccomandarne caldamente l'ascolto e l'acquisto. Voto 9.
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dischi 2003
Gualtiero Lucarelli - 22 settembre 2003