Ben Webster - There Is No Greater Love - Black Lion

di Guido Marenco


Registrato a Copenhagen nel 1965, questo album ha il grosso pregio di costare solo 5,80 euro e di contenere otto saggi magistrali della classe di Ben Webster, sassofono tenore di primissima qualità.
I sidemen sono Kenny Drew al pianoforte, Niels-Henning Ørsted Pedersen al contrabbasso e Alex Riel alla batteria, ovvero quanto di meglio offriva a quel tempo la scena danese ed il mitico Montmartre, la vera Mecca del jazz negli anni '60 e '70.
Webster è, tra l'altro, uno dei sassofonisti preferiti da Anthony Braxton che recentemente, in un'intervista, ha detto di privilegiare i sintetici rispetto ai torrenziali, cioè quelli che suonano troppe note, come faceva Coltrane, ad esempio.
Lungi dal polemizzare con Braxton, qualche volta le note in più servono, cacchio se servono, devo osservare che lo stile ultra conciso di Webster è gradevole, poetico e scorrevole perchè si unisce ad un'altra caratteristica ben evidente: il suono grave e corposo, rotondo, impresso con chiarezza, espresso con rara sicurezza.
E capisci la differenza se immagini il tipo smilzo e nervoso che approccia una donna recitando una poesia ridondante d'aggettivi e il tipo robusto, fermo, ben piantato, di poche parole, che si rivolge all'amata con un semplicissimo cara, denso e intenso di ogni significato.
Ecco, il sound tipico di Webster era questa mirabile fermezza significante, ovviamente intrisa di blues e di soul.
Eccezionale nei tempi lenti e medi, nelle ballads, il sax di Webster era tuttavia capace di guizzare anche in velocità, e talvolta di ruggire.
Il repertorio è tra i più appetibili, un vero condensato di standards tra i più belli (ed i più adatti) alle possibilità del nostro.
Qualità della registrazione più che soddisfacente.

La track list:
1. Easy To Love ( Cole Porter)
2. Stardust (H. Carmichael)
3. There Is No Greater love (Isham James & Marty Symes)
4. Close You Eyes (Bernice Petkere)
5. What's New (Bob Haggart & Johnny Burke)
6. I Got It Radiand That Ain't Good (Due Ellington & Ben Webster)
7. Yesterdays ( Jerome Kern & Otto Harbach)
8. Autumn Leaves ( Joseph Kosma & Johnny Mercer)

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Guido Marenco - 31 agosto 2003