Steve Lacy & Mal Waldron -
I Remember Thelonious - Jazz Around

di Guido Marenco


Fino a poco fa non credevo che un qualsiasi musicista potesse aggiungere una presa di sale ed un ciuffo di aromi alla musica di Thelonious Monk senza modificarne irrimediabilmente il sapore più autentico e genuino, senza cioè farla sembrare una bella musica come tutte le altre.
E' ciò che mi capita sempre quando ascolto Round Midnight. Troppo bella per essere vera. Però, però lui non la faceva così! Non era così bella, però però ... era un'altra cosa.
Ascoltando questo cd, trovato da Nannucci (Bologna) per pochissimi euro (5 o 6, non ricordo bene), mi sono stupito, e poi, rifatto un'opinione. Grazie a Steve Lacy ed a Mal Waldron, appunto. Monk si può suonare secondo Monk, e senza nulla togliere a sé stessi ed al proprio stile, che nel caso di Lacy è proprio unico ed inconfondibile. Senza contare che anche Mal Waldron era un pianista dai tratti molto caratteristici: asciutto come pochi, maestro del suono combinato al silenzio.
L'occasione viene dal Festival di Vignola del 1992. Il duo doveva suonare non solo in funzione del concerto ma anche per supportare una coreografia. Francamente non ho idea di cosa e come potesse danzare questi temi la ballerina americana Teri Welkel, però mi basta la musica. Perchè gode di eccellente autonomia.
E' un disco minimale e povero, asciutto, privo del tradizionale supporto ritmico (fa tutto l'indispensabile la mano sinistra di Waldron) eppure poetico, delicato e disarmante.
Il segreto, ovviamente, sta nel fatto che le congiunzioni astrali favorirono l'incontro tra Lacy e Waldron e le musiche di Monk, combinandosi in un evento unico ed irripetibile.
Lacy è una delle voci di sax soprano più limpide e terse di tutto questo scorcio temporale. A differenza di Wayne Shorter, ed anche di Dave Liebman, tuttavia, nulla concede e nulla sembra concedere al proprio strumento ed al proprio virtuosismo tecnico. La collaborazione con Waldron è perfetta perchè giocata sull'essenzialità di entrambi. Questa la chiave per riaprire e rieseguire l'universo sonoro scoperto dal grande Thelonious. Lo si dovrebbe sapere: era qualcosa di molto diverso da tutte le musiche che abbiamo udito prima e dopo la sua permanenza in questo mondo.

Track List:
1. Monk's Dream
2. Reflections
3. Epistrophy
4. Mysterioso
5. Let's call this
6. Round Midnight
7. Evidence
8. Well You Needn't
9. I'll Keep Loving You *

tutti i brani di Monk, ad eccezione di * , di Bud Powell

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Guido Marenco - 31 agosto 2003