Lizz Wright - Salt - Verve
di Gualtiero Lucarelli

Soffia forte il vento pubblicitario sul nuovo presunto tesoro della vocalità femminile. Ma il risultato, purtroppo, non è pari all'attesa provocata dai media.
I depliants raccontano che la giovane Lizz viene dal gospel, debuttò a sei anni nel solito gruppo familiare-parrocchiale.
Ma il jazz esercitò un'attrazione fatale e cominciò a farsi conoscere come interprete locale.
Molti critici trovarono interessante la sua partecipazione ad Billie Holiday Tribute, ed eccoci al salto, la sigla del contratto per l'etichetta Verve, alla ricerca di un faccione nuovo da contrapporre alle varie Diana e soprattutto al prodigioso Norah Business Blue Note.
In verità, la nostra Lizz qualche numero lo possiede: una bella voce che tende al grave, un fraseggio duttile e pulito, in grado di valorizzare anche le parti meno visibili di una melodia.
Però siamo alle solite: ecco un gospel souvenir (Walk With Me, Lord), poi un blues (Salt), pezzi di Mongo Santamaria, e delle composizioni originali, aimé, che quando non suonano anonime sembrano scritte scopiazzando qua e la.
Tempi lenti, quindi monotonia, a meno che non siate fatti con la stessa pasta del nostro capitano.
Troppo poco per consigliarne l'acquisto. Comunque, voto: 6½

Su CdNow potete comunque gustare l'assaggio dei primi brani e farvi un'idea.

La track list
01. Open Your Eyes, You Can Fly
02. Salt
03. Afro Blue
04. Soon As I Get Home
05. Walk With Me, Lord
06. Eternity
07. Goodbye
08. Vocalise/End Of The Line
09. Fire
10. Blue Rose
11. Lead The Way
12. Silence

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Lucarelli - 14 settembre 2003