Palazzo Bottiglieri - pagina collegata |
Da pił parti si legge, per la geniale attivitą del copia-incolla, che Palazzo Bottiglieri al Campo fu residenza nobiliare dei baroni Bottiglieri fin dal Cinquecento. In realtą, come abbiamo visto, esso fu proprietą dei de Alfano nel Seicento e soltanto nel Settecento ne divenne proprietaria e vi prese dimora una delle diverse famiglie Bottiglieri residenti in cittą, che nulla ebbe a che fare con quella decorata del titolo baronale se non, forse, per un lontano ascendente in comune. Qui di seguito, due prospetti mostreranno parti di genealogia e le residenze nel corso dell'Ottocento dei possessori del palazzo al Campo e dei baroni. |
Bottiglieri del palazzo al Campo
A inizio Ottocento, il palazzo al Campo era proprietą di d. Matteo Battista Bottiglieri, che aveva sposato donna Marianna Gaeta. Qui nasceranno i loro figli: Giovanni Battista, il 29 settembre 1807; Francesco, il 27 novembre 1813; Giuseppa, il 6 maggio 1815; Federico, il 22 luglio 1823. Il 27 settembre 1829, d. Giovanni Battista sposa la quindicenne donna Marianna de Feudis, che gli darą, nello stesso palazzo in largo del Campo, Errico, il 10 luglio 1830; Diego, il 2 maggio 1839; Alberto, il 12 settembre 1841. |
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baroni Bottiglieri
Il 15 luglio 1818, nasce Errico, da d. Felice, ricevitore di fondiaria, e da donna Teresina Longo, a Porta di Mare. Sposerą a Napoli donna Mariannina Vollaro dei nobili di Lucca, che, il 6 febbraio 1844, gli darą, nella cittą Partenopea, il primogenito Felice. Venuta la coppia a Salerno, andrą ad abitare prima al largo San Gregorio (su via dei Mercanti), ove nasceranno i figli Giuseppe, il 16 ottobre 1847, ed Eduardo, il 21 ottobre 1849; poi alla salita San Francesco di Paola, ove nascerą un secondo Felice il 2 marzo 1853; poi alla strada Marina (oggi via Roma), ove nasceranno Maria Teresa, il 16 febbraio 1855, e Amalia, il 23 aprile 1856; quindi fuori dellAnnunziata, ove nascerą Maria Giuseppa, il 19 marzo 1860. Donna Marianna Vollaro morirą di peste il 17 agosto 1866 insieme al figlio Giuseppe nella casa posta alla strada Annunziata (oggi via Porta Catena) e nel 1869 d. Errico erigerą una sepoltura nel cimitero cittadino, ove si osservano il suo stemma baronale e quello dei nobili Vollaro. |