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Giuliana De Sio (2 aprile 1956), attrice Inizia l'attività televisiva con Gianni Bongioanni nello sceneggiato Una donna (1977); l'anno successivo è nel telefilm Le mani sporche. Sarà poi, fra l'altro, in La Medea di Porta Medina, di Piero Schivazappa (1981); Cuore, di Luigi Comencini (1984); Gli amici di Gesù - Maria Maddalena, di Raffaele Mertes (2000); Il bello delle donne, di Maurizio Ponzi (2001); Caterina e le sue figlie, tre stagioni con registi diversi (2005-2010); Non smettere di sognare, di Salvatore Samperi (2011); Il bello delle donne... alcuni anni dopo, di Eros Puglielli (2017). Al cinema raggiunge il successo nel 1983 con Scusate il ritardo di Massimo Troisi e Sciopèn di Luciano Odorisio; quello stesso anno riceve il Nastro d'argento, il David di Donatello, il Globo d'oro e la Grolla d'oro come migliore attrice protagonista per Io, Chiara e lo Scuro di Maurizio Ponzi (1982). Con Ponzi lavorerà ancora in Italiani (1996), Besame mucho (1999), A luci spente (2004). Nel 1986 aveva vinto un Ciak d'oro con Speriamo che sia femmina di Mario Monicelli. Ha dimostrato la sua versatilità anche in film drammatici, quali Cento giorni a Palermo, di Giuseppe Ferrara (1984); Cattiva, di Carlo Lizzani (1991), con cui vince un secondo David di Donatello e una seconda Grolla d'oro. A teatro, notevole la sua interpretazione di Adriana nel dramma Notturno di donna con ospiti, per la regia di Enrico Maria Lamanna, nelle stagioni dal 1996 al 2003, poi ripreso dal 2014 al 2016. Nel 2018 è protagonista di Le Signorine, per la regia di Pierpaolo Sepe. |