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a cura di Vincenzo de Simone

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Valter Lavitola (16 giugno 1966), ex giornalista e faccendiere

Massone della loggia Aretè di Roma, laureato in scienze politiche all'Università Federico II di Napoli, aderente alla corrente craxiana del Partito Socialista Italiano, dà una svolta alla sua vita conoscendo Berlusconi alla metà degli anni novanta. Nel 1996, con la cooperativa International Press, sostenuta dagli ex socialisti Brunetta, Cicchitto, Cazzola e altri, fonda L'Avanti!, scimmiottando lo storico quotidiano più volte diretto da Pietro Nenni, che aveva cessato le pubblicazioni nel 1993. Il clone, dopo alcuni periodi di vita sospesa, morirà nel 2011. Vicinissimo all'allora presidente del Consiglio, viaggiatore a sbafo sugli aerei di Stato, percettore illegale di somme per l'editoria, faccendiere internazionale fra Panama e Finmeccanica, non ha mancato di tentare un'estorsione ai danni dello stesso ex cavaliere. Arrestato il 16 aprile 2012, il 9 novembre successivo ha patteggiato una pena a tre anni e otto mesi per truffa allo Stato, avendo fatto risultare, in associazione con altri, che l'editrice de L'Avanti! possedesse i requisiti per ottenere i contributi per l'editoria, percependo, in modo indebito, oltre ventitre milioni di euro. Il 4 marzo 2013 è stato condannato con rito abbreviato a due anni e otto mesi per tentata estorsione ai danni di Berlusconi in relazione ad un giro di escort. L'8 luglio 2015 è stato condannato a tre anni, condanna quest'ultima annullata in appello per sopraggiunta prescrizione del reato di compravendita di senatori, fatti che portarono alla fine del 2° governo Prodi, in concorso con lo stesso Berlusconi. Nel marzo 2016, Lavitola lascia il carcere per gli arresti domiciliari. Nel 2018, lo ritroviamo a Roma come gestore di un ristorante pescheria.