Massimo Bignardi (1° gennaio 1953), storico dell'arte Laureato in storia dell'arte contemporanea all'Università di Salerno e specializzato presso quella di Urbino, dal 1989 ha insegnato presso le Accademie di Belle Arti di Napoli, Urbino e Milano-Brera. Dal 2005 è stato professore associato di storia dell’arte contemporanea e di arte ambientale e architettura del paesaggio presso l'Università di Siena e, dal 2008 al 2011, direttore della Scuola di Specializzazione in Beni storico artistici dello stesso ateneo. È stato commissario della XI (1986) e XIV (2003) Quadriennale d'Arte Nazionale, del Premio Termoli (1989), della XIII Biennale d’Arte Sacra (2008). Ha curato l’ordinamento di significative mostre, tra le rquali Mediterraneo Miró (Salerno 2002) e Picasso. La seduzione del classico (Como 2005) e ha collaborato ad Alle origini dell’Unione Europea. Architettura e arte italiana per il Palazzo della Farnesina (Stoccolma, Berlino e Skopje 2014; Roma 2015). Dal 2002 dirige il Museo Fondo Regionale d’arte Contemporanea di Baronissi, dal 2006, con Enrico Crispolti, la collana Storia e critica dell’arte contemporanea e dal 2012 il periodico geaArt. Fra le sue pubblicazioni, Le Stanze del Minotauro (2008 e 2011), Praticare la città (2013), Autoritratto urbano (2017), Picasso a Napoli (2017), Siena laboratorio del contemporaneo (2018), Terrazze al sole (2019), La città di Atlantide (2021), Futurvesuvio (2021). |