John Campbell
By rev. Blind Slim Fast (not far from home)


Swamp City, 10/03/2003 The retourn of the "Reverend"

Dopo numerose e svariate pressioni da parte del nostro oramai mitico "Chairman" Guido, fatto dovuto anche a una libagione dai Trei Gnùront, mi sono fatto corrompere laidamente, anche perchè a me piace scrivere solo quando sono veramente inspirato (Sweet Inspiration)

Comunque per rimanere in tema con il Deep South and Louisiana Connection voglio scrivere di un altro figlio di questo stato , che è in pratica la fucina di tutta la musica made in U.S.A.: John Campbell.
Innanzi tutto prima di proseguire vorrei fare un baciamano (nella migliore tradizione del South) alla nostra importante collaboratrice Rossella (ciao Giulia) e ringraziarla per le due parole che a speso per il nostro CD (quando facciamo una cena sociale di Mystery Train?).

John Campbell nasce a Shreveport (La) il 20/01/1952 quindi ai confini del Texas (da qui le svariate influenze). Come nelle migliori tradizioni impara a suonare l'hawaiian guitar dalla nonna materna, ed è influenzato moltissimo dall'immensa collezione di dischi Blues di suo zio; da qui ad imbracciare una chitarra il passo è brevissimo. All'età di anni 13 si esibisce per le prime volte dal vivo nei juke-joint locali ma un incidente stradale gli causa la perdita dell'occhio sinistro. Dopo una lunghissima degenza ospedaliera il suo amore per il Blues diventa cronico e si documenta su tutti i più grandi Bluesman scomparsi e viventi. Il suo vagabondare per tutto il South è un dato di fatto. Perfeziona il suo stile slide impastando il Mississippi bottleneck con la tecnica dei suonatori di banjo del Texas. Alla fine degli anni 80 si trasferisce a New York City dove sbarca il lunario suonando al Village (buon trampolino di lancio) esibendosi per pochi cents (al buon cuore dei frequentatori dei vari ristorantini). Da qui a conoscere Ronnie Earl il passo e breve, da allora fioccano i concerti come "opening act" di nomi quali Jimmy Rogers o Hubert Sumlin (per chi non lo conoscesse è stato l'alter ego di Howlin Wolf).
Nel 1988 Ronnie Earl gli produce l'atteso primo disco "A Man And His Blues" un disco che rispetta la sua concezione molto ortodossa della musica del diavolo, quindi molto acustico e con echi dei suoi amori giovanili (Mississippi Fred Mc Dowell, Son House, Robert Johnson).
Con il passaggio ad una casa discografica multinazionale (Elektra, WB) il suo stile si delinea con atmosfere molto più voodoo sempre con un occhio (l'unico) al passato.
Il disco One Believer lo consacra a livello di addetti ai lavori e la sua partecipazione al Montreaux Jazz Festival lo rende famoso anche per la stampa internazionale (la redazione di Mistery possiede un filmato di quel festival ) Tra l'altro nel disco si fà accompagnare da parte della Robert Cray Band .
Nel 1993 fa uscire il suo terzo disco sempre per l'Elektra "Howlin' Mercy".
Anche su questo lavoro le influenze della sua terra sono molteplici (che dire di Down in the hole di Tom Waits?)
La caratteristica di questo grande e misconosciuto artista è quella di suonare strumenti acustici, Gibson Jumbo acoustic guitar 1952, National steel guitar 1934, National resophonic guitar 1940 amplificate in maniera da sembrare chitarre elettriche.
Questa è stata la caratteristica che lo ha reso diverso dai vari chitarristi Blues. Subito dopo l'uscita del suo terzo lavoro John Campbell si spegne nel sonno per un attacco di cuore: era il giugno del 1993. Abbiamo perso un altro grande della nostra musica. So long John!!!


Un ciao anche a Mr. Walt.


Reverendo - sweet inspirated - speriamo che duri ...